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Aspettando settembre, ottobre, novembre, dicembre… Aspettando Calpurnia in…

La foto che mettiamo questa volta è la testimonianza di come il non interessamento per molti anni dell’Ex Mercato come lo aveva ridotto. Il non interessamento per essere precisi, buona parte era dovuto al fatto che chi lo gestiva allora non era riuscito a migliorarne le condizioni nonostante un progetto di financial project, un finanziamento dato dalla collaborazione tra pubblico e privato e come spesso accade quando ci sono degli intoppi e poco da guadagnare si lascia marcire il bene pubblico.

Vi invitiamo a vedere vertical movie alla sezione documentario e vedere come è oggi l’Ex Mercato

Sono tanti anni oramai che lavoriamo sul territorio e come tante altre associazioni siamo diventati un po’ sentinelle ed un po’ termometri dei quartieri della metropoli. 

Nonostante ciò è la consapevolezza che noi, come altri, potremmo suggerire gli interventi più prioritari, oggi come allora non veniamo ascoltati in nessun modo. Per essere onesti e più precisi noi siamo stati contattati con l’unico scopo di convincerci a fare ciò che dicono loro senza avere la possibilità di leggere un progetto. Abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare ad un tavolo in cui noi portavamo le proposte nostre e dei nostri associati, la controparte doveva portare le sue e le si discuteva senza pregiudizio alcuno. 

Abbiamo avuto l’impressione che più che un confronto ci è sembrato di capire che non fosse l’ascolto là priorità, bensì l’ubbidienza cieca. 

Il nostro progetto sta cominciando a fare i primi passi: i materiali sono stati acquistati. 

 

Nel frattempo, dopo i tre spettacoli dell’Estate Romana: Alex De Vito in streaming, Daniele con L’Horror e Roberto Di Vito con i suoi corti e la sua mostra fotografica, i primi spettacoli organizzati dopo la chiusura per il Covid, si è deciso che l’Associazione camminerà per gli eventi al 50% sarà dato più spazio alle Compagnie per le prove sia teatrali che musicali, perché più gestibili. 

Ci saremo di nuovo, anche se in maniera ridotta, grazie al lavoro fatto ma anche perché la consapevolezza che lo studio, la competenza ci hanno dimostrato che è possibile continuare la nostra strada nel condividere momenti di cultura rispettando tutte le regole, perché la conoscenza è forza. 

Il 10 ottobre ore 21 diretta su Facebook Vertical Movie Festival Video Verticale

Il 17 ottobre serata dedicata ai Cantautori Italiani

E poi… 

È difficile e complicato e faticoso continuare a rispondere punto su punto alle sanguisughe dei beni pubblici o cannibali che dir si voglia, noi però ci siamo stati, ci siamo e ci saremo, e saremo, volenti o nolenti, sentinelle della cultura. 

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Aspettando settembre, ottobre, novembre, dicembre… Aspettando Calpurnia in Estate

Siamo convinti che sono le Associazioni che fanno la differenza. Non solo fanno da tramite con lo Stato per migliorare i servizi ma mettono sotto i riflettori le carenze culturali che derivano da una società individualista e poco attenta alla diversità. Oggi più che mai è importantissimo che queste voci continuino a parlare perché, il periodo che stiamo vivendo è talmente particolare che sta cambiando tutte le nostre priorità nel sociale, dalle relazioni alla programmazione del lavoro, e chi più ne ha più ne metta sta cambiando.
 
Noi vi consigliamo di andare a vedere verticalmovie.it sezione vertical doc Ex Mercato Torrespaccata di Franco Bertini e nella sezione vertical song Mo.S.t. di Marco Abbondanzieri.
Lì potrete vedere il passato ed il presente attraverso un corto realizzato con gli eventi 2019 all’Ex Mercato e Mo.S.T di Abbondanzieri il nostro passato musicale attraverso gli occhi del presente, entrambe le opere per progettare e migliorare il futuro. 

Ex Mercato di Torrespaccata, di Franco Bertini

Mo.S.T, di Marco Abbondanzieri

Il 9 settembre Alex De Vito: i colori dell’anima, il 10 settembre 80’S Horror Night inizierà la settembrata romana all’Ex Mercato (ingresso via Filippo Tacconi 1) rispettando tutte le regole per il Covid, ma riteniamo sia importantissimo in questo momento continuare a far sentire la nostra voce, cosicché la cultura abbia sempre uno spazio anche nei momenti più difficili.
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Aspettando settembre, ottobre, novembre, dicembre… Aspettando Calpurnia in Estate…

Sono tanti anni che l’Ex Mercato occupa tempo di coloro per i quali i luoghi pubblici debbono avere tutti fini commerciali. Ai carnivori, sanguisughe, consumatori dei luoghi pubblici noi diamo fastidio. 

Questa fondamentalmente è la nostra colpa, anzi, aggiungiamone un’altra, altrettanto importante: non abbiamo occupato.

Partecipando ad un bando regionale in cui richiedevano il curriculum ci siamo accorti che in media abbiamo realizzato un evento a settimana. Nel solo 2019. Teatro, musica, reading, mostre fotografiche, mostre pittoriche, residenza per compagnie teatrali per le loro prove. Questo per noi è il giusto uso dei luoghi pubblici. 

Il 9 settembre ricominceremo con Roberto Di Vito ed il suo: “Roberto Di Vito incontra Fellini”. 

Da quel giorno troverete aperto il punto d’incontro, dove fanno da padrone libri, filmati, ed LP. Diventerà un punto d’incontro per tutte le età. L’entrata sarà in Via Filippo Tacconi 1. 

Dopo ferragosto pubblicheremo le “passeggiate Covid”, entrata ed uscita in sicurezza, immerse nella cultura, nel rispetto delle norme. 

Buon ferragosto a tutti, aspettando Calpurnia in Estate… 

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Aspettando settembre, ottobre, novembre, dicembre… Aspettando Calpurnia in Estate…

L’associazionismo è nato per arrivare ai ceti sociali più deboli perché è impensabile che Lo Stato possa arrivare a tutti ed allora le associazioni, conoscendo il territorio, se sono associazioni, riescono a coprire questo vuoto proprio perché conoscono il territorio e coloro che sono più in difficoltà. 

