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Festa di inANGURIAzione

Officina della Sperimentazione 

Festa di inANGURIAzione  

proiezione del docufilm “Non era un sogno”
a cura di Andrea Gioacchini e
incontro con Silvana Strocchi 

Sabato 7 settembre 2024, ore 19:00 
Evento di apertura 

Dopo la pausa estiva… Non prendete impegni per sabato 7 settembre dalle ore 19.00! 

Oppure prendeteli – come volete – ma sappiate che vi perderete l’imperdibile evento di apertura: l’evento di inAngurazione, con proiezione del docufilm “Non era un sogno” a cura di Andrea Gioacchini e incontro con Silvana Strocchi

COSA SI APRE?
Si aprono le porte e i cancelli dell’Ex Mercato 
Si apre la nuova stagione di attività 
Si apre la seconda edizione della rassegna (non-rassegna) Officina della Sperimentazione 
Si aprono le birre e si brinda tuttə insieme! 

COSA SI INAUGURA? (o si inAnguria) 
Beh più o meno le stesse cose!

Vi aspettiamo per festeggiare insieme questo nuovo lunghissimo anno di persecuzioni e spam che vi attende, con una serata di brindisi, pittura, musica, chiacchiere e incontri preziosi… 

Abbiamo infatti il piacere di ospitare Silvana Strocchi, in trasferta a Roma solo per noi! 

Silvana Strocchi (1939), attrice e regista, è da quest’anno assegnataria del vitalizio Bacchelli (riconosciuto aə cittadinə che si sono distintə in campo culturale, sociale, scientifico o sportivo)! 
➡️ https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/silvana-strocchi 

Alla proiezione del docufilm “Non era un sogno” a cura di Andrea Gioacchini dedicato alla sua vita e carriera artistica, seguirà incontro e dialogo con Silvana Strocchi, sul teatro che è stato, che è e che sarà. 

Ci sembra il modo giusto di aprire le danze (e pure le porte, le stagioni, le birre e tutte le cose che si possono aprire) per una seconda stagione non stagione teatrale tra le mura dell’Ex Mercato! 

Sui nostri canali social potete trovare tutti gli appuntamenti dell’Officina della Sperimentazione, ma come potete immaginare non mancheranno newsletter, video, messaggi e tutto ciò che sia possibile inviarvi! 

Se beve ma venite già mangiati! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2024 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (3€) 
Info e prenotazioni: organizzazione@asscalpurnia.it 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 

Ce l’hai la Tessera dell’Ex Mercato Torrespaccata? Puoi richiederla per partecipare a tutte le attività e gli eventi che si svolgono durante l’anno! Cosa stai aspettando? RICHIEDI LA TESSERA » 

Progetto realizzato con il gratuito patrocinio del Municipio Roma VII 

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Eventi Officina della Sperimentazione

Nel mezzo c’è tutto il resto

Officina della Sperimentazione 

Nel mezzo c’è tutto il resto  

di e con Aurora Scarici e Marta de Medici 

Sabato 25 novembre 2023, ore 21:00 
Marta De Medici e Aurora Scarici si incontrano nel 2020 nella Emma Re Music Academy, in cui approfondiscono la loro passione per la Musica e di cui ormai detengono praticamente delle quote azionarie, considerati le ore, i pianti e i vodka lemon consumati tra quelle mura. 
 
Marta si diploma in Recitazione del 2018 e da quel dì si cimenta in spettacoli e manifestazioni teatrali sul territorio nazionale, Aurora suona il pianoforte da quando ha raggiunto la coordinazione occhio-mano e ha all’attivo numerose partecipazioni a musical e competizioni come musicista, cantante e ballerina. 
 
Il loro incontro genera un’onda d’urto inarrestabile e incomprensibile dall’esterno, che solo due persone così tremendamente diverse ma essenzialmente simili possono evocare. In questi tre anni le vite di entrambe sono state rapite dalla musica: Marta è tornata al suo primo amore, il canto, fondendolo al suo percorso di Attrice, mentre Aurora ha approfondito il suo talento cantautoriale scrivendo numerosi brani per piano e voce e perfezionandosi come Musicista.
 
