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Nadia Turella

Il potere dell’Arte per comunicare e sensibilizzare

Nadia Turella è portavoce di un tema tanto di un tema tanto delicato quanto terribilmente attuale: il femminicidio.

In tutte le sue opere Nadia affronta la violenza fisica, emotiva e psicologica. Attraverso la professione di avvocato civilista spesso si è trovata a gestire situazioni delicatissime partecipando, con grande rispetto e sensibilità, al dolore di tante donne, vittime abusate di ogni età e ceto sociale, che spontaneamente le confidavano una realtà terribile. In diversi casi, una realtà taciuta per vergogna o per paura.

Osservando le sue installazioni emerge una profonda sofferenza, ma al tempo stesso la volontà di denunciare il crimine.

Perché credi che l’Arte possa essere il mezzo di sensibilizzazione? 

Ritengo che l’arte sia decisamente un ‘ponte’ che attraverso le sue diverse espressioni artistiche (danza, musica, pittura, scultura, fotografia, recitazione, lettura, poesia, moda, cinema, artigianato, sartoria, pelletteria, bigiotteria, gioielleria, fumettistica etc..) riesce a superare confini di lingua, religione e cultura. 

L’obiettivo primario è il - non dimenticare -, ricordando i volti, i nomi, i sogni e le paure, delle donne uccise, di quelle miracolosamente rimaste in vita, ma offese nel corpo e nella mente e di quelle dichiarate scomparse.

Attraverso l’arte interagisco con molti giovani, ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori. Nelle micro società, rappresentate dalla famiglia e dalla scuola, l’individuo si forma ed inizia a relazionarsi con il prossimo. Pertanto, ritengo che sia di grande importanza l’insegnamento già in tenera età – come all’asilo – del valore della vita, che non deve essere mai mortificata, così come l’insegnamento delle regole per un corretto comportamento nel rapporto con il mondo femminile. 

Nadia Turella come artista: Quando e come ha avuto la sua genesi. 

Nel mese di novembre del 2016 fui contattata da Isabella Freccia, scrittrice calabrese che personalmente non conoscevo. Lei conosceva i miei lavori artistici sul tema della donna, sia come esaltazione della sua bellezza in quanto tale che come vittima di violenza domestica. La presentazione del suo quinto libro dal titolo ‘Quell’amore che profumava di giuggiole’ si sarebbe celebrata il pomeriggio del 3 dicembre 2016 presso la storica libreria ‘Altroquando’ nel cuore di Roma, vicino Piazza Navona. 

Durante la serata presentai due mie installazioni dal titolo Bella da morire e L’ultimo battito di Ali. Spiegai il loro significato ed era in chiara contrapposizione con il contenuto del suo lavoro che, al contrario, era un inno all’amore. 

Tutto iniziò quindi per caso. Solo successivamente ho iniziato a svolgere uno studio di ricerca e approfondimento sul tema del femminicidio per il quale ancora oggi vengo invitata, come relatrice, nelle scuole medie superiori - per il momento - della provincia di Latina e in particolare nel paese di Sabaudia, Terracina, Fondi - al fine di sensibilizzare un giovane pubblico che va dai 14 ai 18/20 anni: studenti che hanno l’età non solo per essere orfani di femminicidio, ma anche l’età per essere vittime e carnefici.

In queste occasioni, mi presento sia come avvocato civilista del foro di Roma che come artista, proiettando i miei lavori, leggendo due mie poesie e donando, come ricordo dell’incontro, un braccialetto rosso realizzato con un filo di lana, uno dei tanti simboli che denunciano il crimine. Il mio gratuito intervento ha come titolo ‘Il Femminicidio visto attraverso gli occhi dell’arte’.

Quali sono le fonti d’ispirazione a cui attingi ed i grandi maestri che hanno formato il tuo bagaglio artistico e tecnico? 

Mi ritengo autodidatta, Sono una semplice esecutrice, quasi mai un’artista. 

I miei lavori sono definiti ‘installazioni’ e credo nell’arte del riciclo dei materiali di ogni genere. Uso materiali diversi (glitter, perle, pietre, filo di acciaio, plastica, tinta acrilica, colla, sassi, legno, conchiglie, chiodi, stoffa, carta e altro) e tecniche diverse.

