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“Il Bidone”

Sabato 22 maggio, dalle 19:45 
Cronologicamente “Il Bidone” si colloca tra “La Strada” e “Le notti di Cabiria” e risulta essere uno dei film più criticati e meno ricordati di Federico Fellini, accolto da un gelo assoluto alla Mostra del Cinema di Venezia, in seguito a ciò subisce profondi tagli che ne spazzeranno via circa venti minuti senza, con questo, riuscire ad ottenere sorte migliore al botteghino. 

«Il Bidone ha meno carte per piacere: c’è un fondo di disperazione e di vuoto nelle picaresche scorrerie di un branco di truffatori, adusi ai trucchi più lambiccati». (Mino Argentieri, Il cinema italiano dal dopoguerra a oggi, Roma, Editori riuniti, 1998, p.38.). 

Il 07 luglio 2001 viene presentata a Bologna e a Rimini in prima mondiale la versione autentica restaurata dalla Cineteca del LaboratorioL’immagine Ritrovata”, che restituisce i minuti mancanti con l’intento di mostrare al pubblico il film come fu presentato a Venezia e, di conseguenza, come lo aveva inizialmente realizzato Fellini. 

La serata in diretta FB ha l’intento di narrare la travagliata storia di questo film, per noi ingiustamente criticato, riflettendo e raccontando curiosità, aspetti tecnici, sociali e culturali legati al racconto che il trio Fellini, Flaiano, Pinelli elaborò sulla carta e che, con l’ausilio di attori del calibro di Broderick Crawford, Richard Basehart, Franco Fabrizi, Giulietta Masina e molti altri, Fellini trasformò in una pellicola che Tullio Kezich definì Kafkiana. 

“Il Bidone”

Film minore che tanto minore non è… 

Avete perso l’evento? Nessun problema! Guardate il video della diretta. 

Grazie a tutti voi che ci seguite! 

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Eventi

Io leggo… e tu?

Sabato 15 maggio, dalle 20:00 
Rubrica mensile dedicata alla lettura 
A cura di Marco Abbondanzieri e Rosella Mucci 
Con la partecipazione straordinaria in video di tutti gli amici lettori 
 
Avevamo scommesso su una rubrica mensile dedicata alla lettura e anche stavolta abbiamo fatto centro. 
 
Ci seguite in tanti e piace sentir parlare di libri e cultura… con soddisfazione ed orgoglio saremo in diretta con il quarto appuntamento di “Io leggo… e tu?”, sabato 15 maggio dalle 20 con notizie, curiosità e contributi sulla lettura. 
 
Manda il tuo video e parlaci di un libro che ti è piaciuto, farai anche tu parte della puntata del mese. 
 
Bastano 10 minuti dove ti presenti e parli di un libro che ti ha emozionato, chi lo ha scritto e perché ti è piaciuto tanto… fai un video e spediscilo a calpurnia7102011@gmail.com o al numero whatsapp 3297244874.
E sarai in diretta per la puntata sulla nostra pagina FB

Io leggo… e tu? 

Avete perso il quarto appuntamento sui libri e la lettura? Nessun problema!
Guardate il video della diretta. 

Grazie a tutti per averci seguito! 

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Eventi

I Disartisti ospitano Jaws Elevate

Il prossimo 12 maggio dalle 19:00, all’Ex Mercato Torrespaccata I Disartisti sullo StreamPalco, ci faranno conoscere Jaws Elevate.

Giovane e promettente artista musicale, Jaws Elevate unisce il genere del rap a sonorità psichedeliche e testi che esplorano l’inconscio.

Non perdete la diretta sulla pagina FB de I Disartisti o su Twitch

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Eventi

“Mother and Son” in Resilienza d’Amore

Domenica 09 maggio, dalle 18:30 
Un evento dedicato alla canzone d’amore per fare fronte in maniera positiva agli eventi che viviamo da oltre un anno e che hanno cambiato la nostra quotidianità. 

“Mother and Son” in
Resilienza d’Amore 

Avete perso l’evento? Nessun problema! Guardate il video della diretta. 

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Eventi

I Disartisti ospitano Anastasia & Joko

All’Ex Mercato Torrespaccata, mercoledì 5 maggio dalle 19:00, tornano live con StreamPalco I Disartisti

Ci faranno conoscere Anastasia & Joko. Arti figurative e musica si contaminano.

Seguite la diretta sulla pagina FB de I Disartisti o su Twitch

Non mancate! 

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Eventi

Giovanni Verga tra fotografia ed esplorazione del vero

Venerdì 30 aprile, dalle 20:00
Domandarsi se sia nata prima la vena verista o la sua “segreta mania” per la fotografia, a proposito di Giovanni Verga, è come domandarsi se sia nato prima l’uovo o la gallina. Con questa considerazione, Martina Marotta accompagna la nuova tappa alla scoperta di quest’autore, spaziando nell’ambito che finora ha caratterizzato buona parte della sua formazione e professione: la fotografia e lo studio dell’immagine. 
 
