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La spedizione perduta – Lettere dal Polo

Officina della Sperimentazione 

La spedizione perduta 
Lettere dal Polo  

studio di spettacolo 

Alessia Giovanna Matrisciano
 drammaturga, interprete

musiche di Marco Olivieri 
videointerventi a cura di Luca Travaglini 

Sabato 07 ottobre 2023, ore 20:45 

SINOSSI 

Nel 1845 due navi inglesi, la Erebus e la Terror, partono alla ricerca del mitico Passaggio a Nord Ovest con un equipaggio di 129 persone.  Nessuna di queste farà ritorno a casa. 

Nel corso del tempo diverse spedizioni di soccorso hanno potuto ricostruire, come in un giallo, la sorte dei marinai perduti, anche se sono tante ancora oggi le zone d’ombra intorno a questa vicenda. Di certo si sa che le navi rimasero incagliate nel ghiaccio per due anni e che gli uomini cercarono la salvezza con una lunga marcia verso terra senza mai arrivare a destinazione.

Qual è il motivo per cui oggi vogliamo raccontare la storia di queste vite spezzate misteriosamente? Il Passaggio a Nord Ovest, in passato praticamente impossibile da percorrere per via del gelo che regna nelle regioni artiche, oggi per la prima volta nella storia moderna è aperto al passaggio delle navi commerciali a causa del riscaldamento globale. 

Nel 2014 e poi nel 2016 i relitti della Erebus e della Terror sono stati scoperti sul fondo di un mare ormai libero dai ghiacci. La sorte dei marinai scomparsi è un mezzo per riflettere sul rapporto dell’uomo con la natura polare, oggi sempre più urgente. 

NOTE DI REGIA 

La spedizione perduta” affronta diverse tematiche, scavando nella vita degli apparentemente austeri ed eroici marinai vittoriani che si trovano in una natura totalmente estranea, quasi come degli astronauti dimenticati sulla Luna. Le tematiche ricorrenti sono la critica al capitalismo, del quale si evidenziano le contraddizioni più rilevanti; la ricerca di una figura paterna, spesso lontana e sfuggente; il rapporto con la natura e la sua crudezza; il mistero della morte; la voglia di vivere, di dare un senso all’esistenza. 
 
L’intento su cui si basa questo studio è portare un genere di solito considerato antiteatrale, ossia il documentario, su un palco e con una veste multidisciplinare. Poesia, musica e video si fonderanno per raccontare una tragica storia vera avvenuta più di 150 anni fa, cercando di guidare gli spettatori non solo alla conoscenza dei fatti, ma alla ricerca dei più intimi pensieri di uomini nel passato, così lontani e allo stesso tempo così vicini a noi. 
 
Alessia Giovanna Matrisciano 
* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 20:00, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (7€) 
Per info e prenotazioni:
organizzazione@macedoniateatro.it 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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Eventi

NERO CHIARO

Una produzione di Associazione Culturale Calpurnia 
Un progetto di Claudia FrisoneMacedonia Teatro, Associazione Culturale Calpurnia

NERO CHIARO  

Sabato 30 settembre e Domenica 01 ottobre 2023, ore 18:00 
Regia di Claudia Frisone 
Aiuto Regia Ilaria Bisozzi

Con:
Sofia Abbati, Benedetta Calogero, Maria Campana, Giulia Celletti, Elena Contrino,
Mila Damato, Marta De Medici, Luana Mita, Mary Scicolone 

Musiche originali di Raffaele Frisone 
Locandina di Mila Damato 

Nero Chiaro è uno spettacolo itinerante e multimediale con la regia di Claudia Frisone, che vede protagoniste giovani artiste under 35, coinvolte in un processo di valorizzazione delle loro capacità creative e artistiche, che ha dato loro voce e possibilità espressiva, all’interno di un contesto performativo, assecondando le risonanze che i testi proposti hanno generato. 

Lo spettacolo è composto da un mosaico di frammenti di autorə del secondo dopoguerra che immortalano l’animo umano nella sua natura tormentata in un momento storico e sociale dove vuoto, difficoltà esistenziali e perdita di senso si palesano all’umano. 

L’intento è di aprire un dialogo tra luoghi e parole per schiudere significati più profondi: la performance darà agli spazi nuova e inedita consistenza che, a sua volta, porterà ai testi una rigenerazione di senso, in un’ottica contemporanea. Il pubblico, accompagnato in un percorso che diventa occasione aggregativa e riscoperta di paesaggi urbani e letterari, apporterà un ulteriore elemento creativo con la sua determinante presenza. Un filo sottile cuce tra loro le parole e i testi, lega i movimenti, guida i personaggi, ingabbia i corpi in spazi piccolissimi. Un filo a cui lə spettatorə può aggrapparsi, per lasciarsi condurre in questo viaggio, attraversando non luoghi senza tempo dove nulla accade eppure si va avanti, dove il colore dominante è nero chiaro, dove persone smarrite e sole hanno bisogno dell’altro per ricordarsi di esistere, per aspettare insieme una fine che non arriva mai. 

