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Donna: Colore, Movimento, Emozione

Donna: Colore, Movimento, Emozione 

Venerdì 24 e Sabato 25 Marzo 2023 

Il progetto “Donna: Colore, Movimento, Emozione” nasce dalla volontà di esaltare la bellezza, nel suo senso più ampio, che una donna può contenere in sé. 
Una bellezza fatta di passione, di abnegazione, ma anche di quel sano egoismo che spesso una donna fatica ad esprimere, presa dai mille impegni che le derivano dai suoi molteplici ruoli, e dai “vampiri” emotivi che spesso contano su di lei. 

Eppure il mondo declinato al femminile è qualcosa che ha dell’incredibile; è variopinto come le ali di una farfalla, delicato come una ragnatela sottile. Ha in sé la tenacia che si osserva in un seme che germoglia, salendo in superficie attraversando la terra dura. 

Il mondo femminile è come la Primavera, che proprio nel mese di Marzo caccia via l’Inverno e comincia a portare rinnovamento e luce nella nostra quotidianità. 
La donna è un coacervo di energie, di vibrazioni, di colori e sono questi “talenti” che la rendono straordinaria.
E noi vogliamo “omaggiarla” attraverso tre momenti ben precisi. 

Venerdì 24 marzo 

h 19:00 
MOSTRA VERNISSAGE
Mostra di pittura di Orietta Petrignani 

h 20:00 
SPETTACOLO TEATRALE
Spettacolo “Las Mariposas Vuelan todavia
de “I Grecialia
con: Orietta Petrignani (Patria Mercedes Mirabal), Irene De Paolis (Antonia Maria Teresa Mirabal), Veronica Elefante (Maria Argentina Minerva Mirabal) e Rosanna Luciano (Belgica Adela Mirabal); e con Maria Laura Satta, voce ed autrice della canzone “I miei sogni di…”;
e Santi Morana musicista alla tastiera.

A seguire… cena!

Sabato 25 marzo 

h 17:00 
EVENTO IN-FORMATIVO
Prevenzione in movimento, evento in-formativo dedicato al movimento ed al benessere, declinato al femminile, a cura di Rosanna Luciano.

Preparate i tappettini! 

Ed ecco che il primo incontro è con la pittura. 

Orietta Petrignani, pittrice per passione e per talento, dona la sua creatività, la sua capacità di rappresentare in modo del tutto personale, volti e forme di donne per farne trapelare la forza e l’energia, ed anche le possibili emozioni in chiaroscuro, che in una donna possono essere presenti contemporaneamente rendendola, a volte, non lineare. Qualcuno potrebbe definirla “lunatica” o “isterica”; noi preferiamo definirla folle nel significato migliore del termine… perché è il folle che si avvicina al divino.

E tutto questo avviene attraverso l’uso di pennellate di colore e tratti che più che il dettaglio, il particolare, vogliono comunicare le sensazioni che trapassano la tela e possono arrivare al cuore. 
Una carrellata di quadri che può scatenare scintille emotive, riflessioni e perché no? La voglia di provare a cimentarsi nell’ardua prova di imprimere i moti dell’anima sulla tela. 

E tutto questo avviene attraverso l’uso di pennellate di colore e tratti che più che il dettaglio, il particolare, vogliono comunicare le sensazioni che trapassano la tela e possono arrivare al cuore. 
Una carrellata di quadri che può scatenare scintille emotive, riflessioni e perché no? La voglia di provare a cimentarsi nell’ardua prova di imprimere i moti dell’anima sulla tela. 

Nella parte dedicata alla prevenzione attraverso il movimento, Rosanna Luciano, fisioterapista, vuole presentare l’attività motoria sotto una luce diversa, quindi né come movimento da palestra, in cui si “pompano i muscoli” per soli fini estetici, e neppure della classica ginnastica posturale dell’“allunga e respira”. 
 
Si parla di prevenzione non solo come modo per mantenere e migliorare la salute, ma per avere maggior consapevolezza di sé; si parla di come l’esercizio fisico sia uno dei pilastri della prevenzione, poiché di esso beneficia l’intero organismo. 
Si parla del core, del centro del corpo, che non è “solo addominali”, ma una struttura, connessa a tutte le altre, che diviene spesso fondamentale attivare e tonificare per fare in modo di prevenire, e quando possibile migliorare, tante piccole e grandi condizioni. 
 
Si parla della capacità di mantenere una postura corretta, e dunque un’eleganza, un portamento che rendano la donna come una regina, una figura regale che passa tra le strade della vita. 
Si parla delle fasi della vita di una donna, in cui ci sono trasformazioni che possono disturbi al femminile di cui spesso non si parla, perché ci si vergogna un po’ e che possono limitare fortemente la socialità e abbassare l’autostima. Si parla di incontinenza, ma anche di diastasi addominale, osteoporosi, equilibrio, e perché no, anche di cellulite intesa come patologia del tessuto connettivo sottocutaneo, e non come semplice inestetismo. 

