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I Disartisti ospitano Jaws Elevate

Il prossimo 12 maggio dalle 19:00, all’Ex Mercato Torrespaccata I Disartisti sullo StreamPalco, ci faranno conoscere Jaws Elevate.

Giovane e promettente artista musicale, Jaws Elevate unisce il genere del rap a sonorità psichedeliche e testi che esplorano l’inconscio.

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“Mother and Son” in Resilienza d’Amore

Domenica 09 maggio, dalle 18:30 
Un evento dedicato alla canzone d’amore per fare fronte in maniera positiva agli eventi che viviamo da oltre un anno e che hanno cambiato la nostra quotidianità. 

“Mother and Son” in
Resilienza d’Amore 

Avete perso l’evento? Nessun problema! Guardate il video della diretta. 

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I Disartisti ospitano Anastasia & Joko

All’Ex Mercato Torrespaccata, mercoledì 5 maggio dalle 19:00, tornano live con StreamPalco I Disartisti

Ci faranno conoscere Anastasia & Joko. Arti figurative e musica si contaminano.

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Giovanni Verga tra fotografia ed esplorazione del vero

Venerdì 30 aprile, dalle 20:00
Domandarsi se sia nata prima la vena verista o la sua “segreta mania” per la fotografia, a proposito di Giovanni Verga, è come domandarsi se sia nato prima l’uovo o la gallina. Con questa considerazione, Martina Marotta accompagna la nuova tappa alla scoperta di quest’autore, spaziando nell’ambito che finora ha caratterizzato buona parte della sua formazione e professione: la fotografia e lo studio dell’immagine. 
 
Di certo, da Capuana a De Roberto, letteratura verista e fotografia sono state in costante comparazione; e nelle opere letterarie di Giovanni Verga non mancano riferimenti comuni nelle sue opere fotografiche. 
Tra immagini di contesti agricoli e urbani, tra contadini e campieri immortalati come una vera e propria testimonianza, è possibile definire Giovanni Verga un precursore della fotografia d’inchiesta in Italia?

Giovanni Verga tra fotografia ed esplorazione del vero 

Avete perso la terza puntata su Giovanni Verga? Nessun problema!
Guardate il video della diretta. 

Se avete perso le prime puntate, le potete riguardare sulla pagina apposita Verga Tour.  

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Grazie a tutti! 

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Eventi

Io leggo… e tu?

Sabato 24 aprile, dalle 19:45 
Rubrica mensile dedicata alla lettura 
A cura di Marco Abbondanzieri e Rosella Mucci 
Con la partecipazione straordinaria in video di tutti gli amici lettori 
 
Non perdete il terzo appuntamento per parlare con voi di libri e lettura. 
 
Ricorda che anche TU puoi essere il protagonista con un contributo video. 
 
Bastano 10 minuti dove ti presenti e parli di un libro che ti ha emozionato, chi lo ha scritto e perché ti è piaciuto tanto… dai che ci vuole… fai un video e spediscilo a calpurnia7102011@gmail.com o al numero whatsapp 3297244874. E sarai in diretta per la puntata del 24 aprile sulla nostra pagina FB!

Io leggo… e tu? 

Avete perso il terzo appuntamento sui libri e la lettura? Nessun problema!
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I Disartisti ospitano The Oddroots

All’Ex Mercato Torrespaccata, mercoledì 21 aprile dalle 19:00, tornano live con StreamPalco I Disartisti

Ci faranno conoscere The Oddroots, gruppo musicale di Roma. La loro musica parte dal reggae e dub contaminato da influenze funk, soul, ska, jazz, hip hop, per creare un sound moderno ed originale. 

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Continuiamo a pensare attraverso la cultura

In questo anno e mezzo sono emerse tante caratteristiche sociali e di pensiero della società del presente, che bene o male abbiamo tutti noi contribuito a farla diventare così. 
 
Facciamo un esempio che salta agli occhi di tutti noi. Oggi la libertà viene legata alle cose che possiamo fare, quindi le restrizioni per motivi sanitari vengono vissute come dittature e limitazione della libertà. Noi vogliamo mettere l’accento invece sul fatto che non è libertà se i nostri comportamenti hanno come conseguenza la morte di altri e quindi forse è più giusto dire che è disumano sapere che a causa di scelte non prioritarie qualcuno non ci sarà più. Un’immagine di ciò, se non ricordiamo male, la dava Orwell tanti anni fa dicendo: ”Siamo un gruppo di persone che camminiamo per la strada e tutti noi evitiamo la pozzanghera ed un momento dopo una di quelle persone non c’è più, il mondo ha perso una mente”. 
 