NOTE DI REGIA 
Siamo partite alla ricerca di mondi che si schiudono nelle singole parole, nei silenzi, nelle immagini che immortalano l’animo umano, lasciandone trapelare l’essenza. E proprio l’essenza è la caratteristica peculiare di questo viaggio: essenziali sono i personaggi, l’ambiente, gli accadimenti, il vuoto, il tempo e soprattutto le parole, che rivelano l’isolamento, i conflitti intrapsichici che ci intrappolano e di contro la forza della relazione con l’ambiente e con l’altro da sé, la formidabile ostinazione dell’essere umano. 
Claudia Frisone e Ilaria Bisozzi 
Posti limitati – PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA! 

Info e prenotazioni: 
organizzazione@macedoniateatro.it 
WHATSAPP: +39 347.327.2574 / +39 327.019.0649 

Ingresso con tessera associativa 2023 (3€) e contributo specifico (10€). 

Grazie a tutti, vi aspettiamo!!! Restate aggiornati sulla nostra pagina fb

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Eventi Officina della Sperimentazione

I monologhi della vagina

Officina della Sperimentazione 

I MONOLOGHI DELLA VAGINA   

di Eve Ensler 

A cura e con: Adriana Eloise Cuzzocrea 
e con Roberto Piazzolla: musiche originali eseguite dal vivo

Venerdì 15 settembre 2023, ore 20:45 

NOTE  

La pièce si concentra sulla tematica femminile, in particolar modo sulla necessità di prendere coscienza del proprio corpo e di far progredire i propri diritti. Per la protagonista, i concetti di non detto, di non-comunicato, di segreto, stanno alla base di ogni violenza. Sono ciò che la nutre e la  permette. Il silenzio rende possibile la violenza. Con toni leggeri e a tratti comici, cavalcando di  volta in volta il tono evocativo, il registro sferzante della denuncia, la misura appassionata della scoperta, riuscirà a coinvolgere pienamente il pubblico con un misto di sobrietà e grande ironia.  L’estratto che vedremo, curato ed interpretato da Adriana Cuzzocrea e con musiche originali di Roberto Piazzolla eseguite dal vivo, ripercorre alcuni aneddoti reali della vita dell’autrice e li fonde con alcuni brani che Ensler stessa raccolse durante le sue interviste alle donne. Si è operata una riduzione del testo originale (“I Monologhi della Vagina”) di cui nulla, neanche il linguaggio, è stato alterato o romanzato. 

I Monologhi della Vagina è una pièce teatrale che ha una struttura dinamica, sprovvista della quarta parete, in diretta  interazione con il pubblico, al quale viene chiesto di partecipare attivamente per essere così parte attiva e non passiva, di  un cambiamento. Eve chiede la collaborazione del pubblico in sala. Fa delle domande; invita a rompere il muro di  vergogna. Gioca con le parole che le vagine potrebbero dire se soltanto possedessero una voce. La protagonista gioca,  insieme al pubblico, con temi e messaggi potenti ed attuali, con la precisa volontà di cambiare qualcosa. Quanto meno, la consapevolezza di ciò che siamo. E lo fa piena di grinta. Affronta la rabbia e l’urgenza “Eve”, ma con la forza della  risata. È arrabbiata per le disparità, per le violenze e le costrizioni subite dalle donne. Vuole una reazione. Da parte di tutti. 

* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 20:00, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (7€) 
Per info e prenotazioni:
organizzazione@macedoniateatro.it 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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Eventi Officina della Sperimentazione

Ostinato Essere

Officina della Sperimentazione 

OSTINATO ESSERE  

un progetto di 

SPARTENZA TEATRO 

con Sofia Abbati 
regia Andrea Milano 
movimento scenico Luca Piomponi 
collaborazione artistica Giulia Cauti 

Vincitore del Festival dell’Arte Spaccata 2023
Giovedì 14 settembre 2023, ore 20:45 

SINOSSI 

Un asino. Un’umana. L’asino lotta contro il vento. L’umana ride fino a perdere fiato. Il suo volto si deforma. La sua risata muta in raglio. 

Ostinato Essere racconta di chi non può che essere il suo modo di essere e, proprio per questo, instaura una lotta: con il mondo e con la propria natura. Se è vero che a lavare la testa all’asino si sprecano acqua e sapone, cosa significa ostinarsi nella realizzazione del nostro essere? È una scelta o una vocazione? Dove si colloca il confine tra vocazione e ostinazione, tra sogno e condanna? 

Muovendosi tra queste domande, l’asino e l’umana compiono il loro viaggio surreale, intrappolati l’uno dentro l’altra. L’asino, ormai carcassa, si lascia divorare dalle mosche. La ragazza resta senza fiato

Qual è il prezzo che siamo disposti a pagare per la nostra ostinazione? 