I miei punti fermi sono stati i lavori di grandi artisti nazionali e internazionali che hanno fatto la storia dell’arte moderna e contemporanea di ieri e di oggi. Ne cito solo alcuni: Andy Warhol, Lushka Gedmond, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Fernandez Arman, Lucio Fontana, Alberto Burri, Vladimirov Christò e Domenico Paladino.

Realizzo lavori di scultura, pittura, fotografia e ultimamente ho scritto poesie e racconti. 

Quali per tecniche prediligi le tue installazioni? 

Sicuramente la plastica, che lavoro con la tecnica della combustione o accartocciamento utilizzando un particolare phon che mi permette di creare solchi e drappi. La temperatura arriva fino a 1000 gradi e mi aiuto con strumenti per modellarla fino a quando è molto calda.

Spesso sono costretta a utilizzare le dita delle mani che purtroppo non posso coprire con guanti perché non riuscirei a sentire la materia. Questo mi impedisce di realizzare molti lavori in contemporanea. L’altro elemento che spesso utilizzo è la tinta acrilica e la carta dei quotidiani.

Una delle tue opere in particolare mi ha colpita. Il titolo dell’installazione è “L’Ultimo battito di Ali”.
Potresti raccontarci la storia dietro l’opera? 

Per me è sempre molto doloroso e commovente spiegare il significato di questo lavoro, mentre lo realizzavo perdeva la vita Federica de Luca a Taranto il 7 giugno del 2016 insieme al suo piccolo Andrea. 

Federica de Luca (una mamma di 29 anni) e il suo piccolo Andrea (di quasi 4 anni) vennero uccisi dal marito e padre suicida Luigi Alfarano (di 50 anni). 

Appresi la morte di queste due persone (non le conoscevo personalmente) tramite i telegiornali mentre lavoravo all’installazione. Nello stesso momento ricevevo una telefonata, rotta dal pianto e dalle urla. Dall’altra parte della cornetta, una mia cara amica di Roma, ma di origine tarantina, che aveva cresciuto Federica come una zia. Era una sua cara amica e del piccolo Andrea. Conosceva bene anche i genitori di Federica, che in poche ore perdevano l’unica figlia e l’unico nipote. 

L’intero paese di Taranto era sgomento per quanto accaduto. La prima puntata di ‘Amore criminale’ – presentato dalla conduttrice e attrice Veronica Pivetti –  fu dedicata alla storia della bella e giovane Federica De Luca con la terribile ricostruzione della sua storia. I suoi genitori Rita Lanzon ed Enzo De Luca oggi dedicano la loro vita al ricordo della figlia e del nipotino, presentandosi in trasmissioni televisive, come ‘Porta a Porta’ e ‘Domenica in’, affinché Federica non venga dimenticata e perché la loro storia possa essere d’aiuto a quelle donne che ancora oggi vivono una pericolosa difficoltà.

Pensando a Federica ho intitolato l’installazione ‘L’Ultimo battito di Ali’

Federica amava le farfalle che sono il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Il significato del lavoro è l’effetto che causa l’acido su di un corpo con l’aggiunta di diverse pennellate di tinta acrilica rossa per ricordare il sangue. Federica è stata uccisa in maniera diversa, eppure questo lavoro lo sento realizzato per lei. 

Quando hai capito che saresti dovuta arrivare ai giovani attraverso la tua arte in qualità di relatrice nelle scuole medie e  superiori? 

So bene di essere un chicco di sabbia in pieno deserto, ma credo che i giovani siano la parte più delicata e preziosa della società. Sento di doverlo fare in quanto donna e in quanto in vita al solo fine di dare voce a chi voce non ha più.

Gli apprezzamenti che ho ricevuto in privato dai familiari di alcune vittime, e da alcune donne sopravvissute che mi ringraziano, mi invitano ad andare avanti su questa strada, rappresentando per me una grande gratifica. 

Mi hai raccontato che le vittime indirette di violenza domestica, come i figli all’interno del nucleo familiare, spesso trovano il coraggio di esporsi parlando in terza persona, come se le proprie esperienze appartenessero ad un’amica o un amico. 