Di certo, da Capuana a De Roberto, letteratura verista e fotografia sono state in costante comparazione; e nelle opere letterarie di Giovanni Verga non mancano riferimenti comuni nelle sue opere fotografiche. 
Tra immagini di contesti agricoli e urbani, tra contadini e campieri immortalati come una vera e propria testimonianza, è possibile definire Giovanni Verga un precursore della fotografia d’inchiesta in Italia?

Giovanni Verga tra fotografia ed esplorazione del vero 

Avete perso la terza puntata su Giovanni Verga? Nessun problema!
Guardate il video della diretta. 

Se avete perso le prime puntate, le potete riguardare sulla pagina apposita Verga Tour.  

Restate aggiornati sulla pagina FB dell’Ex Mercato Torrespaccata per le prossime puntate del Verga Tour (sempre in live) e i prossimi eventi! 

Grazie a tutti! 

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Eventi

Io leggo… e tu?

Sabato 24 aprile, dalle 19:45 
Rubrica mensile dedicata alla lettura 
A cura di Marco Abbondanzieri e Rosella Mucci 
Con la partecipazione straordinaria in video di tutti gli amici lettori 
 
Non perdete il terzo appuntamento per parlare con voi di libri e lettura. 
 
Ricorda che anche TU puoi essere il protagonista con un contributo video. 
 
Bastano 10 minuti dove ti presenti e parli di un libro che ti ha emozionato, chi lo ha scritto e perché ti è piaciuto tanto… dai che ci vuole… fai un video e spediscilo a calpurnia7102011@gmail.com o al numero whatsapp 3297244874. E sarai in diretta per la puntata del 24 aprile sulla nostra pagina FB!

Io leggo… e tu? 

Avete perso il terzo appuntamento sui libri e la lettura? Nessun problema!
Guardate il video della diretta. 

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Eventi

I Disartisti ospitano The Oddroots

All’Ex Mercato Torrespaccata, mercoledì 21 aprile dalle 19:00, tornano live con StreamPalco I Disartisti

Ci faranno conoscere The Oddroots, gruppo musicale di Roma. La loro musica parte dal reggae e dub contaminato da influenze funk, soul, ska, jazz, hip hop, per creare un sound moderno ed originale. 

Seguite la diretta sulla pagina FB de I Disartisti o su Twitch

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Notizie

Continuiamo a pensare attraverso la cultura

In questo anno e mezzo sono emerse tante caratteristiche sociali e di pensiero della società del presente, che bene o male abbiamo tutti noi contribuito a farla diventare così. 
 
Facciamo un esempio che salta agli occhi di tutti noi. Oggi la libertà viene legata alle cose che possiamo fare, quindi le restrizioni per motivi sanitari vengono vissute come dittature e limitazione della libertà. Noi vogliamo mettere l’accento invece sul fatto che non è libertà se i nostri comportamenti hanno come conseguenza la morte di altri e quindi forse è più giusto dire che è disumano sapere che a causa di scelte non prioritarie qualcuno non ci sarà più. Un’immagine di ciò, se non ricordiamo male, la dava Orwell tanti anni fa dicendo: ”Siamo un gruppo di persone che camminiamo per la strada e tutti noi evitiamo la pozzanghera ed un momento dopo una di quelle persone non c’è più, il mondo ha perso una mente”. 
 
Poi proseguiva con un’altra immagine una bancarella dove c’erano il venditore ed un avventore, nella stessa piazza c’era il corpo di un impiccato, la loro discussione tra un prodotto e l’altro era lo sai che quando gli hanno detto che lo avrebbero impiccato si è fatto la pipì sotto? Intanto l’avventore ha fatto il suo acquisto e se ne è andato. In Italia, l’estate dello scorso anno quando in Inghilterra si facevano contratti per i vaccini e si programmava tutto ciò che riguardava il programma vaccinale ed altro, da noi si diceva che la seconda ondata non ci sarebbe stata e si doveva aprire tutto. Consigliamo a tutti ad identificare bene le forze sociali che lo dicevano, perché ancora oggi si parla di rischio calcolato, non dicendo e non chiarendo che in conseguenza di ciò ci saranno tanti morti. Di tutto ciò si parla poco perché chi tira i fili del potere vuol continuare a gestire una pandemia sanitaria solo attraverso considerazioni finanziarie, per chi non lo sapesse, si può andare in Iugoslavia e prenotare il proprio vaccino e ci sono viaggi fantastici e costosissimi nel cui pacchetto c’è il vaccino. 
 
La realtà è che non è vero che siamo stati tutti fermi, lo abbiamo visto tutti che giravamo tutti, il traffico non è mai calato. L’unica realtà chiusa del tutto è stata solo la Cultura, perché bar e ristoranti tra asporto e qualche apertura hanno potuto, seppur limitatamente, lavorare. Solo i luoghi della cultura sono stati sempre chiusi ed oltre tutto con pochi aiuti dallo Stato. 
 