Poi proseguiva con un’altra immagine una bancarella dove c’erano il venditore ed un avventore, nella stessa piazza c’era il corpo di un impiccato, la loro discussione tra un prodotto e l’altro era lo sai che quando gli hanno detto che lo avrebbero impiccato si è fatto la pipì sotto? Intanto l’avventore ha fatto il suo acquisto e se ne è andato. In Italia, l’estate dello scorso anno quando in Inghilterra si facevano contratti per i vaccini e si programmava tutto ciò che riguardava il programma vaccinale ed altro, da noi si diceva che la seconda ondata non ci sarebbe stata e si doveva aprire tutto. Consigliamo a tutti ad identificare bene le forze sociali che lo dicevano, perché ancora oggi si parla di rischio calcolato, non dicendo e non chiarendo che in conseguenza di ciò ci saranno tanti morti. Di tutto ciò si parla poco perché chi tira i fili del potere vuol continuare a gestire una pandemia sanitaria solo attraverso considerazioni finanziarie, per chi non lo sapesse, si può andare in Iugoslavia e prenotare il proprio vaccino e ci sono viaggi fantastici e costosissimi nel cui pacchetto c’è il vaccino. 
 
La realtà è che non è vero che siamo stati tutti fermi, lo abbiamo visto tutti che giravamo tutti, il traffico non è mai calato. L’unica realtà chiusa del tutto è stata solo la Cultura, perché bar e ristoranti tra asporto e qualche apertura hanno potuto, seppur limitatamente, lavorare. Solo i luoghi della cultura sono stati sempre chiusi ed oltre tutto con pochi aiuti dallo Stato. 
 
Noi nella partita a scacchi tra aperturisti e chiusuristi non ci mettiamo in mezzo, però come prima di noi De André diceva: “Siamo tutti coinvolti, e diciamo la libertà individuale è legata alla libertà altrui e non può essere legata alla morte di chicchessia“. 
 
Continuiamo come sempre il nostro percorso, che è iniziato più di un anno fa, con le dirette Fb, senza pubblico, mettendo al centro e all’attenzione di tutti noi la cultura e come avete visto ormai collaborano con noi tutte le categorie sia di età, sesso e colore. Sottolineiamo questo perché le persone sono persone e la diversità come potete vedere è qualificante e arricchisce tutti noi. 
 
C’eravamo ci siamo e ci saremo. 
Per continuare a darci la possibilità di pensare attraverso la cultura dell’arte in tutte le sue sfumature. 
 
Vi diamo appuntamento a mercoledì 21 aprile, I Disartisti e sabato 24 aprile con la terza puntata di “Io leggo… e tu?“. 
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Io sono uno… Luigi Tenco tra parole, poesie e canzoni

Sabato 17 aprile, dalle 19:45
Io sono uno che non nasconde le sue idee… 
 
Dopo tanti e tanti anni, fiumi d’inchiostro e soprattutto tante canzoni oggi parlare ancora di Luigi Tenco sembra retrivo e scontato, in parte lo è ma allora perché parlare ancora di tante cose inutili all’italiano medio, a cui Tenco proprio allora irrideva, come la dignità umana, la giustizia sociale e l’amore? La musica forse è ancora per pochi una delle poche cose valide e lascia quello spiraglio di luce prima dell’oblio? A noi piace crederlo. 
 
A parer del vero, un vero ben “pilotato” e come luogo comune, la musica e l’arte in genere sono solo una perdita di tempo, non produce ricchezza, intorpidisce e rallenta i processi produttivi, è cattiva consigliera e indirizza le giovani coscienze in ambiti non controllabili. 
Se tutto questo è vero ben venga, siamo fieri di essere musicisti e teatranti, orgogliosi di essere soprattutto cattivi maestri, come lo è stato Luigi, il ragazzo ribelle, scapestrato e di indole indomita, una caratteristica dei giovani ma che negli anni non abbandona mai le persone rette e sincere. 
 