Credi che, anche esporsi in terza persona, possa essere già un passo di liberazione dalla violenza subita?

Mi è capitato spesso che i giovani intervengano parlando in terza persona. Non escludo MAI che stiano parlando di loro, e non di una loro cara amica. 

Spesso capita che nel pubblico ci siano ragazze molestate dal proprio genitore. Di questa terribile realtà ne vengo a conoscenza dietro una segnalazione riservata. Di conseguenza, il mio intervento – che spesso dura anche due ore – deve necessariamente essere leggero, scorrevole, coinvolgente, a tratti anche divertente dato che mi rivolgo ad un pubblico di giovani che si presentano incuriositi dai temi non solo artistici, ma anche legali. La leggerezza si concretizza quando parlo del contributo della musica, dello sport, dei ‘flash mob’ da parte dei giovani, ma anche della fumettistica e della gioielleria nazionale e internazionale. Proietto video e slide.

Il parlare in terza persona è sempre un buon inizio. Non è detto che possano farlo per aiutare qualcuno ‘nascosto’ nel pubblico e comunque mi rendo sempre disponibile a parlarne in privato con l’interessata/o. 

Nonostante abbia venticinque anni di carriera come avvocato, non è mai semplice raccogliere questo genere di denuncia o di testimonianza, in particolare quando provengono da giovani. 

Credo che il dialogo sia fondamentale. Quando viene a mancare si presenta il pericolo. È necessaria la vicinanza. Mai devono sentirsi soli, dimenticati, non curati. 

Cosa è il Progetto Donna? 

Nel mese di ottobre del 2019 ho ricevuto l’onore di essere nominata presso la Suprema Corte di Cassazione di Roma come membro componente di una Commissione che porta il nome di ‘Progetto Donna’, dove diverse colleghe (civiliste e penaliste) svolgono un grandissimo lavoro a tutela delle donne. Il tutto coordinato da Avv. Angelica Addessi, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma e Responsabile della Commissione Progetto Donna. 

Presumo che questa nomina mi sia stata attribuita per il lavoro di sensibilizzazione che da diversi anni sto svolgendo gratuitamente e spontaneamente nelle scuole, al solo fine di denunciare un crimine tanto efferato quanto terribilmente attuale e costante. Durante gli interventi sono spesso affiancata da relatori che sostengono la mia stessa missione in campi professionali diversi. Ho avuto l’onore di incontrare e conoscere psicologi, sociologi, criminologi, professori, magistrati, Autorità delle Forze dell’Ordine e sindaci, romanzieri, giornalisti che, come me, trovano nel dialogo un ponte per non soccombere al silenzio. 

In Italia una donna ogni tre giorni viene uccisa. Durante gli ottantasette giorni di lockdown da coronavirus - marzo / giugno - sono state uccise in Italia due donne ogni tre giorni, con un contestuale drammatico aumento anche delle violenze sessuali e dei maltrattamenti.

Referenze e Link youtube

Intervista rilasciata da Lazio TV negli studi di Terracina (Latina): trasmissione dal titolo ‘Meo Patacca’ del giorno 24 novembre 2020 – puntata 53 della durata di 30 minuti condotta da Germano Bersani
https://www.youtube.com/watch?v=mWZtWjceLzw

Intervista rilasciata on line dalla trasmissione dal titolo ‘Miraggiodilux – Fotografia ed emozioni’ del 07 novembre 2021  – incontro n. 307 – della durata di 1 ora condotta da Lucio Russo (dall’Austria). In diretta contemporanea a Roma con la radio ‘IoGiornalistaTV’.  https://www.youtube.com/watch?v=T4l-JZ2AQ74

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Dopo due anni

Dopo circa due anni di pandemia la ciliegina sulla torta è la guerra nei paesi dell’est. 
 
In questi due anni di pandemia sono emerse e moltiplicate tutte le scelte sbagliate fatte negli anni come ad esempio da Sanità pubblica a Sanità Privata, la poca attenzione alle scuole, però altresì i nostri comportamenti nel quotidiano hanno fatto emergere le stesse cose.
 