NOTE DI REGIA 

Coi pesci per aria e le foreste ambulanti,
e i fichi che spuntavano dai rovi, in un attimo di luna cruenta 
fu allora che venni fuori. 
La testa mostruosa e il verso ripugnante, 
ali erratiche le orecchie, diabolica parodia ambulante di ogni quadrupede. 
Cencioso proscritto del mondo
vecchia capoccia ostinata; 
affamami, frustami, deridimi: son muto, il mio segreto lo tengo per me. 
Pazzi! Che anch’io ho avuto la mia ora; 
un’ora ah dolce e fiera: 
sentivo grida nelle orecchie, 
e le palme sotto i piedi.
(L’asino, G. K. Chesterton

L’idea dell’ostinato essere l’abbiamo incontrata studiando Pinocchio. Agamben, nel suo commento al libro di Collodi, scrive: “«Andare avanti» definisce invece la vocazione di un essere – il burattino – che ha ostinatamente da essere il suo modo di essere”. Vedere Pinocchio come un ostinato, come qualcuno che non può che essere il suo modo di essere, ci ha permesso di individuare il nucleo che ci premeva raccontare. Il mondo è pieno di esseri ostinati. Ostinato è chi risponde a una vocazione nonostante tutto e chi invece insegue la propria natura. In un caso o nell’altro, la vita degli ostinati è costellata di ostacoli. Ostinarsi significa affrontare il dolore e la solitudine sperando di raggiungere la liberazione. Quello che vogliamo raccontare è il viaggio – controvento – di chi convive con il proprio ostinato essere e con le conseguenze di questa condizione. 

Proverbiale è l’ostinazione dell’asino. Non solo per questo, però, la nostra protagonista umana convive con una natura asinina. L’asino è una figura misteriosa e malinconica. Cugino minore del più elegante cavallo, ammantato nella sacra aura del ridicolo, questo animale attraversa la nostra cultura: pensiamo all’Asino d’oro di Apuleio, ad esempio, e ovviamente allo stesso Pinocchio, ma anche ai proverbi contadini o alla celebre poesia di Chesterton, che ci ricorda che non a caso Gesù fece il suo ingresso a Gerusalemme proprio sul dorso di un asino. Abituato a portare grandi pesi, questa figura ci è sembrata quella che più di tutte potesse incarnare l’ostinato essere in ogni sua sfumatura

In scena si alternano allora una figura umana e un asino antropomorfo dando vita a una sequenza di immagini ispirate da queste domande: vale la pena? Tutto il dolore che costa questo forsennato inseguirsi, vale la pena? Ci sarà una liberazione alla fine di questa sofferenza? 

Queste domande le abbiamo sentite riecheggiare nelle discussioni avute con amici e amiche. Sono domande che vivono in noi. Se le generazioni precedenti si sono ritrovate nel motto deandreiano in direzione ostinata e contraria, la nostra sembra essere la generazione dell’ostinato essere, di chi, al di là della direzione, deve lottare anche solo per essere. 

Entrando nel vivo del lavoro scenico, data la presenza della maschera, abbiamo deciso di sottrarre la parola e di lasciare più spazio possibile al corpo e alla fisicità. È stato indispensabile perciò lo sguardo e il lavoro di Luca Piomponi, danzatore che ha curato il movimento scenico e ha permesso al lavoro fisico di svilupparsi nella maniera che desideravamo. Un lavoro che oscilla tra il mimetico e l’astratto continuamente, in cui un’azione riconoscibile può diventare irriconoscibile e un’azione astratta può trasformarsi in un gesto leggibile. Giocando con queste escursioni si sono delineati i fili della nostra drammaturgia scenica

Altra collaborazione fondamentale è stata trovata con la costume designer e artista visiva Giulia Cauti. Sua è la scultura scenica che appare nel finale e che concretizza la parabola del nostro lavoro

Un ultimo accenno all’utilizzo della musica, una selezione dei Capricci di Niccolò Paganini. Un ostinato essere anch’egli, senza dubbio, le cui composizioni per violino sono un apice di virtuosismo e poesia. Un violinista che suona per quattro è sicuramente un miracolo, ma ci si conceda di ritrovare, in tutto questo, una punta di malinconia e di solitudine. Immaginiamo così gli ostinati esseri: presi a metà tra il virtuosismo di un’esistenza ostinata e la solitudine di non poter condividere con nessuno la propria croce. 

Andrea Milano Spartenza Teatro 

* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 20:00, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (7€) 
Per info e prenotazioni:
organizzazione@macedoniateatro.it 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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Eventi Officina della Sperimentazione

Sulla Luna

Officina della Sperimentazione 

FUORI CONTESTO 

presenta 

Sulla Luna 

di e con 

Jessica Bertagni 
Danilo Turnaturi 
Giovedì 8 giugno 2023, ore 20:45 
Vi aspettiamo con il primissimo appuntamento dell’Officina della Sperimentazione, organizzato da Macedonia Teatro e sotto l’egida di Associazione Culturale Calpurnia, giovedì 8 giugno alle 20:45 con lo spettacolo “Sulla Luna” di Danilo Turnaturi e Jessica Bertagni | Fuori Contesto, esito della residenza artistica vinta al Festival dell’Arte Spaccata
 
La serata aprirà alle 20, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere… e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (5€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (5€) 
Per info e prenotazioni:
organizzazione@macedoniateatro.it 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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Grazie a tutti, vi aspettiamo!!! 

Sulla Luna 

Fuori Contesto ha rubato uno spicchio di luna e l’ha portato all’Ex Mercato Torrespaccata, facendo brillare tutte le sale di una luce ancora nuova.

Ringraziamo di cuore Danilo Turnaturi e Jessica Sac Bertagni – e tutta la rete attorno a questo lavoro – per aver scelto di condividere con il pubblico questa prima restituzione aperta del loro nuovo spettacolo “Sulla Luna“, e di averlo fatto con immensa cura e delicatezza – inaugurando nel migliore dei modi questa Officina della Sperimentazione, organizzata da Macedonia Teatro

Ogni anima che lo attraversa lascia qualcosa di prezioso all’Ex Mercato, e noi ci teniamo stretti questi raggi di luna. 