Ormai a cinquanta anni passati dalla morte di quel ragazzo poco perbene molti lo ricordano, i festival e le rassegne non si contano, gli spettacoli e gli omaggi sono ancora più di ieri, ma forse pochi ricordano volutamente le due vene di Luigi, quella prettamente musicale, di cui andava fiero e quella sovversiva di cui era forse, cosciente portatore. 
I dibattiti al Beat 72 con i giovani “capelloni” e le interviste sulla musica e sul suo sogno di un Folk italiano sono il perno della nostra performance. La nostra compagnia ha già trattato Tenco nello spettacolo “Stanza 219” ma ha esposto dubbi su un mistero, un mistero che si snoda tra atroci sospetti di falso suicidio e inquinamento delle prove, questo si reale, tipico del nostro paese. 
 
Le tematiche che Tenco affrontava in tempi lontani, oggi ritornano attuali. Canzoni come ”Cara Maestra”, che gli costò il cartellino rosso dalla RAI per due anni, canzoni come “Una brava ragazza” che allo stesso modo fece adirare, e non poco i moralisti, quelle parole che oggi sembrano scontate, allora avevano però un peso tale da far sembrare Luigi un pazzo, un visionario o peggio un sovversivo fuori controllo. 
In tutto questo c’è però una linea sottile che lega l’opera di Tenco a tutto quel mondo chiamato “Cantautori”, un temine coniato da Ennio Melis, patron della RCA, termine patrocinato poi da grandi manager, come Nanni Ricordi e Crepax, anche loro visionari e col pallino di fare si mercato ma anche cultura, rischiando non poco di persona. Impresari a cui dobbiamo parte della nostra emancipazione morale e sociale, persone che oggi rimpiangiamo per l’acume e il coraggio dimostrato in anni così difficili come l’Italia del dopoguerra e del post Boom economico. 
Per questa volta però faremo finta che Luigi non sia morto, che i temi da lui affrontati e le sue composizioni siano ancora, come lo sono del resto, attuali. Il divorzio, l’emancipazione della donna, l’immigrazione sembrano lontani e scontati temi, conquiste assodate, ma non è così. 
 
Due righe e pochi versi che Faber l’amico di sempre scrisse dopo la sua dipartita, una canzone che difficilmente De Andrè ripropose, come dargli torto…  
Signori ben pensanti spero non vi dispiaccia se in cielo e in mezzo ai santi Dio fra le sue braccia, soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte.
Dio di misericordia il tuo bel paradiso l’hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso, per quelli che han vissuto con la coscienza pura, l’inferno esiste solo per chi ne ha paura…  
Se non è amicizia questa ditemi cosa lo è…

Io sono uno… Luigi Tenco tra parole, poesie e canzoni 

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Luci sul Senegal

L’instabilità politica, sociale ed economica che affligge il Senegal è stata manifestata con portata mondiale dal mese di marzo 2021, in seguito alle numerose proteste dei cittadini senegalesi residenti all’estero e alle agitazioni scatenate all’interno del Paese, considerato finora il più pacifico dell’Africa. Il suo Popolo ha espresso una chiara e crescente preoccupazione sulle condizioni di democrazia e comunicazione. 
 

La compagnia Teatro alla Lettera, impegnata sin dalla sua fondazione in tematiche civili e culturali, in collaborazione con le associazioni Sunugal e Calpurnia, organizza un evento social destinato a una raccolta fondi per favorire la connessione internet e i relativi strumenti nelle aree periferiche di Dakar, a supporto del progetto ECO-Pas realizzato in Senegal, finanziato dall’Unione Europea e di cui l’associazione Sunugal è partner.

Presso l’Ex Mercato di Torre Spaccata (Roma), centro culturale attivo nella realizzazione di eventi online organizzati dall’associazione Calpurnia sui canali social di riferimento, giovedì 15 aprile 2021 alle ore 20:00 sarà realizzata la diretta social Luci sul Senegal, ideata dalla compagnia Teatro alla Lettera

Un evento di musica e teatro finalizzato ad approfondire le condizioni del Senegal al giorno d’oggi, senza tralasciare la sua Storia e la sua cultura, a sostegno dell’identità di un Popolo che, in quanto tale, è nato per essere libero. 