Chi sfrutta le difficoltà altrui per guadagnare, ricordiamo le mascherine a 10 € l’una i guanti a 20€, tutti avevano una liberatoria per lavori necessari, passeggiate con animali moltiplicate, otto volte al supermercato per otto cose diverse, autorizzazioni per non mettere le mascherine, e una categoria fino ad allora non ben vista il “Mi manda Picone” di turno, film di Nanni Loy, ha spopolato.
 
Ormai ci siamo tutti abituati che per aprire un negozio, per fare uno spettacolo a teatro, per andare in un pub a cantare, per non fare la fila alla posta, alla banca etc. serviva il “Mi manda Picone” di turno.
 
Abbiamo tutti puntato il dito contro la tangente pagata da qualcuno per far cadere Prodi, chi l’ha presa rispose che non se ne era accorto perché il mutuo lo pagava direttamente la banca.
 
Noi nel nostro piccolo lo abbiamo già messo in evidenza ed abbiamo acceso i riflettori sul no pizzo, che sarebbe ti porto in trattoria, al bar, a teatro gente e ciò che serve, io e la mia famiglia non paghiamo pranzo, cene, donazioni per mille motivi insindacabili, la totale mancanza di attenzione ai giovani, ma solo a chi lo acclama. Tutto questo purtroppo è quello che abbiamo dato in eredità ai nostri giovani. Sicuramente volevamo altro per loro ma questo è ciò che è successo. Per assolvere al compito che ci eravamo prefissati abbiamo deciso quest’anno di dedicare gli sforzi maggiori ai giovani. Per cercare di dare loro una possibilità di crescere culturalmente, senza dover cadere in quel meccanismo perverso. 
 
In questo momento dal lunedì al venerdì si alternano cinque compagnie giovanili che si dividono lo spazio per fare le prove, il sabato mattina con il Teatro sociale con Antonio Turco perché crediamo che sia questa la strada per portare i giovani non a guardare ma a vedere soffermandosi sulla realtà quotidiana.
 
Il lunedì e il sabato mattina abbiamo i ragazzi (minorenni) della Comunità Il Profeta, che insieme a noi stanno recuperando la loro vita. Sempre il sabato viene un ragazzo “in difficoltà“ viene a catalogare i libri della biblioteca.
 
Ogni quindici giorni diamo i pacchi del Banco alimentare con l’aiuto di Francesco e di Roman, anche lui della Comunità il Profeta.
 
Sta funzionando sempre più il giro vestiti e mobilio per chi è in difficoltà. Facciamo un grande ringraziamento a Grande Impero, che dona il suo pane e a Stefano del Banco Alimentare di Fiano Romano per il suo grande impegno. 
 
La collaborazione con le ragazze di Macedonia Teatro, sta producendo più eventi, Festival dell’Arte Spaccata, corti teatrali, giovani cantautori, festival del cinema di giovani esordienti e eventi di street art. 
 
Due ragazze giovanissime, Gaia e Roberta, stanno seguendo una rubrica on line sull’arte in tutte le sue forme espressive, Spacc’Artista. 
 
Come sempre i nostri consulenti culturali Graziano e Marco ci seguono per la storia del Cinema. 
 
Con Daniele, per quanto riguarda il Festival dell’Horror, stiamo cercando di realizzare la IV edizione.
 
Per ultimo e non per importanza, Emanuele e Roberta, stanno pensando ad un prossimo evento Cosplay
 
In tutto questo ci fa piacere far notare che per il 95% sono giovani che decidono, organizzano e realizzano, noi facciamo loro da spalla negli eventi che stanno organizzando. 
 
A giorni vi daremo l’appuntamento con la street art. 
 
Concludiamo ricordando che anche quest’anno manterremo il costo della tessera 5€ , in alcuni casi chiederemo 2 / 3 euro per le compagnie, affinché dopo tutte le difficoltà passate, non muoiano.
Come sempre chi ci chiederà di usare lo spazio per le prove o per altro occorre solo tesserarsi.

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Grazie a tutti.

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Spacco l’Arte

Macedonia Teatro non si ferma, e oltre al Festival dell’Arte Spaccata, sta organizzando una serie di eventi culturali all’interno dell’Ex Mercato Torrespaccata.
 