L’Officina continua e continuerà nei prossimi mesi con tanti appuntamenti, spettacoli, studi, restituzioni aperte e sperimentazioni.

Vi aspettiamo a braccia aperte! 

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Festival dell’Arte Spaccata 2023

Festival dell’Arte Spaccata 2023 

III Edizione 

Realizzato con il gratuito patrocinio del VII MUNICIPIO 
EX MERCATO DI TORRE SPACCATA 

CORTI TEATRALI | ESPOSIZIONE DI ARTE VISIVA E AUDIOVISIVA | CONCERTI | POETRY SLAM | PERFORMANCE

Il 14 – 15 – 16 aprile 2023, l’Ex Mercato di Torre Spaccata ha aperto le porte per tre serate all’insegna del teatro, la musica, la poesia, la pittura e lo spritz!

Un momento di incontro per giovani artistǝ under35 organizzato e diretto da Macedonia Teatro in collaborazione con l’Associazione Culturale Calpurnia, presso l’Ex Mercato di Torre Spaccata

Il concorso Teatro Spaccato, giunto alla sua terza edizione, ha ospitato un florilegio di corti teatrali di artistə under 35, precedentemente selezionati tramite bando.
Il concorso, che vuole essere prima di tutto un’occasione di incontro e di scambio, ha messo in palio ore di residenza artistica per i tre corti finalisti, selezionati da una giuria esperta e eterogenea. 

Ringraziamo calorosamente i membri della giuria del concorso Teatro Spaccato: Emilia Agnesa, Graziano Marraffa, Ilaria Fantozzi e Claudia Frisone

Per tutta la durata del Festival è stata ospitata un’Esposizione di Arte Visiva e Audiovisiva con le opere delle/degli artiste/i: Broken Spirits Production, Mila Damato, EMME e Shania Sargentoni, Ra-tô-ghè-ton, Lorenzo Urzia. 

Ariecchecce per la terza edizione del Festival dell’Arte Spaccata

I Vincitori

MEDAGLIA DI BRONZO

Sulla luna
Fuori contesto

* * * 

MEDAGLIA D’ARGENTO

Ostinato Essere 
Spartenza Teatro

* * 

MEDAGLIA D’ORO

Ri|creazioni 
Addari/D’Antonio

*

Scopri di più sulla terza edizione del Festival dell’Arte Spaccata »  

Grazie a Macedonia Teatro, e a tutti gli artisti ed artiste che sono stati con noi al Festival
Grazie a tutti per aver partecipato all’evento! 

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Festival dell’Arte Spaccata 2023

Festival dell’Arte Spaccata 2023 

III Edizione 

Realizzato con il gratuito patrocinio del VII MUNICIPIO 

14 – 15 – 16 Aprile 2023 
Apertura H 19:45 

EX MERCATO DI TORRE SPACCATA 

CORTI TEATRALI | ESPOSIZIONE DI ARTE VISIVA E AUDIOVISIVA | CONCERTI | POETRY SLAM | PERFORMANCE

Dopo tanta attesa, anche quest’anno è arrivato uno dei nostri momenti preferiti dell’anno: il Festival dell’Arte Spaccata a cura di Macedonia Teatro, che giunge quest’anno alla sua IV edizione!
 
Dal 17 al 19 maggio tre serate di corti teatrali per il concorso Teatro Spaccato, musica, stand up comedy, danza, cinema, installazioni e performance all’ex Mercato di torre spaccata dalle ore 19:30!
 
Ingresso gratuito con tessera associativa (5€), bar aperto per spritz e panini, chiacchiere e allegria!
 

Il 14 – 15 – 16 aprile, dalle ore 19:45 l’Ex Mercato di Torre Spaccata apre le porte per tre serate all’insegna del teatro, la musica, la poesia, la pittura e lo spritz!

Un momento di incontro per giovani artistǝ under35 organizzato e diretto da Macedonia Teatro in collaborazione con l’Associazione Culturale Calpurnia, presso l’Ex Mercato di Torre Spaccata (via Filippo Tacconi, 11 – angolo Via dei Romanisti). 

Il concorso Teatro Spaccato ospita un florilegio di corti teatrali di artistə under 35, precedentemente selezionati tramite bando. Il concorso, che vuole essere prima di tutto un’occasione di incontro e di scambio, mette in palio ore di residenza artistica per i tre corti finalisti, selezionati da una giuria esperta e eterogenea. 

Per tutta la durata del Festival ci sarà un’Esposizione di Arte Visiva e Audiovisiva con le opere delle/degli artiste/i: Broken Spirits Production,  Mila Damato, EMM,  Ra-tô-ghè-ton, Lorenzo Urzia. 