Noi nella partita a scacchi tra aperturisti e chiusuristi non ci mettiamo in mezzo, però come prima di noi De André diceva: “Siamo tutti coinvolti, e diciamo la libertà individuale è legata alla libertà altrui e non può essere legata alla morte di chicchessia“. 
 
Continuiamo come sempre il nostro percorso, che è iniziato più di un anno fa, con le dirette Fb, senza pubblico, mettendo al centro e all’attenzione di tutti noi la cultura e come avete visto ormai collaborano con noi tutte le categorie sia di età, sesso e colore. Sottolineiamo questo perché le persone sono persone e la diversità come potete vedere è qualificante e arricchisce tutti noi. 
 
C’eravamo ci siamo e ci saremo. 
Per continuare a darci la possibilità di pensare attraverso la cultura dell’arte in tutte le sue sfumature. 
 
Vi diamo appuntamento a mercoledì 21 aprile, I Disartisti e sabato 24 aprile con la terza puntata di “Io leggo… e tu?“. 
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Eventi

Io sono uno… Luigi Tenco tra parole, poesie e canzoni

Sabato 17 aprile, dalle 19:45
Io sono uno che non nasconde le sue idee… 
 
Dopo tanti e tanti anni, fiumi d’inchiostro e soprattutto tante canzoni oggi parlare ancora di Luigi Tenco sembra retrivo e scontato, in parte lo è ma allora perché parlare ancora di tante cose inutili all’italiano medio, a cui Tenco proprio allora irrideva, come la dignità umana, la giustizia sociale e l’amore? La musica forse è ancora per pochi una delle poche cose valide e lascia quello spiraglio di luce prima dell’oblio? A noi piace crederlo. 
 
A parer del vero, un vero ben “pilotato” e come luogo comune, la musica e l’arte in genere sono solo una perdita di tempo, non produce ricchezza, intorpidisce e rallenta i processi produttivi, è cattiva consigliera e indirizza le giovani coscienze in ambiti non controllabili. 
Se tutto questo è vero ben venga, siamo fieri di essere musicisti e teatranti, orgogliosi di essere soprattutto cattivi maestri, come lo è stato Luigi, il ragazzo ribelle, scapestrato e di indole indomita, una caratteristica dei giovani ma che negli anni non abbandona mai le persone rette e sincere. 
 
Ormai a cinquanta anni passati dalla morte di quel ragazzo poco perbene molti lo ricordano, i festival e le rassegne non si contano, gli spettacoli e gli omaggi sono ancora più di ieri, ma forse pochi ricordano volutamente le due vene di Luigi, quella prettamente musicale, di cui andava fiero e quella sovversiva di cui era forse, cosciente portatore. 
I dibattiti al Beat 72 con i giovani “capelloni” e le interviste sulla musica e sul suo sogno di un Folk italiano sono il perno della nostra performance. La nostra compagnia ha già trattato Tenco nello spettacolo “Stanza 219” ma ha esposto dubbi su un mistero, un mistero che si snoda tra atroci sospetti di falso suicidio e inquinamento delle prove, questo si reale, tipico del nostro paese. 
 
Le tematiche che Tenco affrontava in tempi lontani, oggi ritornano attuali. Canzoni come ”Cara Maestra”, che gli costò il cartellino rosso dalla RAI per due anni, canzoni come “Una brava ragazza” che allo stesso modo fece adirare, e non poco i moralisti, quelle parole che oggi sembrano scontate, allora avevano però un peso tale da far sembrare Luigi un pazzo, un visionario o peggio un sovversivo fuori controllo. 
In tutto questo c’è però una linea sottile che lega l’opera di Tenco a tutto quel mondo chiamato “Cantautori”, un temine coniato da Ennio Melis, patron della RCA, termine patrocinato poi da grandi manager, come Nanni Ricordi e Crepax, anche loro visionari e col pallino di fare si mercato ma anche cultura, rischiando non poco di persona. Impresari a cui dobbiamo parte della nostra emancipazione morale e sociale, persone che oggi rimpiangiamo per l’acume e il coraggio dimostrato in anni così difficili come l’Italia del dopoguerra e del post Boom economico. 
Per questa volta però faremo finta che Luigi non sia morto, che i temi da lui affrontati e le sue composizioni siano ancora, come lo sono del resto, attuali. Il divorzio, l’emancipazione della donna, l’immigrazione sembrano lontani e scontati temi, conquiste assodate, ma non è così. 
 
Due righe e pochi versi che Faber l’amico di sempre scrisse dopo la sua dipartita, una canzone che difficilmente De Andrè ripropose, come dargli torto…  
Signori ben pensanti spero non vi dispiaccia se in cielo e in mezzo ai santi Dio fra le sue braccia, soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte.
Dio di misericordia il tuo bel paradiso l’hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso, per quelli che han vissuto con la coscienza pura, l’inferno esiste solo per chi ne ha paura…  
Se non è amicizia questa ditemi cosa lo è…

Io sono uno… Luigi Tenco tra parole, poesie e canzoni 

Se avete perso l’evento, nessun problema! Guardate il video della diretta. 

Grazie a tutti! 

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