Teatro, Cinema, Live Painting, Musica dal Vivo, Slam Poetry, Stand Up Comedy, Open Mic. 

Già dal 25 marzo 2022, Macedonia Teatro ti aspetta all’Ex Mercato di Torre Spaccata. L’Officina della Cultura vuole essere punto di riferimento per creativə e la giovane compagnia teatrale sente il bisogno di creare uno spazio per artistə che hanno voglia di fare. 

Macedonia Teatro ringrazia Tommie Qubla che si occuperà della direzione artistica di uno degli eventi in programmazione; Claudia Auricchio per le grafiche; Ra-tô-ghè-ton per le illustrazioni. 

Seguite Macedonia Teatro per rimanere aggiornati sul primo appuntamento il 25 marzo, e sui prossimi! 

Per qualsiasi cosa, potete scrivere: organizzazione@macedoniateatro.it 

Grazie a tutti, vi aspettiamo!!! 

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Festival dell’Arte Spaccata 2022

CONCORSO “Teatro Spaccato”

II Edizione 

CONCORSO PER CORTI TEATRALI APERTO AD ARTISTI/E UNDER 35 

L’Associazione Culturale Calpurnia di Roma indice la seconda edizione del concorso per corti teatrali “Teatro spaccato”, sotto la direzione artistica di Macedonia Teatro

Teatro Spaccato” nasce con l’intento di offrire uno spazio di esibizione, incontro e confronto a Compagnie, Associazioni Culturali, Gruppi informali e singoli Artisti/e UNDER 35 nonché l’occasione di far crescere e sviluppare il proprio progetto agli Artisti e alle Artiste finaliste. 

Il concorso si terrà presso l’Ex Mercato di Torre Spaccata (Via Filippo Tacconi, 11 – 00169 Roma) e si svolgerà all’interno del Festival dell’Arte Spaccata – II edizione dal 3 al 5 Giugno 2022. 

Saranno ammessi, dopo una fase di selezione, da un minimo di 6 a un massimo di 15 corti, la cui rappresentazione si svolgerà nel corso di tre serate. 

Il/la primo/a classificato/a avrà la possibilità di svolgere 120 ore di prove gratuitamente presso il Teatro Melies dell’Ex Mercato di Torre Spaccata con una restituzione finale aperta al pubblico, il/la secondo/a classificato/a avrà la possibilità di svolgere 90 ore di prove, il/la terzo/a classificato/a avrà la possibilità di svolgere 60 ore di prove. 

I tre corti finalisti saranno inoltre invitati a partecipare a una manifestazione culturale all’aria aperta prevista per Luglio 2022 e organizzata dall’Associazione Culturale Calpurnia e Macedonia Teatro, al fine di creare un’occasione di incontro, di scambio e di aggregazione con un pubblico quanto più ampio possibile. 

Scopri di più sul Festival » 
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SPACC’ARTISTA

L’Ex Mercato di Torre Spaccata – L’Officina della Cultura è lieta di presentare una rubrica interamente online, disponibile sul sito e sui canali social Instagram e Facebook

SPACC’ARTISTA 

Non ha confini geografici. Non conosce limite fisico. Ha un solo obiettivo: valorizzare l’estro creativo degli artisti e delle artiste che hanno scelto, o che sceglieranno, l’Officina della Cultura per mostrare le proprie opere. 

Dalle mostre permanenti a quelle temporanee, l’Associazione Culturale Calpurnia si è impegnata dal 2012 per intarsiare d’arte l’Ex Mercato di Torre Spaccata. È uno spazio di 1000 metri quadrati dal volto industriale e bohémien situato nel cuore di Roma Est. Nel corso degli anni abbiamo tessuto relazioni con artisti ed artiste. Abbiamo collezionato e custodito le loro opere d’arte. In segno di riconoscenza abbiamo in serbo un progetto totalmente in digitale.

SPACC’ARTISTA è una rubrica social che vuole raccontare
il punto di vista degli artisti e delle artiste. 

Abbiamo deciso di creare uno spazio digitale sul nostro sito interamente dedicato a chi si definisce artista ed è  interessato/a a collaborare con noi. 