Molto tempo è stato speso nella creazione del loro personale universo di parole e di gesti, e quando questi son diventati tanti, li hanno messi giù sui tasti e sui fogli. Il loro primo spettacolo, “Di noi e di tanti altri“, evento unico e irripetibile, ha debuttato nel 2022. “Nel mezzo c’è tutto il resto“, è la sua naturale conseguenza. Due 27semi28enni, sulla soglia delle decisioni che fanno davvero paura, e quelle già prese loro malgrado, che raccontano una vita immaginaria ma altamente riconoscibile, attraverso musica e parole. 
* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 20:00, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (7€) 
Per info e prenotazioni: organizzazione@macedoniateatro.it 
La prenotazione è consigliata… consigliatissima! 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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Eventi Officina della Sperimentazione

Bianco

Officina della Sperimentazione 

Bianco 

Regia di Claudia Frisone 

Con Laura Guerri, Germana Natale e Lucia Piscitello 
Venerdì 10 novembre 2023, ore 20:45 
Bianco” è uno spettacolo divertente e feroce, che racconta una società di finzione, riflette sulle relazioni, mostra la fragilità dell’amicizia e degli affetti, anche quelli apparentemente più solidi. 
 
Tre amiche, un quadro bianco, il perdersi e il ritrovarsi, l’arte come metafora della soggettività e quindi dell’impossibilità di comunicare. Un vortice di parole ed emozioni, maschere e nevrosi, che mostra con ironia tagliente la difficoltà di accettare le differenze e confrontarsi con l’altro da sé. 
* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 20:00, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (7€) 
Per info e prenotazioni: organizzazione@macedoniateatro.it 
La prenotazione è consigliata… consigliatissima! 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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Eventi Officina della Sperimentazione

Il Figlio di Erebo

Officina della Sperimentazione 

Il Figlio di Erebo 
Un monologo al buio 

Scritto e interpretato da Rosario Bova 

Diretto da Luca Guido 
Venerdì 03 novembre 2023, ore 20:30  
Un giovane scrittore in erba esplora la profondità della sua mente attraverso la scrittura. 
 
Nella sua stanza, si confronta con diverse sfaccettature della sua personalità: quella oscura e poetica, e quella impulsiva e irata.
 
Mentre cerca di capire se stesso, attraverso poesie e riflessioni, il ragazzo affronta temi come l’amore, la paura e la crescita personale. Il punto culminante arriva quando deve affrontare la paura di perdere la sua capacità di esprimersi attraverso le parole. 
* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 19:30, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (3€) 
Per info e prenotazioni: organizzazione@macedoniateatro.it 
La prenotazione è consigliata… consigliatissima! 
 
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Ri|Creazioni – Studio per un tragico futuro

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Ri|Creazioni  
Studio per un tragico futuro 

Uno studio Addari/D’Antonio 

Testo originale, regia e interpretazione di Clara Addari e Edoardo D’Antonio 

Vincitore del bando BE/Sabotage BE/Revolution 2022 e
del Festival dell’Arte Spaccata 2023

Domenica 22 ottobre 2023, ore 18:00 
Futuro non è semplicemente quello che accadrà domani o dopodomani, ma è un concetto che si carica ogni volta di aspettative e di significati differenti. Prima non era altro che la dimensione temporale di una promessa messianica, il luogo in cui si sarebbe realizzata la nostra ideologia; era lui il detentore del nostro successo. Mentre oggi, cos’è il futuro? Come fronteggiare questo cambiamento, questa “s-promessa” nel futuro, che ci porta a ricercare una gioia momentanea, o ad accontentarci di evitare l’infelicità, invece che cercare la felicità? 
 
Se da una parte abbiamo abbandonato qualsiasi aspettativa nel nostro futuro, dall’altra siamo schiacciati dal desiderio di performare ora, subito, oggi. Una performance senza progettazione, che non vuole nulla nel futuro, vuole sé stessa. Se il futuro è diventato buio, noi vogliamo comunque essere i più abili a camminarci in questo buio. Vogliamo brillare nonostante esso. Scambiavamo il nostro tempo (valuta principale) per una scalata verso il successo che davamo per scontata o che sentivamo nostra di diritto. Invece, non siamo mai in tempo. Ma ora, a noi, non ce ne importa più di questo. Da qui nasce Ri|Creazioni – studio per un tragico avvenire.
 