Programma del Festival:
VENERDÌ 14 aprile  

H 20:30 CORTI TEATRALI
Ostinato Essere – Spartenza Teatro
Splinter – Orfeo Emerso  
Ricucire – Immersus Emergo 
Ri|Creazioni – Addari/D’Antonio 

H 22:00
Exploit Semplice
di Martina Bonati 

SABATO 15 aprile

Apre la serata: Viola Margaglio

H 20:30 CORTI TEATRALI
Carne in Scatola
– Pappagalli in trappola  
Sulla Luna – Fuori Contesto  
X + Y – Senza Titolo 

H 22:00 – Spakk the Poetry!
Poetry slam, sfida di poesia performativa in cui è il pubblico a votare.
MC Viola Margaglio 

DOMENICA 16 aprile

Aprono la serata: Marta De Medici e Aurora Scarici 

H 20:30 CORTI TEATRALI
Sala Var _ Tutto in undici secondi
– Stefano Ferrara  
Cassandra – Gruppo MAGMA 
Due dei tanti (banalité de la merde) – Davide Giordano  
SCUSA – Jacopo Dragonetti  

H 22:00 
Nýx di Ra-tô-ghè-ton 

VENERDÌ 14 aprile  

H 20:30 CORTI TEATRALI
Ostinato Essere – Spartenza Teatro
Splinter – Orfeo Emerso  
Ricucire – Immersus Emergo 
Ri|Creazioni – Addari/D’Antonio 

H 22:00
Exploit Semplice
di Martina Bonati 

SABATO 15 aprile

Apre la serata: Viola Margaglio

H 20:30 CORTI TEATRALI
Carne in Scatola
– Pappagalli in trappola  
Sulla Luna – Fuori Contesto  
X + Y – Senza Titolo 

H 22:00 – Spakk the Poetry!
Poetry slam, sfida di poesia performativa in cui è il pubblico a votare.
MC Viola Margaglio 

DOMENICA 16 aprile

Aprono la serata: Marta De Medici e Aurora Scarici 

H 20:30 CORTI TEATRALI
Sala Var _ Tutto in undici secondi
– Stefano Ferrara  
Cassandra – Gruppo MAGMA 
Due dei tanti (banalité de la merde) – Davide Giordano  
SCUSA – Jacopo Dragonetti  

H 22:00 
Nýx di Ra-tô-ghè-ton 

Scopri di più sul Festival » 
Ingresso con tessera associativa annuale 2023 Ex Mercato Officina della Cultura (5€) + contributo specifico 5€ a serata / 12€ per le tre serate 

Vi aspettiamo!!! 

Disegno di locandina di Mila Damato 
Locandina di Ra-tô-ghè-ton 

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Donna: Colore, Movimento, Emozione

Donna: Colore, Movimento, Emozione 

Venerdì 24 e Sabato 25 Marzo 2023 

Il progetto “Donna: Colore, Movimento, Emozione” nasce dalla volontà di esaltare la bellezza, nel suo senso più ampio, che una donna può contenere in sé. 
Una bellezza fatta di passione, di abnegazione, ma anche di quel sano egoismo che spesso una donna fatica ad esprimere, presa dai mille impegni che le derivano dai suoi molteplici ruoli, e dai “vampiri” emotivi che spesso contano su di lei. 

Eppure il mondo declinato al femminile è qualcosa che ha dell’incredibile; è variopinto come le ali di una farfalla, delicato come una ragnatela sottile. Ha in sé la tenacia che si osserva in un seme che germoglia, salendo in superficie attraversando la terra dura. 

Il mondo femminile è come la Primavera, che proprio nel mese di Marzo caccia via l’Inverno e comincia a portare rinnovamento e luce nella nostra quotidianità. 
La donna è un coacervo di energie, di vibrazioni, di colori e sono questi “talenti” che la rendono straordinaria.
E noi vogliamo “omaggiarla” attraverso tre momenti ben precisi. 

Venerdì 24 marzo 

h 19:00 
MOSTRA VERNISSAGE
Mostra di pittura di Orietta Petrignani 

h 20:00 
SPETTACOLO TEATRALE
Spettacolo “Las Mariposas Vuelan todavia
de “I Grecialia
con: Orietta Petrignani (Patria Mercedes Mirabal), Irene De Paolis (Antonia Maria Teresa Mirabal), Veronica Elefante (Maria Argentina Minerva Mirabal) e Rosanna Luciano (Belgica Adela Mirabal); e con Maria Laura Satta, voce ed autrice della canzone “I miei sogni di…”;
e Santi Morana musicista alla tastiera.

A seguire… cena!

Sabato 25 marzo 

h 17:00 
EVENTO IN-FORMATIVO
Prevenzione in movimento, evento in-formativo dedicato al movimento ed al benessere, declinato al femminile, a cura di Rosanna Luciano.

Preparate i tappettini! 

Ed ecco che il primo incontro è con la pittura. 

Orietta Petrignani, pittrice per passione e per talento, dona la sua creatività, la sua capacità di rappresentare in modo del tutto personale, volti e forme di donne per farne trapelare la forza e l’energia, ed anche le possibili emozioni in chiaroscuro, che in una donna possono essere presenti contemporaneamente rendendola, a volte, non lineare. Qualcuno potrebbe definirla “lunatica” o “isterica”; noi preferiamo definirla folle nel significato migliore del termine… perché è il folle che si avvicina al divino.

E tutto questo avviene attraverso l’uso di pennellate di colore e tratti che più che il dettaglio, il particolare, vogliono comunicare le sensazioni che trapassano la tela e possono arrivare al cuore. 
Una carrellata di quadri che può scatenare scintille emotive, riflessioni e perché no? La voglia di provare a cimentarsi nell’ardua prova di imprimere i moti dell’anima sulla tela. 

