Non abbiamo mai chiuso. Anche se quest’anno è stato doloroso, difficoltoso, sicuramente, ci ha dato la possibilità di imparare a comunicare in altro modo, quello che per i giovani oggi è normale.
La lezione che abbiamo ricevuto è che i servizi primari, sanitari, scuola, acqua, luce, gas e la sicurezza sul lavoro devono essere gestiti dallo Stato perché in questo anno le mancanze del privato hanno creato dei danni irreparabili per la nostra vita.
Siamo partiti a gennaio e febbraio con gli spettacoli dal vivo, poi non potendo più farli abbiamo continuato con le prove teatrali e musicali, ed abbiamo contemporaneamente collaborato con il banco alimentare “Uno Sguardo al Futuro“, insieme ad alcuni residenti di Torrespaccata abbiamo portato generi di prima necessità a tante persone.
Quando si è potuto lavorare abbiamo migliorato gli interni dell’Associazione, inoltre abbiamo raggiunto una collaborazione con dei ragazzi che hanno una ditta di giardinaggio, che sono entrati in difficoltà perché più volte hanno subito furti ai loro furgoni ed ai loro attrezzi, lo scambio è stato: loro tagliano l’erba di un giardinetto del quartiere e noi ospitiamo i loro furgoni fino a che non verranno tempi migliori.
Abbiamo ospitato il materiale della Libreria il Quadraro che ha chiuso, ed oggi collaboriamo con le dirette de “Il Cinema Parlante“.
Settembre ed ottobre abbiamo organizzato due spettacoli dal vivo e quando ci hanno chiuso al pubblico abbiamo iniziato con le dirette sulla nostra pagina Facebook, nel frattempo collaboravamo con un coro per far sì che potessero continuare con le loro prove in sicurezza dato che i nostri spazi sono molto grandi e semichiusi.
Questo per far capire che la pandemia ci ha forzato ad avere un distanziamento “fisico e non sociale”.
Questo è stato possibile usando le nuove forme, “per noi”, di comunicazione, con lo stesso spirito che abbiamo avuto da sempre. Competenza, professionalità, curiosità, condivisione del lavoro da svolgere, ed ognuno di noi ha svolto secondo la propria competenza il suo compito condividendola con gli altri cosicché siamo arrivati ad oggi che il gruppo è parte di noi.
Ricordiamo con piacere che il legante di tutto questo è il nome gridato sempre da gennaio a dicembre, che i nostri vicini conoscono bene: “Damianoooooo” per noi è stato molto importante perché significa leggerezza, condivisione, amicizia e passione.
La riuscita di tutto questo è dovuta ad una base culturale ed una passione molto forte.
Questi pensieri ad alta voce che condividiamo è per dire che la cultura, la competenza, non possono essere messe all’angolo o a “tacere “ da nessuno, ne la pandemia, ne dai potenti. La dimostrazione è che tanti tanti tanti come noi nel nostro piccolo, hanno fatto sì che la luce sia rimasta sempre accesa. Anche se in alcuni momenti è stata più debole ma poi è tornata a splendere, non solo gli spettacoli, anche la scienza ha dato una prova oltre di competenza di maturità sociale riuscendo a dare a tutti noi la possibilità di combattere la pandemia in poco tempo.
Non vediamo l’ora di tornare dal vivo fondamentalmente per due motivi: lo spettacolo dal vivo ha tutto un altro fascino, e l’altro che la pandemia ha perso la priorità.