Arrivato al 1996, il mondo si è stufato e le sue nuove creazioni nascono per semplice inerzia. Però nascono relazionandosi con il passato, il suo lascito e come ci viene insegnato e educato a noi, nel presente, a guardare il futuro. Le epoche dei nostri genitori e dei nostri nonni le immaginiamo con un alone di meraviglia e mistero, di angoscia e terrore, intravedendo, in questa nebbia ignota e irraggiungibile, sguardi di personalità forti e pronte a tutto. Ma cosa ci è stato offerto a noi? 
 
Ri|Creazioni ci presenta un corpo senza voce e una voce che cerca di imprimersi su tutti i corpi. Prima del tempo, prima del primo secondo che dà inizio alla vita, ci troviamo qui, dove il nostro corpo viene compresso e plasmato. In questo qui in cui ancora non siamo, in cui il corpo ancora non è persona. È il tempo storico che ci precede, che come un padre, ci crea e come argilla, bagnandoci, ci dà forma. 
* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 17:00, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (7€) 
Per info e prenotazioni: organizzazione@macedoniateatro.it 
La prenotazione è consigliata consigliatissima, ma così consigliata che è quasi obbligatoria – Quasi! Però è davvero consigliata.
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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La Nomina – Se nasci Cavatappi non morirai Cucchiaio

Officina della Sperimentazione 

La Nomina 
Se nasci Cavattappi non morirai Cucchiaio 

Di Ilaria Giorgi e Claudia Guidi 

Con Daniela Bitti, Pascale Demarcq, Giovanna Guastini, Barbara Loppi
Andrea Pascale
, Federico Pecorelli, Pietro Petti 

Domenica 08 ottobre 2023, ore 19:30 
In un bar in cui tutti si conoscono, o credono di conoscersi troppo bene, ci si incontra e scontra a colpi di bicchieri, piatti, posate, cavatappi, crêpes e panna spray, cercando di fare i conti con la propria nomina. 
 
Nato come restituzione del laboratorio teatrale “La Busca 2023” – promosso dalla Compagnia Teatro Popolare Peppino Liuzzi di Caprarola (VT) e condotto da Ilaria Giorgi e Claudia Guidi di Rueda Teatro – lo spettacolo “La Nomina” indaga il tema dell’etichetta sociale che spesso ci viene data, o che ci diamo da soli, per vivere sereni, per essere riconoscibili e riconosciuti. Ma cosa succede se si tenta di uscire da questa zona di comfort? Di sovvertire la propria nomina? Il mondo attorno a noi è pronto ad accogliere i nostri cambiamenti? 
 
Un gruppo di attori amatoriali alla prima esperienza teatrale ha tentato di rispondere a queste domande mettendosi in gioco con audacia, portando in scena le proprie trappole e le proprie libertà. 
* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 18:30, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (5€) 
Per info e prenotazioni:
organizzazione@macedoniateatro.it 
 
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La spedizione perduta – Lettere dal Polo

Officina della Sperimentazione 

La spedizione perduta 
Lettere dal Polo  

studio di spettacolo 

Alessia Giovanna Matrisciano
 drammaturga, interprete

musiche di Marco Olivieri 
videointerventi a cura di Luca Travaglini 

Sabato 07 ottobre 2023, ore 20:45 

SINOSSI 

Nel 1845 due navi inglesi, la Erebus e la Terror, partono alla ricerca del mitico Passaggio a Nord Ovest con un equipaggio di 129 persone.  Nessuna di queste farà ritorno a casa. 

Nel corso del tempo diverse spedizioni di soccorso hanno potuto ricostruire, come in un giallo, la sorte dei marinai perduti, anche se sono tante ancora oggi le zone d’ombra intorno a questa vicenda. Di certo si sa che le navi rimasero incagliate nel ghiaccio per due anni e che gli uomini cercarono la salvezza con una lunga marcia verso terra senza mai arrivare a destinazione.