E tutto questo avviene attraverso l’uso di pennellate di colore e tratti che più che il dettaglio, il particolare, vogliono comunicare le sensazioni che trapassano la tela e possono arrivare al cuore. 
Una carrellata di quadri che può scatenare scintille emotive, riflessioni e perché no? La voglia di provare a cimentarsi nell’ardua prova di imprimere i moti dell’anima sulla tela. 

Nella parte dedicata alla prevenzione attraverso il movimento, Rosanna Luciano, fisioterapista, vuole presentare l’attività motoria sotto una luce diversa, quindi né come movimento da palestra, in cui si “pompano i muscoli” per soli fini estetici, e neppure della classica ginnastica posturale dell’“allunga e respira”. 
 
Si parla di prevenzione non solo come modo per mantenere e migliorare la salute, ma per avere maggior consapevolezza di sé; si parla di come l’esercizio fisico sia uno dei pilastri della prevenzione, poiché di esso beneficia l’intero organismo. 
Si parla del core, del centro del corpo, che non è “solo addominali”, ma una struttura, connessa a tutte le altre, che diviene spesso fondamentale attivare e tonificare per fare in modo di prevenire, e quando possibile migliorare, tante piccole e grandi condizioni. 
 
Si parla della capacità di mantenere una postura corretta, e dunque un’eleganza, un portamento che rendano la donna come una regina, una figura regale che passa tra le strade della vita. 
Si parla delle fasi della vita di una donna, in cui ci sono trasformazioni che possono disturbi al femminile di cui spesso non si parla, perché ci si vergogna un po’ e che possono limitare fortemente la socialità e abbassare l’autostima. Si parla di incontinenza, ma anche di diastasi addominale, osteoporosi, equilibrio, e perché no, anche di cellulite intesa come patologia del tessuto connettivo sottocutaneo, e non come semplice inestetismo. 

E tutto questo ponendo l’accento sul fatto che essi possono essere il risultato finale di un uso non corretto del proprio corpo reiterato per anni, o di gravidanze e di parti troppo medicalizzati e poco naturali.
Infine, ci sarà una breve parte pratica per far capire e toccare con mano di cosa davvero si parla.
Per cui: preparate i tappetini!

Poiché Marzo è anche il mese in cui si celebra la “Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e per la pace internazionale”, ci si chiede se ha senso parlare dei diritti delle donne, oggi che siamo nel XXI secolo, oggi che possiamo arrivare su Marte e comunicare senza fili a centinaia di chilometri di distanza? 
Sì ha senso, perché ancora oggi la donna è considerata un essere di serie B in molti paesi del Mondo, tanto che uccidere, carcerare, torturare, o chiudere in casa una donna impedendole di studiare, di guidare una macchina, ed in generale di vivere la sua vita sono fatti considerati “normali”. 

Ma anche tra i popoli civili, i cosiddetti popoli democratici le cose non vanno molto meglio; ancora una donna non ha pari diritti ed opportunità dell’uomo, ancora troppo spesso deve decidere se lavorare o essere madre; ancora troppo spesso le donne faticano ad emergere e a vivere in un mondo che non è fatto a loro misura. 
Eppure la donna ha potenzialità che neppure lei stessa immagina, neppure lei stessa sa di avere. 

Ecco perché nella parte dedicata al teatro viene messa in scena “Las Mariposas vuelan todavia”: un pezzo teatrale sofferto e profondo scritto e diretto dall’attrice e regista teatrale Angela Ricci, ed interpretato dal gruppo de “I Grecialia”, da un po’ di tempo attivi nel panorama teatrale di Roma.

In particolare, Angela ed il gruppo sono alla ricerca costante degli archetipi femminili che si nascondono tra le pieghe della mitologia greca, ed una volta scovati, li rappresentano sia in chiave più leggera, come accade nell’“Odissea, opera buffa”, sia in chiave più drammatica con “Elettra racconta”, pezzo teatrale in lavorazione che verrà rappresentato per la prima volta a partire dal mese di Maggio. 

Il pezzo che viene qui portato si discosta dal filo conduttore della mitologia, per parlare comunque di donne forti ed appassionate, realmente esistite. Sono le quattro sorelle Mirabal, che nascono e vivono nella Repubblica Domenicana della prima metà del 1900, sotto la dittatura totalitaria di Rafael Trujillo; tre di loro troveranno la morte, uccise, perché vollero opporsi e contrastare a gran voce il regime totalitario che stavano vivendo e subendo: la passione in quello che loro credevano fosse giusto le portò a morire per i loro ideali. 
La quarta sarà colei che tirerà le somme, e attraverso la scrittura di un libro, porta il grande pubblico a conoscenza della dolorosa vicenda.

Un cast tutto al femminile, in cui passato e presente si intrecciano e creano quella catena di empatia che non solo unisce le vite delle tre sorelle, ma che, come un grande cerchio di sorellanza, unisce tutte le donne che subiscono violenza, fisica e psichica, violenze e soprusi che non avrebbero ragione d’esistere oggi, ma che ancora sono diffusi per ogni dove, senza distinzione di stato sociale, di cultura, di religioni, né di territori. 

È, questa, una rappresentazione teatrale che vuole portare a riflettere sulla condizione della donna e della sua grande forza interiore, ma allo stesso tempo è un incontro con la creatività e con l’arte che ciascuno possiede, e che potrebbe essere resa manifesta proprio abbracciando la grande arte del teatro, e del mettersi in gioco. 