Questa premessa è per dire che non ci siamo mai fermati, perché l’associazione non è solo teatro, musica, cinema, danza, libri e via dicendo, ma è anche portare, come è successo in questo periodo, generi alimentari a chi ne ha bisogno, chiarendo che non è né un regalo né una elemosina ma una condivisione solidale di uno stato di necessità, e i ruoli di oggi potrebbero essere invertiti, la cosa fondamentale è la condivisione. 

Come anticipato, siamo riusciti in questa ultimo periodo a finire la biblioteca-libreria, che servirà a far incontrare gli anziani ed i giovani del quartiere, verrà aperto il cancello di via Filippo Tacconi 1. Potete vedere nella foto come è diventato quello spazio.

Gli spettacoli riprenderanno il 9 settembre con Roberto Di Vito ed i suoi corti, ma soprattutto l’ultimo corto dove ha partecipato Fellini: Fellini visto da Roberto Di Vito.

Aspettando settembre!!!!

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Calpurnia scrive alle Istituzioni

Il 25 giugno abbiamo inviato una diffida a Roma capitale e al VI municipio in merito all’inserimento dei locali Ex Mercato Torrespaccata tra i locali abbandonati di Roma da riqualificare nell’ambito del bando ReinvenTIAMO Roma, Reinventing Cities.

Spett.le
Roma Capitale
Sig.ra Sindaco Virginia Raggi

Spett.le
Presidente VI Municipio Le Torri

Oggetto: Osservazioni in merito al Bando Reinventing Cities

Scrivo la presente in qualità di Presidente dell’Associazione Culturale Calpurnia, con sede in Roma, in via Filippo Tacconi n. 11, per esporVi quanto segue.

L’Associazione Calpurnia svolge la propria attività socio/culturale nei locali dell’Ex Mercato di Torre Spaccata, in virtù di contratto di cessione trentennale, del 21 febbraio 2007, sottoscritto tra la Cittadini srl ed il Comune di Roma e successivo atto di cessione della gestione del 26 ottobre 2012 tra la Cittadini srl e l’Associazione Calpurnia. 

L’Associazione che rappresento nel corso degli anni ha investito ingenti risorse anche economiche per riqualificare l’immobile e renderlo idoneo alle attività previste dallo statuto dell’associazione e dall’atto di concessione innanzi richiamato. 

Il tutto è stato fatto senza alcun contributo istituzionale ne nessun aiuto ne privato ne pubblico.

Il tutto è stato possibile giorno per giorno e man mano con il duro lavoro quotidiano e con l’aiuto reciproco di abitanti associazioni e comitati indipendenti e liberi che si sono semplicemente rimboccati le maniche e con modestia e tenacia sono riusciti a resuscitare una struttura abbandonata e fatiscente. 

L’Associazione Calpurnia ormai da numerosi anni ha riunito tantissimi abitanti della zona e vive per il recupero dell’identità collettiva e popolare di zone degradate del quartiere. 

Un degrado contro il quale tutti i giorni ha lottato e lotta con determinazione e difficoltà continue. Torre Spaccata non può essere solo un crocevia di strade, una serie di semafori, indistinto tra viale dei Romanisti, via Casilina e la stessa via di Torre Spaccata.

Non un quartiere dormitorio senza servizi ne cultura ma tante buche e pochi colori.

L’attività svolta in questi anni dall’Associazione all’interno delle Mura dell’Ex Mercato di Torre Spaccata, di cui allego un breve elenco, è stata intensissima, ricca di soddisfazioni e di sicuro ausilio agli abitanti del quartiere, i quali sempre più numerosi partecipano alle attività associative.

È per tutte le predette ragioni che con enorme stupore abbiamo appreso che Roma Capitale abbia inserito l’ex Mercato di Torre Spaccata, tra i siti “degradati” di Roma da riqualificare tramite il progetto Reinventing Cities.

Come abbiamo avuto modo di spiegare, l’ex Mercato di Torre Spaccata non è assolutamente in uno stato di degrado e/o di abbandono. Anzi ha di recente subito interventi resisi necessari dalle conseguenze di un attentato incendiario subito dall’associazione e ad oggi all’attenzione della Procura della Repubblica di Roma.

Il sito è quotidianamente occupato dalle numerose attività associative come previsto sin anche dalla concessione sottoscritta dal Comune di Roma.

La struttura dell’Ex Mercato è sede dell’Associazione e ormai punto di riferimento socio culturale per gli abitanti del quartiere.

Per le predette ragioni, ritenendoci legittimati dalla qualifica giuridica che ci consente l’utilizzo del bene e dai grandi sforzi sinora profusi per la riqualificazione dello stesso, Vi invitiamo e diffidiamo a rimuovere, con massima sollecitudine, dal bando in essere denominato Reinventing Cities, il sito dell’Ex Mercato di Torre Spaccata.

Diversamente ci vedremo costretti a tutelare i diritti dell’associazione Calpurnia nelle sedi giudiziarie competenti.

Certi di un Vs. positivo ed urgente riscontro, porgiamo distinti saluti.

F.to Il Presidente
Marco Marinelli

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Calpurnia Work in Progress

Il giorno 23 maggio 2020 abbiamo inviato come nostro costume fare, alle Istituzioni competenti, il progetto di cosa abbiamo realizzato e di ciò che vogliamo realizzare. E quindi mettiamo la copia della lettera.

Cortese Attenzione Presidente VI MUNICIPIO LE TORRI
Dott Roberto Romanella

In qualità di “aventi diritto”, in virtù del contratto registrato, e delle comunicazioni al Dipartimento competente:

Inviamo alla sua attenzione il nostro progetto per dare ancora forma e continuità a quanto svolto fino ad oggi per la divulgazione della cultura in tutte le sue forme, mandato originario e statutario della nostra associazione. Svolgere lavoro sociale mirato a soggetti ben disposti ad accogliere le istanze aggregative e al contempo cercare si mettere nel paniere anche fette di individui meno sensibili ai richiami della cultura e dell’aggregazione, è l’altra sfida che ci proponiamo e proponiamo a nostra volta. L’esperienza sul territorio maturata in questo periodo lungo quasi un lustro in cui abbiamo raccolto intorno e soprattutto all’interno della struttura dell’Ex mercato di Torre Spaccata realtà associative, privati cittadini, enti pubblici e privati, semplici curiosi e soprattutto appassionati delle arti, dei mestieri e degli arnesi della cultura, non rimarrà lettera morta. Assai difficoltoso risulta fare un elenco dettagliato dei soggetti sopra citati, ma le azioni che hanno poi portato ad accogliere tra le mura della struttura uomini della cultura e dello spettacolo sono il target che contraddistingue l’operato nostro, volto ad un lavoro di qualità e di sensibilizzazione, operazioni svolte quasi sempre con abnegazione e senso civico.