E tutto questo ponendo l’accento sul fatto che essi possono essere il risultato finale di un uso non corretto del proprio corpo reiterato per anni, o di gravidanze e di parti troppo medicalizzati e poco naturali.
Infine, ci sarà una breve parte pratica per far capire e toccare con mano di cosa davvero si parla.
Per cui: preparate i tappetini!

Poiché Marzo è anche il mese in cui si celebra la “Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e per la pace internazionale”, ci si chiede se ha senso parlare dei diritti delle donne, oggi che siamo nel XXI secolo, oggi che possiamo arrivare su Marte e comunicare senza fili a centinaia di chilometri di distanza? 
Sì ha senso, perché ancora oggi la donna è considerata un essere di serie B in molti paesi del Mondo, tanto che uccidere, carcerare, torturare, o chiudere in casa una donna impedendole di studiare, di guidare una macchina, ed in generale di vivere la sua vita sono fatti considerati “normali”. 

Ma anche tra i popoli civili, i cosiddetti popoli democratici le cose non vanno molto meglio; ancora una donna non ha pari diritti ed opportunità dell’uomo, ancora troppo spesso deve decidere se lavorare o essere madre; ancora troppo spesso le donne faticano ad emergere e a vivere in un mondo che non è fatto a loro misura. 
Eppure la donna ha potenzialità che neppure lei stessa immagina, neppure lei stessa sa di avere. 

Ecco perché nella parte dedicata al teatro viene messa in scena “Las Mariposas vuelan todavia”: un pezzo teatrale sofferto e profondo scritto e diretto dall’attrice e regista teatrale Angela Ricci, ed interpretato dal gruppo de “I Grecialia”, da un po’ di tempo attivi nel panorama teatrale di Roma.

In particolare, Angela ed il gruppo sono alla ricerca costante degli archetipi femminili che si nascondono tra le pieghe della mitologia greca, ed una volta scovati, li rappresentano sia in chiave più leggera, come accade nell’“Odissea, opera buffa”, sia in chiave più drammatica con “Elettra racconta”, pezzo teatrale in lavorazione che verrà rappresentato per la prima volta a partire dal mese di Maggio. 

Il pezzo che viene qui portato si discosta dal filo conduttore della mitologia, per parlare comunque di donne forti ed appassionate, realmente esistite. Sono le quattro sorelle Mirabal, che nascono e vivono nella Repubblica Domenicana della prima metà del 1900, sotto la dittatura totalitaria di Rafael Trujillo; tre di loro troveranno la morte, uccise, perché vollero opporsi e contrastare a gran voce il regime totalitario che stavano vivendo e subendo: la passione in quello che loro credevano fosse giusto le portò a morire per i loro ideali. 
La quarta sarà colei che tirerà le somme, e attraverso la scrittura di un libro, porta il grande pubblico a conoscenza della dolorosa vicenda.

Un cast tutto al femminile, in cui passato e presente si intrecciano e creano quella catena di empatia che non solo unisce le vite delle tre sorelle, ma che, come un grande cerchio di sorellanza, unisce tutte le donne che subiscono violenza, fisica e psichica, violenze e soprusi che non avrebbero ragione d’esistere oggi, ma che ancora sono diffusi per ogni dove, senza distinzione di stato sociale, di cultura, di religioni, né di territori. 

È, questa, una rappresentazione teatrale che vuole portare a riflettere sulla condizione della donna e della sua grande forza interiore, ma allo stesso tempo è un incontro con la creatività e con l’arte che ciascuno possiede, e che potrebbe essere resa manifesta proprio abbracciando la grande arte del teatro, e del mettersi in gioco. 

Evento riservato ai soci
Ingresso con tessera associativa 2023 (5€) + contributo  

Per info e prenotazioni: 
info@asscalpurnia.it 
Whatsapp: 327 0190 649 | 347 3272 574 

Restate aggiornati sulla nostra pagina fb

Grazie a tutti, vi aspettiamo!!! 

Donna: Colore, Movimento, Emozione 

Venerdì 24 e Sabato 25 Marzo 2023 

Il progetto “Donna: Colore, Movimento, Emozione” nasce dalla volontà di esaltare la bellezza, nel suo senso più ampio, che una donna può contenere in sé. 
Una bellezza fatta di passione, di abnegazione, ma anche di quel sano egoismo che spesso una donna fatica ad esprimere, presa dai mille impegni che le derivano dai suoi molteplici ruoli, e dai “vampiri” emotivi che spesso contano su di lei. 

Eppure il mondo declinato al femminile è qualcosa che ha dell’incredibile; è variopinto come le ali di una farfalla, delicato come una ragnatela sottile. Ha in sé la tenacia che si osserva in un seme che germoglia, salendo in superficie attraversando la terra dura. 