Crediamo nella molteplicità delle forme e dei contenuti nell’arte. Conosciamo l’ampiezza delle tecniche che possono essere utilizzate per creare. Per questo motivo, abbiamo deciso di dedicare uno spazio interamente online a tutti coloro che si definiscono: Artisti

Apriamo le porte della rubrica SPACC’ARTISTA a tutti coloro che hanno un’opera da mostrare e una storia da raccontare attraverso di essa. 

Nessun limite, nessun confine. Abbiamo sempre bisogno di nuovi impulsi e nuove collaborazioni. Sentiamo sempre il bisogno di aprire le porte verso chi crede nella nostra stessa missione. 

Non importa in quale regione siete residenti, non importa la tecnica con cui esprimete il vostro essere creativi. A noi interessa solo che vogliate raccontare la vostra arte. 

Pittura, Scultura, Fotografia, Grafica, Street Art, Incisione, Ceramica, Musica, Performance… Crediamo nelle molteplici sfumature dell’Arte. 

NON IMPORTA COME, DOVE O QUANDO. 
CERCHIAMO ARTISTƏ E LE LORO STORIE.
 

AAA: SPACC'ARTISTA CERCASI

AAA: SPACC’ARTISTA CERCASI 

Per poter partecipare al progetto digitale, è NECESSARIO inoltrare la propria candidatura compilando il form disponibile sulla pagina dedicata, AAA: SPACC’ARTISTA CERCASI

La finestra di candidatura resterà sempre aperta. Non vi è alcuna data di scadenza per poter partecipare in quanto si tratta di un progetto in divenire. Si trasforma insieme alle persone che ne vogliono far parte. Per questo motivo lo definiamo un progetto che ha a cuore il punto di vista degli artisti e delle artiste. Guardare il mondo attraverso i loro occhi per mostrare cosa si vede da quella prospettiva. 

Una volta che avremo ricevuto la vostra candidatura potreste essere contattati via email e/o telefonicamente da parte dell’Associazione Culturale Calpurnia che gestisce lo spazio culturale dell’Ex Mercato di Torre Spaccata. Compilando il modulo di partecipazione, potremo sapere in che modo vorrete essere contattati, se telefonicamente o via email. 

Vi aspettiamo e non vediamo l’ora di potervi conoscere! 

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Festival dell’Arte Spaccata 2021

Macedonia Teatro ha realizzato il video di presentazione della prima edizione del Festival dell’Arte Spaccata 2021. 
 
Tre serate all’insegna dell’Arte, del Teatro e della Musica. 
 
Il Festival è ideato e diretto da Macedonia Teatro, una giovane compagnia romana, e organizzato in collaborazione con il team del Cinema Generazionale. A cura dell’Associazione Culturale Calpurnia e grazie al sostegno del Teatro Tor Bella Monaca

Grazie a Macedonia TeatroCinema Generazionale, a tutti gli artisti ed artiste che sono stati con noi durante il Festival! 

Grazie a tutti per aver partecipato all’evento in presenza e in live! 

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Eventi

Roma la capitale

Venerdì 18 febbraio 2022, ore 20:00 

Roma la Capitale 

Scritto e diretto da Antonio TURCO 
Una frase, “Ho ammazzato Pasolini”. Una risposta, “Sti cazzi”. Il buio. Una immagine da minori banditi”, una camerata con tanti letti. Un signore in giacca, gilet, camicia e cravatta. 
Tutto cominciò da lì, dalla morte di Pasolini“. “Così mi hanno detto“. 
 
Due figure, un uomo e una donna emergono dal nulla, dal buio che viene illuminato dall’idroscalo di Ostia. Si sovrappongono immagini di giovani extraparlamentari in lotta con carabinieri e poliziotti, della Renault in cui c’è il cadavere di Moro, dal corteo che si ferma davanti al corpo di Giorgiana Masi, dalla figura del poliziotto che spara ad altezza d’uomo. 
 
Inizia un lungo dialogo. I due racconteranno quella storia. La donna con risentimento verso l’uomo, Renatino che spiegherà tutti i passaggi. Da Casal del Marmo dove sono stati tutti, alle borgate che diventavano quartieri dormitorio, a Campo de Fiori e Trastevere che diventavano zona di spaccio e dove gli abitanti vendevano le case a quattro soldi ai palazzinari, all’arrivo dei marsigliesi e poi alla morte di franchino il criminale, allo slogan “pijamose Roma“, alla cena di Valmelaina, ai pesciaroli. 
 