Le attività sottoelencate sono le entità in essere e in divenire:

  1. Teatro e laboratori di teatro
  2. Canzone d’autore e rilancio di questa pratica, che ha visto la nostra città come una eccellenza
  3. Cosplay
  4. Libri, presentazioni e sostegno della piccola e media editoria
  5. Scambio solidale di beni culturali, come libri e audiovisivi
  6. Archivio permanente dell’immagine cinema
  7. Archivio di beni sonori, mostra permanente del vinile
  8. Fiere del fumetto, del libro, del vinile e delle arti e forme della fotografia e del cinema in pellicola
  9. Sinergia composita tra il mondo dell’artigianato e le nuove generazioni
  10. Mercatini dell’artigianato e dell’usato
  11. Corsi e laboratori di artigianato anche creativo
  12. Serigrafia eco compatibile
  13. Orto sul terreno, nella parte all’aperto dell’Ex Mercato nel tentativo di avvicinare i giovani alla “terra” come risorsa, con l’ausilio di esperti del settore
  14. Mostra permanente di Ginobi, artista del riciclo e della fantasia
  15. Parte dei locali dedicati a una palestra popolare
  16. Scuola di musica a sostegno del territorio per tutte le fasce d’età
  17. Collaborazione con università, biblioteche e scuole del territorio

Punto 1
Teatro e laboratori di teatro
Fino a qualche anno fa il teatro nella nostra città era solo per pochi, frase che sembra scontata ma purtroppo vera. Solo l’avvento delle amministrazioni che hanno caratterizzato l’ultimo periodo degli anni ’70 l’agorà periferica diviene una realtà. Complice poi il periodo buio di quegli anni per una nazione e una città spaventata da lotte per la sopravvivenza quotidiana e accadimenti storici che tutti noi ricordiamo, l’avvento delle estati romane e la moltitudine di eventi al proprio interno, risollevarono il morale e le sorti di una città ferita. Il teatro come azione terapeutica, il teatro come condotta per il risveglio della coscienza, il teatro come linguaggio diretto fuori dal web e anche dentro al web, il teatro come “io vedo”. Questi elementi non possono mancare in una struttura come l’Ex Mercato. Difatti non si contano in questo lustro proprio le performance di questo tipo di spettacolo, nomi illustri e personaggi meno noti si sono succeduti sul piccolo palco della struttura.
Teatro civile, di costume, teatro canzone, voci dal profondo e sperimentazione sono stati e saranno il motore di questa nobile arte. Non possono poi mancare corsi e laboratori che hanno lo scopo di avvicinare soprattutto i diffidenti e gli scettici a questa bellissima realtà. Il laboratorio è aperto a tutti coloro che vogliano sperimentare la pratica teatrale e costituisce un primo approccio alla recitazione. Le tecniche di base utilizzate mirano, attraverso il gioco e il divertimento, a sviluppare la creatività e la capacità d’espressione, migliorare l’utilizzo della voce, porre le basi per affrontare il palcoscenico.

Punto 2
Canzone d’autore e rilancio di questa pratica, che ha visto la nostra città come una eccellenza
Una mano bianca e una nera chiuse in una stretta serrata e indissolubile. Questo era il simbolo, oggi diremmo logo, del Folkstudio. Agli inizi degli anni ‘60 un nero e un bianco portarono in cantina quello che a Roma era prassi fare nelle piazze nei raduni estivi. Prima di loro streghe e donne fatali si contendevano il primato in una città col sole da marzo a novembre. Poi sul folk studio c’è una leggenda, una leggenda che racconta di un menestrello proveniente dall’America con il viso pallido, riccioluto e magro come un chiodo che si posò sul trono di Trastevere…Bob Dylan e da li il mito.
Da allora decine sono stati gli artisti che hanno calcato il palco del mitico Folkstudio di Roma, noti meno noti, conosciuti e ricordati come i quattro ragazzi della canzone di Venditti: lo stesso Antonello, il compianto Giorgio Lo Cascio, Francesco de Gregori e Ernesto Bassignano, e altri che fatta una breve apparizione sono caduti nel dimenticatoio. Poi quelli che anche dopo la loro scomparsa continuano a vivere con le loro canzoni, cantautori come Stefano Rosso e Rino Gaetano, solo per citarne due dei più famosi, sono sempre presenti nelle nostre discografie e soprattutto nei ricordi di molti. Nel settembre 2018 all’Ex Mercato di Torrespaccata c’è stata una due giorni dedicata alla musica d’autore ispirata alla figura di Luciano Bianciardi, mentore e “suggeritore” di cantautori come Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, una due giorni piena di stimoli e riflessioni su quel fenomeno che ha visto pian piano salire alle vette del successo i “Cantautori” termine questo portato al soglio della cultura le “canzonette” da uno dei padri della nostra musica moderna, Nanni Ricordi, coraggioso e visionario manager. Vocabolo poi trasportato in alto da un altro romano doc Vincenzo Micocci. Si proprio quel Vincenzo che Alberto Fortis voleva ammazzare in una delle sue prime canzoni, insieme a una invettiva crudele contro i romani, di cui Fortis si pentirà, ma che i romani di una certa generazione non hanno ancora dimenticato, le stesse invettive come “Roma ladrona” che fino a qualche anno fa erano di moda e che oggi qualcuno, lo stesso che le ha usate per scalare vette politiche, dice di non aver mai pronunciato, si la memoria certe volte inganna… La canzone romana comunque va avanti, l’esperienza della musica creata nonché compiuta per diletto e magari proposta ad un piccolo pubblico, non nasce però al Folkstudio negli anni 60/70 è più antica. La canzone popolare e gli stornelli del Sor Capanna, al secolo Pietro Capanni ne sono un solido esempio. Poco più tardi la figura di Romolo Balzani che potremmo definire il “Proto Cantautore”, poiché scriveva, suonava, cantava e addirittura produceva i propri dischi e la figura di Ettore Petrolini, trasformista e attore elevano la canzone romana al rango di quella napoletana, tradizionalmente più blasonata, poiché supportata da un impianto compositivo di tutto rispetto. Il nostro intento è di proseguire su questa strada.