Evento riservato ai soci
Ingresso con tessera associativa 2023 (5€) + contributo  

Per info e prenotazioni: 
info@asscalpurnia.it 
Whatsapp: 327 0190 649 | 347 3272 574 

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Grazie a tutti, vi aspettiamo!!! 

Donna: Colore, Movimento, Emozione 

Venerdì 24 e Sabato 25 Marzo 2023 

Il progetto “Donna: Colore, Movimento, Emozione” nasce dalla volontà di esaltare la bellezza, nel suo senso più ampio, che una donna può contenere in sé. 
Una bellezza fatta di passione, di abnegazione, ma anche di quel sano egoismo che spesso una donna fatica ad esprimere, presa dai mille impegni che le derivano dai suoi molteplici ruoli, e dai “vampiri” emotivi che spesso contano su di lei. 

Eppure il mondo declinato al femminile è qualcosa che ha dell’incredibile; è variopinto come le ali di una farfalla, delicato come una ragnatela sottile. Ha in sé la tenacia che si osserva in un seme che germoglia, salendo in superficie attraversando la terra dura. 

Il mondo femminile è come la Primavera, che proprio nel mese di Marzo caccia via l’Inverno e comincia a portare rinnovamento e luce nella nostra quotidianità. 
La donna è un coacervo di energie, di vibrazioni, di colori e sono questi “talenti” che la rendono straordinaria.
E noi vogliamo “omaggiarla” attraverso tre momenti ben precisi. 

Venerdì 24 marzo 

h 19:00 
MOSTRA VERNISSAGE
Mostra di pittura di Orietta Petrignani 

h 20:00 
SPETTACOLO TEATRALE
Spettacolo “Las Mariposas Vuelan todavia
de “I Grecialia
con: Orietta Petrignani (Patria Mercedes Mirabal), Irene De Paolis (Antonia Maria Teresa Mirabal), Veronica Elefante (Maria Argentina Minerva Mirabal) e Rosanna Luciano (Belgica Adela Mirabal); e con Maria Laura Satta, voce ed autrice della canzone “I miei sogni di…”;
e Santi Morana musicista alla tastiera.

A seguire… cena!

Sabato 25 marzo 

h 17:00 
EVENTO IN-FORMATIVO
Prevenzione in movimento, evento in-formativo dedicato al movimento ed al benessere, declinato al femminile, a cura di Rosanna Luciano.

Preparate i tappettini! 

Ed ecco che il primo incontro è con la pittura. 

Orietta Petrignani, pittrice per passione e per talento, dona la sua creatività, la sua capacità di rappresentare in modo del tutto personale, volti e forme di donne per farne trapelare la forza e l’energia, ed anche le possibili emozioni in chiaroscuro, che in una donna possono essere presenti contemporaneamente rendendola, a volte, non lineare. Qualcuno potrebbe definirla “lunatica” o “isterica”; noi preferiamo definirla folle nel significato migliore del termine… perché è il folle che si avvicina al divino.

E tutto questo avviene attraverso l’uso di pennellate di colore e tratti che più che il dettaglio, il particolare, vogliono comunicare le sensazioni che trapassano la tela e possono arrivare al cuore. 
Una carrellata di quadri che può scatenare scintille emotive, riflessioni e perché no? La voglia di provare a cimentarsi nell’ardua prova di imprimere i moti dell’anima sulla tela. 

Nella parte dedicata alla prevenzione attraverso il movimento, Rosanna Luciano, fisioterapista, vuole presentare l’attività motoria sotto una luce diversa, quindi né come movimento da palestra, in cui si “pompano i muscoli” per soli fini estetici, e neppure della classica ginnastica posturale dell’“allunga e respira”. 
 
Si parla di prevenzione non solo come modo per mantenere e migliorare la salute, ma per avere maggior consapevolezza di sé; si parla di come l’esercizio fisico sia uno dei pilastri della prevenzione, poiché di esso beneficia l’intero organismo. 
Si parla del core, del centro del corpo, che non è “solo addominali”, ma una struttura, connessa a tutte le altre, che diviene spesso fondamentale attivare e tonificare per fare in modo di prevenire, e quando possibile migliorare, tante piccole e grandi condizioni. 
Si parla della capacità di mantenere una postura corretta, e dunque un’eleganza, un portamento che rendano la donna come una regina, una figura regale che passa tra le strade della vita. 
Si parla delle fasi della vita di una donna, in cui ci sono trasformazioni che possono disturbi al femminile di cui spesso non si parla, perché ci si vergogna un po’ e che possono limitare fortemente la socialità e abbassare l’autostima. Si parla di incontinenza, ma anche di diastasi addominale, osteoporosi, equilibrio, e perché no, anche di cellulite intesa come patologia del tessuto connettivo sottocutaneo, e non come semplice inestetismo. 
 
E tutto questo ponendo l’accento sul fatto che essi possono essere il risultato finale di un uso non corretto del proprio corpo reiterato per anni, o di gravidanze e di parti troppo medicalizzati e poco naturali.
Infine, ci sarà una breve parte pratica per far capire e toccare con mano di cosa davvero si parla. Per cui: preparate i tappetini!

