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Sergio Di Giangregorio

Musicista, chitarrista, cantante, fonico ed ideatore del format “Faccio Cose”. L’Open Mic di Roma. 

Faccio Cose“, è un format di musica dal vivo e stand-up comedy nello stile inglese, cucito su misura per giovani artisti ed artiste che cercano opportunità nella capitale.

Perché vogliamo parlare di Open Mic, Stand-up Comedy e musica dal vivo? Perché ci è mancato tutto. Tanto. 

La musica non si può ridurre ad ascoltare un pezzo in macchina o dalle cuffiette.

Quante volte capita di rivivere emozione attraverso un testo di una canzone. Ecco, la musica non è solo note che funzionano bene insieme. È anche energia, condivisione di esperienze diverse, ma comuni. 

Abbiamo fatto due domande a chi crede nell’esperienza di fare musica. E ha trovato il modo di sostenere giovani artisti creando per loro l’opportunità di esibirsi.

Sergio Di Giangregorio è un musicista; chitarrista, cantante, fonico ed ideatore del format “Faccio Cose” cucito su misura per Roma. 

Il suo format di Open Mic e Stand-up Comedy nasce a Gennaio 2022 con una semplice idea condivisa tra amici. Poi, l’iniziazione ufficiale a Febbraio di quest’anno. 

Lunedì e Mercoledì lo troviamo al Caffè Letterario di Via Ostiense 59. Un locale storico tra San Paolo ed il polo universitario di Roma Tre, centro di ritrovo per studenti e studentesse.
Il martedì, per due volte al mese, “Faccio Cose” si sposta al Let it Beer, zona Tiburtina, tra piazzale del Verano e Piazzale delle Provincie. 

Abbiamo fatto due domande a Sergio Di Giangregorio. Ci siamo incontrati al Caffè Letterario per capire la filosofia che c’è dietro all’organizzazione del suo open mic. 

Porta un chiodo di pelle nera ed ha il tempo contato. Alle 21.00 inizia la serata. Deve preparare il palco, si assicura che che tutto sia a posto. Ha lo sguardo attento, si guarda intorno cercando di prevedere esigenze, persone e cose; è vigile. 

Senza troppi indugi, ho iniziato con la prima domanda. 

Perché nasce Faccio Cose Roma e quali obiettivi ti sei posto?

Faccio Cose” nasce perché ero stanco di girare per l’Inghilterra. Sono tornato a Roma dopo cinque anni di esperienze, belle e brutte. Mi sono divertito, ho girato tra festival musicali, locali e pub di Bristol. 

Quando sono tornato a casa, ho investito tempo ed energie per offrire a giovanə artistə quello che io ero andato a cercare fuori. 

Il format di Faccio Cose Roma si ispira ai contest musicali che troviamo nei “British Pubs”, ma con un’ottica differente. 

Non mi interessa la competizione. Quello che cerco è la condivisione e l’esperienza di fare musica dal vivo. Siamo tutti sulla stessa barca e non credo nella gara tra musicistə, cantantə e/o comicə per aggiudicarsi un premio qualunque.

Faccio Cose è uno spettacolo per valorizzare artistə emergentə che hanno il coraggio di portare se stessə sul palco. Di solito, le nostre serate finiscono con una jam session dove tutti i partecipanti sono liberi di salire sul palco per improvvisare all’unisono, questo credo sia il vero senso di fare musica.

Come fai recruiting di artisti ed artiste che si vogliono esibire?

Curo con attenzione la pagina Instagram di Faccio Cose Roma e stiamo crescendo giorno dopo giorno; è facile partecipare, basta scriverci in DM. 

Dopo aver letto con attenzione tutte le proposte che ci arrivano, stilo una scaletta e contatto direttamente gli artisti e le artiste selezionatə. Sono entusiasta di veder crescere il progetto in modo organico e spontaneo. 

Anche tu sei un musicista e cantante, ti capita di esibirti con i giovani artistə sullo stesso palco di Faccio Cose Roma

Come ho già detto prima non mi interessano le gare. E Faccio Cose non è un contest, è uno spettacolo. Dunque, molto spesso mi capita di accompagnare ragazzi e ragazze con la chitarra acustica o la batteria. Li supporto e cerco di valorizzarli nel miglior modo. 

A fine serata suoniamo tutti insieme e si creano sempre energie bellissime grazie alle quali trovo una motivazione in più per portare avanti questo progetto.

Come vedi le classifiche in ambito musicale? 

Le classifiche non appartengono solo alla musica, pure al ristorante sono importanti le recensioni, le stelline ed i punteggi con Tripadvisor.  

Ci sono sempre state e sempre ci saranno. A me non sono mai interessare. Ascolto per lo più fuori classifiche e fuori classe. 

Credi nel talento? 

No, credo nel duro lavoro e nei momenti di crisi.

Crisi dal greco significa scelta, bivio.1 Le scelte mettono in crisi, ma servono per cambiare ed evolvere. Grazie alle scelte che ho fatto mi sono scoperto. Le crisi servono per riconoscersi e cambiare direzione. 

Ho scelto di abbandonare una carriera stabile in un ufficio del Regno Unito. Ho ritrovato Roma e la sua voglia di fare.
Ho scoperto artisti, ho visto ragazzi sudare per esporsi ed esibirsi sul palco. Dunque, credo più nel duro lavoro, poco nel talento.
Qualsiasi talento, senza impegno è come un campo arato senza semi. 

1 Crisi, vocabolario online Treccani 
Referenze e Link:

Se cercate l’opportunità per esibirvi, basta scrivere in Direct Message alla pagina Instagram @facciocoseroma!

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