Punto 3
Cosplay

Da dove nasce il Fantasy? E una delle sue derivazioni, il Cosplay? Perché l’elemento magico desta da sempre l’interesse dell’uomo? Perché si è guadagnato da tempo il proprio posto all’interno di ogni forma d’arte: letteratura, cinema, arti figurative e non solo? Il bisogno di eroi pervade l’umanità da sempre, le raffigurazione di dei e miti è una pratica ancora in vita ed è fortemente presente soprattutto nei periodi di crisi. Di uomini in maschera e calzamaglia ne è piena la nostra storia reale e soprattutto irreale. Il mitico Robin Hood, che non si cela dietro una maschera, il grande Zorro che spaventa ladri e malfattori di ogni speme, fino a Superman simbolo di salvazione per una America impaurita e soprattutto depauperata di sicurezze materiali e morali, sono i riflessi storici del desiderio di giustizia e di protezione. Questi e tanti altri elementi sono stai al centro di “Calpurnia in Fantasy”, prima edizione di un festival interamente dedicato al genere Fantasy e al Cosplay in ogni sua forma. L’Ex Mercato di Torre Spaccata si è vestito per quella occasione di fate e unicorni, di draghi e cavalieri, di uomini in calzamaglia e guerrieri, per celebrare un genere che, a Roma, non ha ancora trovato occasione e luogo per mostrarsi sottoforma di evento interamente dedicato.Tutti infatti ricorderanno “Il Festival dell’Unicorno” a Vinci che per la sua Winter Edition si sposta a Firenze, ma Roma non è associata a nessun evento di questo tipo, motivo che ci ha reso e rende particolarmente orgogliosi. Come tutte le iniziative che vengono organizzate e realizzate presso l’Ex Mercato, anche “Calpurnia in Fantasy” non si è limitata alla mera esposizione di articoli di vario genere, ma si è posta l’obiettivo di andare oltre un argomento attraente dal punto di vista estetico, aspetto che comunque non viene in nessun modo trascurato, cercando di assegnare sempre e comunque alla parola “CULTURA” il centro di ogni attività in programma.

Punti 4/5/6/7/8
Libri, presentazioni e sostegno della piccola e media editoria
Scambio solidale di beni culturali, come libri e audiovisivi Archivio permanente dell’immagine cinema Archivio di beni sonori, mostra permanente del vinile Fiere del fumetto, del libro, del vinile e delle arti e forme della fotografia e del cinema in pellicola L’amalgama tra parola scritta, cinema e musica non è poi sempre così scontata. A volte questi settori dell’arte sono per scelta dei fruitori e spesso purtroppo degli specialisti del campo mondi lontanissimi. L’idea di mettere a disposizione una spazio o più spazi all’interno dello stesso plesso a mostre o meglio a esposizioni permanenti di dischi in vinile, immagini fotografiche, libri e volumi di generi diversi, dal romanzo alla saggistica al fumetto, è uno dei fulcri di questo progetto. A disposizione degli astanti saranno a disposizione proprio questi beni, che potranno essere consultati, visti e ascoltati da che ne farà richiesta. Al contempo periodicamente verranno allestiti dibattiti, presentazioni di libri, forum sulla musica in vinile e digitale, per tracciare un confine tra le due realtà. Le giovani generazioni a volte sono all’oscuro di quella che è la storia del suono e della musica prodotta su supporti differenti da telefonini e affini. Una cospicua collezione di dischi in vinile, di tutti i formati e specie, dal 16 giri al 78, dal vinile a quello di gommalacca, fino al disco commerciale in cartone e gli introvabili flex disc, prodotto tipico di promozione discografica a bassissimo costo. Il tutto fruibile con un impianto di riproduzione disponibile sul posto. Il cinema e la fotografia artistica, arte legata alla settima arte per naturale convenzione, è già oggetto di mostra e fruibile già all’interno della struttura. L’idea è quella di rendere tutto ciò organico e accessibile da chi ne faccia richiesta. Al contempo si prenderà in considerazione qualsiasi richiesta di spazio per forum sul tema, cinema e immagini. La vicinanza fisica all’università di Roma2 e la facoltà di Lettere e Filosofia fucina di ricercatori e semplici studenti universitari, guidati da docenti d’eccellenza, specializzati in musicologia, storia del cinema e scienze della comunicazione è il valore aggiunto al VI municipio. L’intenzione è quella di far interagire la struttura dell’Ex Mercato con la facoltà, mettendo a disposizione proprio l’archivio sia fotografico, storico, saggistico dell’Ex Mercato. Già in quest’ultimo periodo alcuni docenti hanno partecipato ad eventi e forum, manifestando il proprio interesse a questa condivisione. 
A compendio di tutto questo la riproposizione di giornate a tema sulla pellicola. Il Pellicola Day per l’Ex Mercato è ormai una consuetudine, maestri del cinema e della musica da film come Enzo Castellari, Claudio Simoinetti, Marco Werba hanno partecipato a questo ed altri eventi come il Blood Fest, festival del fantastico e dell’horror.