Qual è il motivo per cui oggi vogliamo raccontare la storia di queste vite spezzate misteriosamente? Il Passaggio a Nord Ovest, in passato praticamente impossibile da percorrere per via del gelo che regna nelle regioni artiche, oggi per la prima volta nella storia moderna è aperto al passaggio delle navi commerciali a causa del riscaldamento globale. 

Nel 2014 e poi nel 2016 i relitti della Erebus e della Terror sono stati scoperti sul fondo di un mare ormai libero dai ghiacci. La sorte dei marinai scomparsi è un mezzo per riflettere sul rapporto dell’uomo con la natura polare, oggi sempre più urgente. 

NOTE DI REGIA 

La spedizione perduta” affronta diverse tematiche, scavando nella vita degli apparentemente austeri ed eroici marinai vittoriani che si trovano in una natura totalmente estranea, quasi come degli astronauti dimenticati sulla Luna. Le tematiche ricorrenti sono la critica al capitalismo, del quale si evidenziano le contraddizioni più rilevanti; la ricerca di una figura paterna, spesso lontana e sfuggente; il rapporto con la natura e la sua crudezza; il mistero della morte; la voglia di vivere, di dare un senso all’esistenza. 
 
L’intento su cui si basa questo studio è portare un genere di solito considerato antiteatrale, ossia il documentario, su un palco e con una veste multidisciplinare. Poesia, musica e video si fonderanno per raccontare una tragica storia vera avvenuta più di 150 anni fa, cercando di guidare gli spettatori non solo alla conoscenza dei fatti, ma alla ricerca dei più intimi pensieri di uomini nel passato, così lontani e allo stesso tempo così vicini a noi. 
 
Alessia Giovanna Matrisciano 
* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 20:00, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (7€) 
Per info e prenotazioni:
organizzazione@macedoniateatro.it 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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I monologhi della vagina

Officina della Sperimentazione 

I MONOLOGHI DELLA VAGINA   

di Eve Ensler 

A cura e con: Adriana Eloise Cuzzocrea 
e con Roberto Piazzolla: musiche originali eseguite dal vivo

Venerdì 15 settembre 2023, ore 20:45 

NOTE  

La pièce si concentra sulla tematica femminile, in particolar modo sulla necessità di prendere coscienza del proprio corpo e di far progredire i propri diritti. Per la protagonista, i concetti di non detto, di non-comunicato, di segreto, stanno alla base di ogni violenza. Sono ciò che la nutre e la  permette. Il silenzio rende possibile la violenza. Con toni leggeri e a tratti comici, cavalcando di  volta in volta il tono evocativo, il registro sferzante della denuncia, la misura appassionata della scoperta, riuscirà a coinvolgere pienamente il pubblico con un misto di sobrietà e grande ironia.  L’estratto che vedremo, curato ed interpretato da Adriana Cuzzocrea e con musiche originali di Roberto Piazzolla eseguite dal vivo, ripercorre alcuni aneddoti reali della vita dell’autrice e li fonde con alcuni brani che Ensler stessa raccolse durante le sue interviste alle donne. Si è operata una riduzione del testo originale (“I Monologhi della Vagina”) di cui nulla, neanche il linguaggio, è stato alterato o romanzato. 

I Monologhi della Vagina è una pièce teatrale che ha una struttura dinamica, sprovvista della quarta parete, in diretta  interazione con il pubblico, al quale viene chiesto di partecipare attivamente per essere così parte attiva e non passiva, di  un cambiamento. Eve chiede la collaborazione del pubblico in sala. Fa delle domande; invita a rompere il muro di  vergogna. Gioca con le parole che le vagine potrebbero dire se soltanto possedessero una voce. La protagonista gioca,  insieme al pubblico, con temi e messaggi potenti ed attuali, con la precisa volontà di cambiare qualcosa. Quanto meno, la consapevolezza di ciò che siamo. E lo fa piena di grinta. Affronta la rabbia e l’urgenza “Eve”, ma con la forza della  risata. È arrabbiata per le disparità, per le violenze e le costrizioni subite dalle donne. Vuole una reazione. Da parte di tutti. 

* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 20:00, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (7€) 
Per info e prenotazioni:
organizzazione@macedoniateatro.it 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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Eventi Officina della Sperimentazione

Ostinato Essere

Officina della Sperimentazione 

OSTINATO ESSERE  

un progetto di 

SPARTENZA TEATRO 

con Sofia Abbati 
regia Andrea Milano 
movimento scenico Luca Piomponi 
collaborazione artistica Giulia Cauti 

Vincitore del Festival dell’Arte Spaccata 2023
Giovedì 14 settembre 2023, ore 20:45 

SINOSSI 

Un asino. Un’umana. L’asino lotta contro il vento. L’umana ride fino a perdere fiato. Il suo volto si deforma. La sua risata muta in raglio. 

Ostinato Essere racconta di chi non può che essere il suo modo di essere e, proprio per questo, instaura una lotta: con il mondo e con la propria natura. Se è vero che a lavare la testa all’asino si sprecano acqua e sapone, cosa significa ostinarsi nella realizzazione del nostro essere? È una scelta o una vocazione? Dove si colloca il confine tra vocazione e ostinazione, tra sogno e condanna? 

Muovendosi tra queste domande, l’asino e l’umana compiono il loro viaggio surreale, intrappolati l’uno dentro l’altra. L’asino, ormai carcassa, si lascia divorare dalle mosche. La ragazza resta senza fiato

Qual è il prezzo che siamo disposti a pagare per la nostra ostinazione? 

NOTE DI REGIA 

Coi pesci per aria e le foreste ambulanti,
e i fichi che spuntavano dai rovi, in un attimo di luna cruenta 
fu allora che venni fuori. 
La testa mostruosa e il verso ripugnante, 
ali erratiche le orecchie, diabolica parodia ambulante di ogni quadrupede. 
Cencioso proscritto del mondo
vecchia capoccia ostinata; 
affamami, frustami, deridimi: son muto, il mio segreto lo tengo per me. 
Pazzi! Che anch’io ho avuto la mia ora; 
un’ora ah dolce e fiera: 
sentivo grida nelle orecchie, 
e le palme sotto i piedi.
(L’asino, G. K. Chesterton

L’idea dell’ostinato essere l’abbiamo incontrata studiando Pinocchio. Agamben, nel suo commento al libro di Collodi, scrive: “«Andare avanti» definisce invece la vocazione di un essere – il burattino – che ha ostinatamente da essere il suo modo di essere”. Vedere Pinocchio come un ostinato, come qualcuno che non può che essere il suo modo di essere, ci ha permesso di individuare il nucleo che ci premeva raccontare. Il mondo è pieno di esseri ostinati. Ostinato è chi risponde a una vocazione nonostante tutto e chi invece insegue la propria natura. In un caso o nell’altro, la vita degli ostinati è costellata di ostacoli. Ostinarsi significa affrontare il dolore e la solitudine sperando di raggiungere la liberazione. Quello che vogliamo raccontare è il viaggio – controvento – di chi convive con il proprio ostinato essere e con le conseguenze di questa condizione. 

Proverbiale è l’ostinazione dell’asino. Non solo per questo, però, la nostra protagonista umana convive con una natura asinina. L’asino è una figura misteriosa e malinconica. Cugino minore del più elegante cavallo, ammantato nella sacra aura del ridicolo, questo animale attraversa la nostra cultura: pensiamo all’Asino d’oro di Apuleio, ad esempio, e ovviamente allo stesso Pinocchio, ma anche ai proverbi contadini o alla celebre poesia di Chesterton, che ci ricorda che non a caso Gesù fece il suo ingresso a Gerusalemme proprio sul dorso di un asino. Abituato a portare grandi pesi, questa figura ci è sembrata quella che più di tutte potesse incarnare l’ostinato essere in ogni sua sfumatura

In scena si alternano allora una figura umana e un asino antropomorfo dando vita a una sequenza di immagini ispirate da queste domande: vale la pena? Tutto il dolore che costa questo forsennato inseguirsi, vale la pena? Ci sarà una liberazione alla fine di questa sofferenza? 