Nella parte dedicata alla prevenzione attraverso il movimento, Rosanna Luciano, fisioterapista, attraverso il suo metodo Core di Donna 35+: benessere declinato al femminile vuole presentare l’attività motoria sotto una luce diversa, quindi né come movimento da palestra, in cui si “pompano i muscoli” per soli fini estetici, e neppure della classica ginnastica posturale dell’“allunga e respira”.

Si parla, invece, del core, della parte centrale del corpo, connessa a tutte le altre, che diviene spesso fondamentale attivare e tonificare per fare in modo di prevenire, e quando possibile migliorare, tante piccole e grandi condizioni. 
Si parla di prevenire e migliorare i piccoli disturbi muscolo-scheletrici, soprattutto a livello della colonna vertebrale; si parla della capacità di mantenere una postura corretta, e dunque un’eleganza, un portamento che rendano la donna come una regina, una figura regale che passa tra le strade della vita, con la sua autoironia, ma anche con una maggior consapevolezza di sé.

Una maggior consapevolezza di sé che passa anche nel poter vivere al meglio le varie fasi di trasformazione che ogni donna vive: la gravidanza, e la menopausa. Soprattutto questa è la fase in cui possono essere presenti quei disturbi al femminile di cui spesso non si parla, perché ci si vergogna un po’ e che possono limitare fortemente la socialità e abbassare l’autostima. Si parla di incontinenza, ma anche di diastasi addominale, osteoporosi, equilibrio, e perché no, anche di cellulite intesa come patologia del tessuto connettivo sottocutaneo, e non come semplice inestetismo.

E tutto questo ponendo l’accento sul fatto che essi possono essere il risultato finale di un uso non corretto del proprio corpo reiterato per anni, o di gravidanze e di parti troppo medicalizzati e poco naturali. 
Infine, ci sarà una breve parte pratica per far capire e toccare con mano di cosa davvero si parla. Per cui: preparate i tappetini! 

Poiché Marzo è anche il mese in cui si celebra la “Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e per la pace internazionale”, ci si chiede se ha senso parlare dei diritti delle donne, oggi che siamo nel XXI secolo, oggi che possiamo arrivare su Marte e comunicare senza fili a centinaia di chilometri di distanza? 
Sì ha senso, perché ancora oggi la donna è considerata un essere di serie B in molti paesi del Mondo, tanto che uccidere, carcerare, torturare, o chiudere in casa una donna impedendole di studiare, di guidare una macchina, ed in generale di vivere la sua vita sono fatti considerati “normali”. 

Ma anche tra i popoli civili, i cosiddetti popoli democratici le cose non vanno molto meglio; ancora una donna non ha pari diritti ed opportunità dell’uomo, ancora troppo spesso deve decidere se lavorare o essere madre; ancora troppo spesso le donne faticano ad emergere e a vivere in un mondo che non è fatto a loro misura. 
Eppure la donna ha potenzialità che neppure lei stessa immagina, neppure lei stessa sa di avere. 

Ecco perché nella parte dedicata al teatro viene messa in scena “Las Mariposas vuelan todavia”: un pezzo teatrale sofferto e profondo scritto e diretto dall’attrice e regista teatrale Angela Ricci, ed interpretato dal gruppo de “I Grecialia”, da un po’ di tempo attivi nel panorama teatrale di Roma.
In particolare, Angela ed il gruppo sono alla ricerca costante degli archetipi femminili che si nascondono tra le pieghe della mitologia greca, ed una volta scovati, li rappresentano sia in chiave più leggera, come accade nell’“Odissea, opera buffa”, sia in chiave più drammatica con “Elettra racconta”, pezzo teatrale in lavorazione che verrà rappresentato per la prima volta a partire dal mese di Maggio. 

Il pezzo che viene qui portato si discosta dal filo conduttore della mitologia, per parlare comunque di donne forti ed appassionate, realmente esistite. Sono le quattro sorelle Mirabal, che nascono e vivono nella Repubblica Domenicana della prima metà del 1900, sotto la dittatura totalitaria di Rafael Trujillo; tre di loro troveranno la morte, uccise, perché vollero opporsi e contrastare a gran voce il regime totalitario che stavano vivendo e subendo: la passione in quello che loro credevano fosse giusto le portò a morire per i loro ideali. 
La quarta sarà colei che tirerà le somme, e attraverso la scrittura di un libro, porta il grande pubblico a conoscenza della dolorosa vicenda.

Un cast tutto al femminile, in cui passato e presente si intrecciano e creano quella catena di empatia che non solo unisce le vite delle tre sorelle, ma che, come un grande cerchio di sorellanza, unisce tutte le donne che subiscono violenza, fisica e psichica, violenze e soprusi che non avrebbero ragione d’esistere oggi, ma che ancora sono diffusi per ogni dove, senza distinzione di stato sociale, di cultura, di religioni, né di territori. 
È, questa, una rappresentazione teatrale che vuole portare a riflettere sulla condizione della donna e della sua grande forza interiore, ma allo stesso tempo è un incontro con la creatività e con l’arte che ciascuno possiede, e che potrebbe essere resa manifesta proprio abbracciando la grande arte del teatro, e del mettersi in gioco. 

Evento riservato ai soci
Ingresso con tessera associativa 2023 (5€) + contributo  

Per info e prenotazioni: 
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