Punti 9/10/11/12
Sinergia composita tra il mondo dell’artigianato e le nuove generazioni
Mercatini dell’artigianato e dell’usato
Corsi e laboratori di artigianato anche creativo
Serigrafia eco compatibile

La storia della nostra città e della nostra nazione è suffragata da una fortissima presenza dell’artigianato. I nostri mastri e maestri nei secoli hanno creato opere d’arte e d’ingegneria che hanno cambiato il mondo e migliorato la vita a milioni di persone. Dalle arti delle costruzioni a quella della manifattura, fino ad arrivare alle invenzioni nate dal genio italico e poi trasformate in bene comune, l’artigianato sta pian piano scomparendo, per lasciare il posto a una forzata industrializzazione. La vecchia e confortante figura del falegname che crea mobili, oggetti e giocattoli da una materia grezza non ha più spazio neanche tra i ricordi. Vengono alla mente i falegnami più famosi, Giuseppe e Geppetto, che anche se distanti tra loro per origine e parvenza, rappresentano comunque un mondo che non c’è più. Le giovani leve se interrogate su questi personaggi difficilmente trovano un nesso tra di loro. Proprio il loro destino di padri putativi di due personaggi che hanno cambiato il corso della storia come il figlio di Giuseppe e l’altro meno influente, si ma tanto importante da essere oggetto di attenzione anche in culture lontane dalla nostra, come dimostra l’affetto per Pinocchio dimostrato dal cinema d’animazione mondiale è la testimonianza dell’importanza che la figura dell’artigiano ha nella nostra storia. 
L’industrializzazione selvaggia, la robotica ha eroso posti di lavoro ed energie specificatamente nel mondo giovanile. La facile e ingenua corsa ai beni anche superflui ha generato schiere di operatori seriali di flussi di bite, disconoscendo la radice computistica stessa di telefonini e tablet. A monte di un computer c’è comunque sempre un abaco. 
Con questa voce vogliamo poter mettere in campo una progettualità che definisca un avvicinamento delle generazioni degli ultimi vent’anni a quell’oggetto a loro sconosciuto che è l’artigianato. N che modo, nel modo più semplice, quello di collegare l’inventiva agli oggetti e alla materia grezza, così da stimolare non solo una intelligenza artificiale, per citare uno dei nodi focali della discussione sul futuro del genere umano, ma un’intelligenza materiale. 
Per rendere tutto ciò veramente attuabile e appetibile si auspicano forme di scambio e compravendita sostenibile con mercatini e piccole fiere, dove non solo l’artigianato ma anche il riciclo e il recupero di materiali destinati a uno smaltimento non gestibile né controllabile possa diventare un punto di forza del progetto e della struttura. Non ultima la lavorazione di tessuti in serigrafia eco sostenibile, eseguita da una macchina completamente costruita e concepita per funzionare senza energia elettrica, attrezzatura già presente e funzionante all’interno dell’Ex Mercato.

Gli altri punti del progetto non sono meno importanti ma sono già parte attiva della struttura, come lo sono le iniziative a seguito riportate.
Incontri corali e rassegne di Musica Popolare, Jazz, Rock, residenza artistica per rassegne teatrali anche in collaborazione con strutture come il Teatro Di Tor Bella Monaca e l’associazione Nogu Teatro, spettacoli di burattini e teatro estemporaneo, scuola di musica e laboratori, piccola sala prove, accesso ai gruppi emergenti per piccole performance e concerti 
Rassegne di corti cinematografici, festival del cinema giovanile, realizzazione di riprese video per la produzione di filmati e video clip all’interno della struttura
Sostegno al mondo del volontariato e della Protezione Civile, spazi per disabili e supporto a famiglie con portatori di handicap
Una biblioteca di circa 500 volumi, concepita per lo scambio culturale
Tutto con il sostegno logistico di un teatro con 60 posti a sedere, un palco di 5 metri per 6, un impianto fonico completo, un apparato di videoproiezione, supporti informatici e linea WiFi a disposizione degli astanti

Particolare interesse suscita in noi per la realizzazione di un orto cittadino una palestra popolare

Orto, per il quale inizialmente vorremmo usare un terreno non molto grande, sito all’interno dell’area scoperta dell’Ex Mercato per far conoscere soprattutto ai “giovani cittadini” un oggetto come tanti a loro celato dalla modernità, con l’ausilio e la collaborazione di esperti del settore, non presi dal mondo virtuale, ma contatati sul territorio. Pensionati e soggetti ormai lontani dall’attività lavorativa, ben felici di dare supporto a quelli che potrebbero essere i loro nipoti e che sicuramente sono la normale successione generazionale.

Infine c’è una parte dei locali, che dopo l’attentato subito non è stata più ristrutturata e vorremmo realizzare una palestra sociale per giovani e anziani. Palestra che serve al territorio e alle famiglie, specialmente ora che la crisi economica sta lacerando i tessuti dia sociali che morali della nostra nazione.

Collaboriamo poi, ormai da tempo con un’Associazione che si occupa del controllo ambientale, la quale svolge da tempo la sua opera nei quattro parchi di Torre Spaccata opera che li vede a supporto delle associazioni animaliste con il soccorso di animali feriti e in difficoltà.

Quello che stiamo portando alla vostra attenzione è che è possibile sganciare per l’80% la cultura dalla parte economica, che come è risultato negli ultimi 30 anni della nostra storia, ha determinato le scelte culturali ed artistiche della nostra società così da influenzare la stessa.

In questi dieci anni siamo riusciti a far rinascere un bene pubblico lasciato oramai alle siringhe, allo sfacelo e all’indifferenza di tutti.Nel momento stesso che ha ripreso vita, non per garantire soldi a qualcuno, ma semplicemente per diffondere la cultura, ed è riuscito a ritrovare la sua natura pubblica gli indifferenti di prima vorrebbero diventare i “padroni” di domani e togliergli la sua natura di pubblico per renderlo economicamente vantaggioso.

Il nostro progetto in qualità di “aventi diritto” è quello di adattare la struttura senza stravolgerla alle esigenze del momento.

I duecentocinquanta metri che negli ultimi tre anni sono rimasti inutilizzati a causa di un vile attentato, siamo pronti per rendergli giustizia attraverso un progetto che coinvolge tante associazioni di base ma soprattutto, lo spazio diventerebbe multiuso: dal lunedì al venerdì la parte centrale a disposizione di una sorta di palestra sociale, ragazzi con disabilità, anziani e chiunque voglia usarla con poca spesa se non la tessera sociale. Il sabato e la domenica si userebbe per fiere indirizzate alla rivalutazione dell’artigianato , del vintage, un piccolo mercato delle pulci, valorizzando il mercato alimentare della nostra regione. La nostra caratteristica è che chiunque entri anche solo per la fiera, o per la palestra, trovi dei punti di rifermento culturali molto forti, che non possono passare inosservati anche all’occhio più disattento, dalla scultura di Ginobi, dalla mostra fotografica dei quartieri difficili del mondo, al Pinocchio parlante, alle locandine dei films più importanti ,alla storia del vinile, la libreria del recupero, e così via.