Parlerà di Diva d’Assia e del motivo per cui è morto Franchino e poi c’è stata la vendetta dei Proietti e la morte di Frank Giuseppucci. Poi arriverà a parlare del sodalizio con la camorra e della morte di Nicolino e poi parlerà del rapporto con la mafia corleonese di Pippo Calò. Qui interviene l’uomo in giacca che spiega i rapporti tra mafia e bandaccia. Lo fa guardando Renatino. E poi, mentre c’è la musica dei Pink Floyd a tutta callara di fronte al carcere, giunge la notizia che è morto Danilo che da solo è andato ad ammazzà er banchiere Ambrosoli del Banco Ambrosiano e l’hanno sparato ed è morto pure lui. Interviene ancora l’uomo in giacca che presenta Renatino. “Uno solo poteva fa er capo. Sapeva tutto quello che c’era da sapere. Renatino viene coperto con un lenzuolo nero dalla donna.” È morto per l’invidia. Lui era il principe. Il principe. Non l’imperatore. Perché Roma nun vuole capì.
L’evento è organizzato in rispetto delle misure anticovid.
Ingresso con green pass rafforzato (chi è vaccinato o guarito dal covid), tessera associativa 2022 (5€), e contributo spettacolo (3€). 

L’evento sarà anche in diretta sulla nostra pagina fb

Prenotazione obbligatoria, per info e prenotazioni tel. 366.920.3977

Grazie a tutti, vi aspettiamo!!!

Roma la Capitale 

Avete perso l’evento? Nessun problema! Guardate il video della diretta dello spettacolo teatrale. 

Grazie a tutti per aver partecipato all’evento in presenza e in live!

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Cultura

27 Gennaio 1945 – 27 Gennaio 2022

27 Gennaio 1945 – 27 Gennaio 2022
Giorno della Memoria 

Per ogni vittima di discriminazione, intolleranza, violenza fisica, psicologica ed emotiva, per ogni abuso, sopruso ed ingiustizia. Per ogni vittima di razzismo, emarginazione, ghettizzazione ed isolamento per fattori soggettivi. 
 
Ricordare il passato ci insegna a fare meglio nel presente. 
Fare meglio oggi vuol dire sentirsi responsabili per domani. 
La responsabilità si traduce in azione consapevole. 
 
Oggi come ieri, può essere azione anche permettere, senza alcuna resistenza, qualsiasi forma di intolleranza o discriminazione. 
 
77 anni fa l’armata sovietica aprì i cancelli di Auschwitz
22 anni fa, in Italia, è stata istituita la Giornata della Memoria con la legge 211 del 2000
Nel 2005 è stata riconosciuta a livello mondiale dalle autorità internazionali. 
 
Oggi, però, non limitiamoci al minuto di silenzio per onorare la celebrazione. 
Oggi con i pensieri e le azioni determiniamo il nostro domani. 
Solo ricordando ieri possiamo impegnarci per un mai più oggi. 
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Un anno appena iniziato

Anche quest’anno è terminato. Duro, pesante, ma ci ha permesso di fare tanta esperienza su temi non facili da comprendere e cercare per quanto a noi possibile di volgerli al positivo. Per cercare di intervenire con le nostre piccole forze e piccole capacità di migliorare comportamenti, e dare soprattutto speranza a chi non ne ha più, che esiste un domani diverso. 
In questo periodo mi tornava in mente uno sketch di Benigni di tanti anni fa che diceva “che bravo elettricista, ha violentato mia moglie, però è un bravo elettricista, ha violentato mia figlia“, e via dicendo. La spiegazione: quest’anno come non mai, è emerso prioritario, un comportamento che noi non avevamo messo a fuoco “la competenza senza cuore“ è uno degli atteggiamenti che invece di unire divide e su questo non abbiamo mai mediato e non medieremo mai. 
 
Quest’anno abbiamo realizzato ed ospitato tanti eventi di tutti tipi. La cosa che ci inorgoglisce sono due novità importanti. 
 