Queste domande le abbiamo sentite riecheggiare nelle discussioni avute con amici e amiche. Sono domande che vivono in noi. Se le generazioni precedenti si sono ritrovate nel motto deandreiano in direzione ostinata e contraria, la nostra sembra essere la generazione dell’ostinato essere, di chi, al di là della direzione, deve lottare anche solo per essere. 

Entrando nel vivo del lavoro scenico, data la presenza della maschera, abbiamo deciso di sottrarre la parola e di lasciare più spazio possibile al corpo e alla fisicità. È stato indispensabile perciò lo sguardo e il lavoro di Luca Piomponi, danzatore che ha curato il movimento scenico e ha permesso al lavoro fisico di svilupparsi nella maniera che desideravamo. Un lavoro che oscilla tra il mimetico e l’astratto continuamente, in cui un’azione riconoscibile può diventare irriconoscibile e un’azione astratta può trasformarsi in un gesto leggibile. Giocando con queste escursioni si sono delineati i fili della nostra drammaturgia scenica

Altra collaborazione fondamentale è stata trovata con la costume designer e artista visiva Giulia Cauti. Sua è la scultura scenica che appare nel finale e che concretizza la parabola del nostro lavoro

Un ultimo accenno all’utilizzo della musica, una selezione dei Capricci di Niccolò Paganini. Un ostinato essere anch’egli, senza dubbio, le cui composizioni per violino sono un apice di virtuosismo e poesia. Un violinista che suona per quattro è sicuramente un miracolo, ma ci si conceda di ritrovare, in tutto questo, una punta di malinconia e di solitudine. Immaginiamo così gli ostinati esseri: presi a metà tra il virtuosismo di un’esistenza ostinata e la solitudine di non poter condividere con nessuno la propria croce. 

Andrea Milano Spartenza Teatro 

* LO SPAZIO APRIRÀ ALLE 20:00, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere…e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (3€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (7€) 
Per info e prenotazioni:
organizzazione@macedoniateatro.it 
 
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 / angolo Via Filippo Tacconi 
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Eventi Officina della Sperimentazione

Sulla Luna

Officina della Sperimentazione 

FUORI CONTESTO 

presenta 

Sulla Luna 

di e con 

Jessica Bertagni 
Danilo Turnaturi 
Giovedì 8 giugno 2023, ore 20:45 
Vi aspettiamo con il primissimo appuntamento dell’Officina della Sperimentazione, organizzato da Macedonia Teatro e sotto l’egida di Associazione Culturale Calpurnia, giovedì 8 giugno alle 20:45 con lo spettacolo “Sulla Luna” di Danilo Turnaturi e Jessica Bertagni | Fuori Contesto, esito della residenza artistica vinta al Festival dell’Arte Spaccata
 
La serata aprirà alle 20, vi aspettiamo per bere assieme un bicchiere di vino e vi invitiamo a rimanere con noi anche dopo lo spettacolo per due chiacchiere… e un altro bicchiere di vino! 
INGRESSO CON TESSERA ASSOCIATIVA ANNUALE 2023 (5€) E CONTRIBUTO SPECIFICO (5€) 
Per info e prenotazioni:
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Grazie a tutti, vi aspettiamo!!! 

Sulla Luna 

Fuori Contesto ha rubato uno spicchio di luna e l’ha portato all’Ex Mercato Torrespaccata, facendo brillare tutte le sale di una luce ancora nuova.

Ringraziamo di cuore Danilo Turnaturi e Jessica Sac Bertagni – e tutta la rete attorno a questo lavoro – per aver scelto di condividere con il pubblico questa prima restituzione aperta del loro nuovo spettacolo “Sulla Luna“, e di averlo fatto con immensa cura e delicatezza – inaugurando nel migliore dei modi questa Officina della Sperimentazione, organizzata da Macedonia Teatro

Ogni anima che lo attraversa lascia qualcosa di prezioso all’Ex Mercato, e noi ci teniamo stretti questi raggi di luna. 

L’Officina continua e continuerà nei prossimi mesi con tanti appuntamenti, spettacoli, studi, restituzioni aperte e sperimentazioni.

Vi aspettiamo a braccia aperte!