Vi inviamo tutto questo per chiedervi un incontro in cui vi porteremo il progetto di fattibilità a livello economico con un basso budget e addirittura autofinanziato a lunga scadenza. Inoltre i nostri collaboratori hanno previsto, sperando che non serva mai, la possibilità in pochissimo tempo e con un costo minimo, usare quello spazio di 250mq, come un ambulatorio di quartiere per la gestione del primo soccorso.

Come nostra consuetudine con questa nostra Vogliamo portare alla sua attenzione ed informarla di ciò che realizzeremo nel prossimo futuro, senza entrare in merito sia dei pregiudizi che delle iniziative prese nei nostri confronti, ci sarà tempo e modo, nei luoghi deputati, per far finire questo chiacchiericcio delegittimante, ma forti della realtà giuridica, per noi oggi è prioritario invece comunicarle che da marzo a maggio per l’emergenza Covid, siamo stati presi dalla distribuzione di alimenti a famiglie che lo Stato non riusciva ad aiutare, perché era impossibile aiutare tutti. Oggi quello che abbiamo riscontrato è che da settembre ci sarà un problema con gli orari degli ingressi scolastici ed il lavoro delle famiglie, al di là dei pregiudizi noi diamo la nostra disponibilità per aiutare chi ha bisogno, avendo realizzato un piano Covid molto dettagliato, avendo rispettato tutti i protocolli , ed avendo spazio sia coperto che scoperto, oltretutto le competenze artistiche, teatrali, musicali, in materia di libri e cinema, nonché le dotazioni tecniche, per intrattenere i ragazzi. Però come lei ben sa per essere più incisivi bisognerebbe coinvolgere le scuole e gli assistenti sociali, quindi lo Stato. Come sempre confidiamo nello Stato per migliorare condividendo questa pandemia.

La nostra esperienza quando ci siamo dovuti rivolgere allo Stato, per motivi per lo più legali, è stata sempre all’altezza della situazione.

Vi ringraziamo per l’attenzione sperando che vi abbiamo incuriosito e di conseguenza poter realizzare insieme il progetto anche se da parte nostra, come abbiamo già dimostrato, proseguiremo ugualmente anche se con più difficoltà.

Associazione Culturale Calpurnia
Il Presidente 
Marco Marinelli

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Aspettando Calpurnia in Estate: Nuovo Cinema… Periferia

Da oggi torniamo ad essere operativi anche sui social, la prima notizia che vogliamo condividere con immenso piacere è che i materiali sono arrivati, i lavori sono iniziati per riportare la zona centrale al suo splendore, con un progetto sicuramente molto ambizioso e condiviso con tante realtà del quartiere e non, perché continuiamo a sognare spazi liberi ed indipendenti.

Come sempre condividiamo i nostri pensieri: sottolineando come prima cosa che tutto è cambiato, a seconda di chi parla, però nella realtà quotidiana, non cambia nulla, però oggi quello che notiamo tutti noi è che abbiamo una possibilità in più che ci ha lasciato questo periodo lungo ed amaro: i fatti contano più delle parole, la programmazione è più importante dell’avventurismo per il consenso, per questo poniamo alla vostra ritenzione ciò che abbiamo letto sui social ultimamente.

Oggi su Facebook la prima notizia che è stata evidenziata è un infermiere di Cremona che segnalava che stanno tornando casi gravi di affetti da Covid.
La seconda è che un giornale scrive: Basta con i virologi
È stato fatto tanto clamore per le strisce bianche pedonali, che sono nate affinché i pedoni sapessero dove poter attraversare in sicurezza e le automobili vedendole dovevano porre attenzione ai pedoni stessi. Oggi il pedone più che alle macchine deve stare attento alle buche, perché le strisce bianche sono nuove però le buche c’erano e ci sono.
A ridosso delle elezioni politici che chiedono scusa perché si sono dimenticati di alcuni quartieri: Fantastico! Il nuovo che avanza.

Per essere positivi, perché come sempre abbiamo detto, quando si mettono insieme competenze diverse, persone diverse, sogni diversi e si uniscono in un unico progetto, poi quel progetto decolla. Dobbiamo dire per onestà che i nostri tempi sono un po’ più lunghi di quello che pensavamo perché abbiamo scelto la libertà, la partecipazione e la non collusione con altro.
Da lunedì sul nostro sito, exmercatotorrespaccata.it, troverete il progetto presentato da quasi un mese a tutte le Istituzioni competenti a costo zero per loro.

Tutti noi, e dobbiamo dire che siamo tornati ad essere tanti, non abbiamo dovuto fare manifestazioni d’interesse, perché non dobbiamo ne vendere ne comprare nulla, abbiamo solo la voglia di portare spettacoli di qualunque tipo, che altresì non arriverebbero nelle zone che vengono definite dormitorio.

Per il programma dell’Estate Romana, da metà settembre in poi, stiamo aspettando la graduatoria definitiva e poi lo pubblicheremo. Presto ci sarà una serata di cinema all’aperto prima delle vacanze.
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Aspettando… giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre…

Dalle notizie a noi giunte: responsabili di agenzie assicurative, di bar, trattorie ed in generale molte partite iva, hanno fatto domanda per i 600 euro e li hanno ricevuti. I loro dipendenti che hanno diritto alla CIG ed anche alla Cassa Integrazione in deroga, ancora non arriva! Un nostro conoscente del mondo associativo purtroppo deceduto in casa, ancora non si sa se per Covid o meno, una settimana dopo, la sua casa, che era stata sigillata, è stata occupata e tutti i suoi effetti buttati.

In televisione è stato affermato da qualche genio dei professionisti della politica che possiamo riaprire tutto, tanto i posti in terapia intensiva ci sono!

Solo il 6% dei paganti tasse supera i 50 mila euro l’anno, l’unica categoria che può sfuggire o trovare escamotage sono gli autonomi e gli imprenditori e sono coloro che si stanno lamentando più di tutti.