1. La partecipazione giovanile ci ha stupito e quest’anno speriamo di continuare a collaborare con giovani che sono più preparati di quanto si dice. 
 
2. Il bando vinto a fine novembre, quindi quando avevamo realizzato quasi tutti gli eventi e sostenute le spese per la realizzazione, materiali vari, pubblicità, mangiare per i collaboratori, energia elettrica, bollette varie, pulizie, sanificazione continua, e riuscendo in qualche caso a dare anche qualche piccolo acconto, sapendo già che avevamo scelto di non includere nessun provento per l’associazione. Abbiamo mantenuto una nostra caratteristica, siamo riusciti ad essere coerenti con le nostre scelte, quindi tutte le spese preventivate ed inserite nel bando, se riconosciute, andranno ai collaboratori come giusto che sia e così impostato a priori. Da domani la nostra collaboratrice comincerà a lavorare per svolgere le pratiche necessarie. 
 
L’anno appena iniziato, che come tutti sappiamo è la continuazione di quello precedente, gli eventi programmati per gennaio sono stati annullati, come tanti altri eventi di altri teatri e associazioni. 
Questa volta non divagheremo come spesso ci piace fare in pensieri ad alta voce sul no al pizzo e no alla liquidità che ha creato negli anni mostruosi piccoli poteri. 

Per il momento per l’appuntamento del 18 febbraio e del 20 marzo sono confermati. 
Il lavoro del banco alimentare sta continuando con la distribuzione di circa 500 pacchi al mese, inoltre stiamo collaborando per il reinserimento di ragazzi minori. 
 
La mostra, “La Periferia non esiste“, di fine ottobre, che ha avuto un enorme successo , stiamo lavorando per organizzarla ancor più grande. 
 
Con i giovani stiamo cercando di organizzare altri eventi e stiamo cercando, con il nuovo Municipio, di collaborare con loro per migliorare Torre Spaccata! 
Il nostro impegno è quello di continuare il percorso intrapreso e possibilmente crescere e migliorare laddove è possibile. 
Presto vi daremo più dettagli circa il prossimo calendario degli eventi. Seguiteci. 
 
Però una cosa la possiamo dire, i dettagli lì saprete poi, non è in discussione il costo della tessera di 5€ all’anno, comprensiva di assicurazione e che permetterà ai soci di assistere a tutti gli eventi. 
 
Le Compagnie teatrali, i musicisti, le band e via dicendo, che verranno a fare le prove da noi, avranno il solo impegno di tesserarsi al costo di 5€ all’anno e solo nel periodo più freddo verrà concordato un rimborso spese per il riscaldamento. 
 
Continuerà il “giro vestiti”, cosicché come nel passato nel futuro aiuteremo famiglie in difficoltà! 
Banco alimentare continuerà il suo lavoro. 
L’inserimento di giovani con un passato difficile continuerà il suo percorso, secondo noi positivo con la collaborazione delle Istituzioni e delle Associazioni coinvolte. 
Verrà dedicato tanto spazio e tempo ed energie per fare da spalla ai giovani, siano essi compagnie teatrali o musicisti, noi saremo lì. 
 
Per concludere permetteteci una piccola citazione, come diceva Giorgio Gaber: “Quelli che”,  “non riuscirete a imbavagliare nessuno di noi perché nessuno di noi è coinvolto con voi”
 
Comunque contiamo che ci verrete a trovare, sperando noi di essere migliorati. 
 
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La Periferia non esiste, Catalogo Mostra

“L’Arte è condivisione ed unisce, 
e non isola le persone, 
ma fa riflettere e sognare le nostre coscienze.” 

Siamo felicissimi di annunciarvi che presso l’Ex Mercato Torrespaccata è disponibile e acquistabile il catalogo delle Opere esposte alla Mostra. 

Ringraziamo tutti gli Artisti che hanno partecipato con le loro Opere alla mostra “La Periferia non esiste“.
Un ringraziamento speciale alla nostra amica Antonella Accosta

Per maggiori informazioni sul catalogo contattaci al 339.791.9309, oppure compila il form sottostante. 

Scopri di più sulla Mostra » 

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