Con Marco Abbondanzieri, Roberto Disma, Valentina Sinagra, Oumy N’Diaye, Luca Masotti, Francesco Provenzano. 
 
Vi aspettiamo! 

Luci sul Senegal 

Se avete perso l’evento, potete guardate il video della diretta. 

Un evento di musica e teatro finalizzato ad approfondire le condizioni del Senegal al giorno d’oggi, senza tralasciare la sua Storia e la sua cultura, a sostegno dell’identità di un Popolo che, in quanto tale, è nato per essere libero. 

Nome e indirizzo della banca: Credit Agricole Italia 
IBAN IT65I0623009512000063684823 
Titolare del conto bancario: Associazione Socio Culturale Sunugal 
Causale: Donazione Luci sul Senegal 

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“Matto in due mosse”

Pubblichiamo la foto del lavoro donatoci da Ginòb, “Matto in due mosse”.
 
Da qui partiamo per una riflessione sul presente, prima però vogliamo dire due cose sulla performance di Federica Palo, “Infelici Notti
 
Straordinaria, soprattutto per la generazione che ha vissuto gli anni ’60 e ’70, la motivazione per cui ci siamo innamorati del teatro è per il teatro sociale. Non sappiamo se dallo schermo si vedeva la partecipazione del suo corpo alle parole, gli occhi che cambiavano espressione a seconda dei momenti, e poi è riuscita nonostante la serietà e la complessità di ciò che narrava ad incollarci, 45 minuti, non stancanti e sottolineerei, neanche pesanti, ma è riuscita a farci pensare emozionandoci. Questa è la forza del teatro e lei è riuscita a trasmettercela tutta.
Grazie Federica, speriamo a presto. 
 
Ritornando alla riflessione, sembra che stiamo assistendo, nell’ambito politico, sociale ed economico, ad una partita a scacchi dove i due giocatori non sono proprio definiti al 100 per 100. La partita riguarda il nostro presente e futuro ed i giocatori decidono quali sono i pezzi sacrificabili e quali sono le priorità. Non possiamo, come diceva una vecchia canzone: ve la do vinta, non sapevo che fosse una partita, se lo sapevo te la davo vinta dall’inizio, e non vogliamo e non dobbiamo, non partecipare anche se non siamo stati invitati: si sta giocando il nostro futuro. Non giocheremo con i pezzi che voi avete deciso di mettere sulla scacchiera, le mosse non saranno quelle che voi avete deciso, e le regole saranno diverse. Tutto questo all’insegna “della giustizia sociale”, il tentativo ormai palese di cavalcare la pandemia per annullare o quanto meno diminuire la presenza viva, nei luoghi della cultura, delle persone, attraverso la campagna ormai gigantesca a favore del cinema a casa ed il teatro a casa attraverso le grandi piattaforme “on demand” (a domanda). 
 
Nel nostro presidio culturale non ci sarà, il silenzio o l’assenso a tutto questo, ma continueremo a fare cultura dal vivo, appena sarà possibile perché la condivisione fisica è importante e continueremo a dire che stiamo usando l’on line perché c’è la pandemia, non per altri motivi e appena possibile, anche con un solo spettatore, perché magari sarà possibile solo questo, faremo in modo che lo spettacolo dal vivo si faccia e la volta successiva ci sarà un altro spettatore e così via. 
 
Gli appuntamenti di questa settimana, le cui locandine troverete affisse all’Ex Mercato, e nei nostri eventi, sono mercoledì 14 aprile, I Disartisti con il loro terzo appuntamento, dove noi in questo caso ospitiamo molto volentieri la loro diretta delle ore 19:00, seguitela, giovedì 15 aprile ci sarà un momento dedicato al Senegal, paese in difficoltà, la comunicazione di massa non racconta la drammaticità dei fatti che stanno accadendo, sabato 17 aprile teatro canzone dedicato a Luigi Tenco
 
Come potete ben vedere non stiamo rinunciando alla qualità delle nostre iniziative, ma soprattutto non sono conseguenti alla ricerca del consenso, ma alle priorità de momento. 
 
Dobbiamo dire che tutte le iniziative fino ad oggi realizzate hanno ricevuto un buon riscontro, più di quanto ci aspettavamo, ma la cosa più importante è che quasi tutti non aspettano altro che vederci dal vivo. 
 
Questa è la nostra strada a presto…