Un’ultima riflessione la facciamo sulla Nave del Terrore; il Friuli Venezia Giulia ha detto che vuole mandare i positivi delle RSA su una nave.
Questo modo di procedere non ci piace, non ci appartiene e non stiamo in silenzio perché sarebbe collusione.

Come sempre riteniamo che serva un cambiamento culturale anche se in questo momento la cultura sia in soffitta!
Per questo pubblichiamo il lavoro di Teodora Mastrototaro, che abbiamo avuto l’onore di ospitare sul nostro palco, “Felicia frammenti” di Felicia Impastato, per non dimenticare e tenere alta l’attenzione sul presente che programma il ma futuro.
Un uomo solo, lasciato solo, è riuscito nonostante la loro forza e la sua eliminazione fisica a far parlare di Mafia da oltre 30 anni!!!

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Aiutiamo Aiutandoci

La realtà della vita e la sua fragilità temporale ha ripreso la priorità nel nostro quotidiano. 
È troppo tempo che ci siamo sentiti e comportati come se fossimo invincibili, immortali e autosufficienti individualmente.  L’insegnamento più grande è che dobbiamo condividere insieme nel rispetto di tutte le componenti della nostra vita: uomo, animali, natura, mari, cieli è ciò che ancora non conosciamo.
Soprattutto dobbiamo smetterla di modificare a nostro piacimento parti dell’insieme.

Questi sono pensieri ad alta voce, però come nostra consuetudine vorremmo dare il nostro contributo al presente. 

Riportiamo una denuncia dell’USB che riguarda una delle possibili motivazioni del contagio estremo in Lombardia.
Un altro contributo, come sua consuetudine, scritto in maniera chiara e semplice ma di una veridicità estrema di Gino Strada sulla Sanità in Italia.
Un nostro suggerimento consiste nel invitarVi a proteggervi come potete dalla spettacolarizzazione del dolore, perché non è cronaca ma è uso di parti di informazione che servono ad alimentare la rabbia e la violenza fine a se stessa quindi solo dannosa.

Stiamo continuando nel nostro piccolo a contribuire distribuendo cibo e materiale di prima necessita a chi ne ha bisogno in questo momento che amplifica le loro difficoltà, in collaborazione con l’Associazione Sguardo al Futuro e al suo Banco Alimentare.

Se dovessi fare il ministro reintrodurrei la dicitura Ministero della Sanità Pubblica.
Con me non ci sarebbero convenzioni con i privati. Non un euro.
Io sono per una sanità pubblica, di alta qualità e totalmente gratuita.
Per ri-costruirla non servirebbero nemmeno altri investimenti.
Bisognerebbe smettere di rubare.
Almeno trenta miliardi l’anno finiscono in profitto.
Quando una struttura sanitaria che dovrebbe essere ospitale con chi soffre diventa un’azienda in cui si gioca con i rimborsi e il pagamento a prestazione, si mette in atto un crimine sociale.” 
Gino Strada 

Coronavirus, USB: 18 lavoratori positivi al Covid-19 denunciano la Fondazione Don Carlo Gnocchi alla Procura di Milano
Milano, 24/03/2020 15:24 
Con una denuncia depositata telematicamente alle ore 11:37 del 23 marzo 2020 presso la Procura della Repubblica di Milano diciotto lavoratori, quasi tutti positivi al Covid-19 e uno dei quali tuttora ricoverato all’Ospedale Sacco di Milano, hanno chiesto al PM di procedersi per i reati di diffusione colposa dell’epidemia del coronavirus di cui agli artt. 438 e 452 c.p., oltre che di altri reati in materia di sicurezza del lavoro nei confronti del direttore generale, del direttore sanitario e del direttore dei servizi medici socio sanitari dell’Istituto Palazzolo – Fondazione Don Carlo Gnocchi, oltre che del legale rapp.resentante dell’Ampast, la cooperativa di lavoratori socio sanitari che opera all’interno della struttura milanese.
I diciotto lavoratori, aderenti a USB, sono assistiti dall’avv. Romolo Reboa e dagli avv.ti Gabriele Germano e Massimo Reboa, titolare e componenti dello studio legale internazionale Reboa Law Firm molto impegnato nella difesa dei diritti sociali, che attualmente assiste anche molti familiari delle vittime della tragedia di Rigopiano.
Nella loro denuncia i diciotto lavoratori (inizialmente erano ventuno, ma tre si sono ritirati per paura di ritorsioni datoriali), primo firmatario il fisioterapista Andrea Mastragostino, espongono fatti di estrema gravità: si afferma che i responsabili dell’Istituto Palazzolo – Fondazione Don Carlo Gnocchi, non solo hanno tenuto nascosti moltissimi casi di lavoratori contagiati dal Covid-19, benché ne fossero a conoscenza almeno dal 10 marzo, ma hanno anche impedito ai lavoratori l’uso delle mascherine per non spaventare l’utenza, invece di fornir loro idonei D.P.I. (Dispositivi Protezione Individuale).
“Con grande senso civico hanno voluto sottoscrivere la denuncia anche alcuni lavoratori negativi al tampone del Covid-19 pur sapendo di rischiare il posto di lavoro – ha dichiarato l’avv. Romolo Reboa – in quanto ritengono non si possa rimanere inerti allorché, in una struttura ospedaliera, si mette scientemente a rischio la salute dei lavoratori e dei pazienti. Si tratta di una struttura nella quale, per non perdere i contributi regionali e dei degenti solventi, i lavoratori denunciano vicende incredibili in una nazione evoluta, con lavoratori discriminati rispetto ad altri e centinaia di persone presenti all’interno esposte al contagio, mentre ci si pone all’esterno come benefattori, aprendo un probabilmente lucroso padiglione per malati di Covid-19”.
Significativo del dispregio della salute pubblica un passaggio della denuncia, ove si descrive la discriminazione tra i lavoratori, con quelli iscritti nei libri paga dell’Ampast soc. coop. costretti a portare a lavare a casa i propri vestiti infetti (e, quindi, esponendo al contagio centinaia di persone sui mezzi di trasporto), mentre quelli di dipendenti in busta paga e/o degenti presso la Fondazione Don Carlo Gnocchi venivano lavati e sterilizzati in loco: gli avv.ti Romolo e Massimo Reboa e Gabriele Germano nell’atto all’esame del P.M. ricordano a coloro che “hanno concorso in tale discriminazione epidemiologica, che i virus, come la morte, non fanno distinzione tra lavoratori ‘ufficiali’ e lavoratori ‘interposti’…”. 
Unione Sindacale di Base 

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Eravamo quattro amici al bar…

Mese nefasto per la canzone d’autore italiana quello di gennaio, il 1/1/2003 se ne andava il Signor G, per gli amici Giorgio Gaber, il 4/1/2015 ci lasciava Pino Daniele l’uomo in blues, colui che fece proprio della musica afro americana un vessillo da sbandierare nel paese del bel canto. Il giorno 11 gennaio 1999 anche Faber raggiunge i verdi pascoli che tanto amava e il 27 gennaio del 1967 Luigi Tenco il cattivo maestro, il ragazzo indomito e impavido con occhi profondi e neri, il “figlio della portinaia”, come ama chiamarlo De Gregori, vola in qualche lido a noi sconosciuto, per un colpo di pistola. Colpo che forse non si è dato da solo, come molti sanno o pensano, ma “somministrato” per far tacere una voce scomoda; tutto in quel di Sanremo, manifestazione canora per eccellenza, che a volte assume seriamente l’aria di uno spettacolo circense, con tanto di ballerine, clown e soprattutto tigri di cartone. Una delle canzoni più belle di De Andrè s’intitola proprio “Preghiera in Gennaio” che Fabrizio dedicò all’amico Luigi, alcune delle parole che Faber scrisse al ritorno a casa dopo le esequie di quel piccolo eroe, recitano così:

Dio di misericordia
Il tuo bel Paradiso
L’hai fatto soprattutto
Per chi non ha sorriso
Per quelli che han vissuto
Con la coscienza pura
L’inferno esiste solo
Per chi ne ha paura

Versi come questi non hanno tempo, insegnano l’amicizia e soprattutto fanno si che la canzone italiana e quella d’autore in special modo riescano a sopravvivere alle mode, agli attacchi continui alla cultura nonché ai detrattori della nostra tradizione. La storia poi è nota, dopo Tenco a valanga la canzone d’autore entra prepotentemente nella società. Un’Italia in bilico tra la forte industrializzazione però ancora saldamente ancorata ad un mondo rurale e provinciale, accetta suo malgrado questo nuovo linguaggio.  Il primo bip è proprio a Sanremo, il luogo del delitto, che si manifesta questa tendenza. Nel 1968 difatti vince Sergio Endrigo, uno dei ragazzi di Genova, anche se di nascita non lo era, come quasi tutti i cantautori della “Scuola genovese”. Poi arrivano gli LP che fino allora erano solo prodotti difficilmente collocabili sul mercato, a differenza del microsolco a 45 giri che spopolò agli inizi degli anni ‘60. Insieme alle pretese giovanili e le rivendicazioni della nascente società civile, arrivano sul mercato i Concept Album, e le chitarre in chiesa. Oliviero Pigini  il patron della EKO, storica casa di strumenti musicali, diceva: una chitarra in ogni casa d’Italia e quasi è riuscito nel proprio intento. Ma è sempre Fabrizio de Andrè ad aprire la via al Concept Album nel 1968 con il suo LP “Tutti Morimmo a Stento” un esempio che vedrà poi decine di proseliti seguire le orme del maestro. Il 2020 si presenta come un anno di ricorrenze importanti per la musica d’autore, i 50 anni del capolavoro di De Andrè “La Buona Novella”, Concept Album dei migliori di Faber, dove la fede incontra l’uomo, in cui ogni nota e ogni parola di quel disco hanno un ordine ben preciso e nulla è lasciato al caso. È l’anno del “Signor G” album registrato dal vivo da Gaber nel 1970, il signor G appunto, che segna l’inizio dell’esperienza teatrale di Giorgio Gaber e la sua scomparsa dalle scene televisive. La musica d’autore è ospite d’onore spesso all’Ex Mercato di Torre spaccata, negli scorsi anni molti rappresentanti illustri della nostra canzone d’autore e non solo sono stati presentii nella struttura con le loro performance, ne citiamo solo alcuni come Roberto Kunstler (festival di Sanremo), Andrea Tarquini ( Folk Studio), Claudio Simonetti (Goblin) e tanti altri. Per il 2020 come già anticipato sulla scorsa edizione del giornale è in programma un memorial su Giampiero Artegiani, che ci ha lasciato lo scorso anno, musicista e autore di testi indimenticabili come “Perdere L’amore” di Massimo Ranieri e altri grandi successi della musica leggera italiana. 

Per il mese di giugno è in programmazione il concorso “Parole in movimento” dedicato esclusivamente ai cantautori che si esibiranno in acustico. Ideato da Alex De Vito, patron de “I colori dell’Anima contest” il concorso apre nuove prospettive a chi ama l’arte in genere e la musica in special modo. Alex De Vito dice, “Se ami la musica, pensi di essere bravo e di avere talento, questo concorso fa al caso tuo. Da noi possono partecipare davvero tutti, visto che abbiamo suddiviso i partecipanti in tre categorie, Junior, teenagers e senior. Una opportunità davvero grande per chi ha voglia di mettersi in mostra”. Sulla pagina Facebook “I colori dell’Anima contest” si trovano tutti i riferimenti per la partecipazione al concorso.

Non solo musica, rassegne cinematografiche e teatrali, contest sul Fantasy e sul Cosplay, collaborazioni con istituzioni come la facoltà di lettere e filosofia di Uniroma2, partecipazione attiva con associazioni e realtà del territorio, sinergie con organismi come il CNA, fiere e incontri sull’editoria sono nel programma dell’Ex Mercato di Torrespaccata che vede allargare l’orizzonte culturale e partecipativo per raggiungere un target fatto di condivisione di esperienze per dare linfa ad un territorio troppo svuotato di positività. Al contempo proseguono e si allargano le attività di Scuola Popolare di Musica, i Corsi Base di Teatro, di Yoga e di Parkour.