Il mondo femminile è come la Primavera, che proprio nel mese di Marzo caccia via l’Inverno e comincia a portare rinnovamento e luce nella nostra quotidianità. 
La donna è un coacervo di energie, di vibrazioni, di colori e sono questi “talenti” che la rendono straordinaria.
E noi vogliamo “omaggiarla” attraverso tre momenti ben precisi. 

Venerdì 24 marzo 

h 19:00 
MOSTRA VERNISSAGE
Mostra di pittura di Orietta Petrignani 

h 20:00 
SPETTACOLO TEATRALE
Spettacolo “Las Mariposas Vuelan todavia
de “I Grecialia
con: Orietta Petrignani (Patria Mercedes Mirabal), Irene De Paolis (Antonia Maria Teresa Mirabal), Veronica Elefante (Maria Argentina Minerva Mirabal) e Rosanna Luciano (Belgica Adela Mirabal); e con Maria Laura Satta, voce ed autrice della canzone “I miei sogni di…”;
e Santi Morana musicista alla tastiera.

A seguire… cena!

Sabato 25 marzo 

h 17:00 
EVENTO IN-FORMATIVO
Prevenzione in movimento, evento in-formativo dedicato al movimento ed al benessere, declinato al femminile, a cura di Rosanna Luciano.

Preparate i tappettini! 

Ed ecco che il primo incontro è con la pittura. 

Orietta Petrignani, pittrice per passione e per talento, dona la sua creatività, la sua capacità di rappresentare in modo del tutto personale, volti e forme di donne per farne trapelare la forza e l’energia, ed anche le possibili emozioni in chiaroscuro, che in una donna possono essere presenti contemporaneamente rendendola, a volte, non lineare. Qualcuno potrebbe definirla “lunatica” o “isterica”; noi preferiamo definirla folle nel significato migliore del termine… perché è il folle che si avvicina al divino.

E tutto questo avviene attraverso l’uso di pennellate di colore e tratti che più che il dettaglio, il particolare, vogliono comunicare le sensazioni che trapassano la tela e possono arrivare al cuore. 
Una carrellata di quadri che può scatenare scintille emotive, riflessioni e perché no? La voglia di provare a cimentarsi nell’ardua prova di imprimere i moti dell’anima sulla tela. 

Nella parte dedicata alla prevenzione attraverso il movimento, Rosanna Luciano, fisioterapista, vuole presentare l’attività motoria sotto una luce diversa, quindi né come movimento da palestra, in cui si “pompano i muscoli” per soli fini estetici, e neppure della classica ginnastica posturale dell’“allunga e respira”. 
 
Si parla di prevenzione non solo come modo per mantenere e migliorare la salute, ma per avere maggior consapevolezza di sé; si parla di come l’esercizio fisico sia uno dei pilastri della prevenzione, poiché di esso beneficia l’intero organismo. 
Si parla del core, del centro del corpo, che non è “solo addominali”, ma una struttura, connessa a tutte le altre, che diviene spesso fondamentale attivare e tonificare per fare in modo di prevenire, e quando possibile migliorare, tante piccole e grandi condizioni. 
Si parla della capacità di mantenere una postura corretta, e dunque un’eleganza, un portamento che rendano la donna come una regina, una figura regale che passa tra le strade della vita. 
Si parla delle fasi della vita di una donna, in cui ci sono trasformazioni che possono disturbi al femminile di cui spesso non si parla, perché ci si vergogna un po’ e che possono limitare fortemente la socialità e abbassare l’autostima. Si parla di incontinenza, ma anche di diastasi addominale, osteoporosi, equilibrio, e perché no, anche di cellulite intesa come patologia del tessuto connettivo sottocutaneo, e non come semplice inestetismo. 
 
E tutto questo ponendo l’accento sul fatto che essi possono essere il risultato finale di un uso non corretto del proprio corpo reiterato per anni, o di gravidanze e di parti troppo medicalizzati e poco naturali.
Infine, ci sarà una breve parte pratica per far capire e toccare con mano di cosa davvero si parla. Per cui: preparate i tappetini!

Nella parte dedicata alla prevenzione attraverso il movimento, Rosanna Luciano, fisioterapista, attraverso il suo metodo Core di Donna 35+: benessere declinato al femminile vuole presentare l’attività motoria sotto una luce diversa, quindi né come movimento da palestra, in cui si “pompano i muscoli” per soli fini estetici, e neppure della classica ginnastica posturale dell’“allunga e respira”.

Si parla, invece, del core, della parte centrale del corpo, connessa a tutte le altre, che diviene spesso fondamentale attivare e tonificare per fare in modo di prevenire, e quando possibile migliorare, tante piccole e grandi condizioni. 
Si parla di prevenire e migliorare i piccoli disturbi muscolo-scheletrici, soprattutto a livello della colonna vertebrale; si parla della capacità di mantenere una postura corretta, e dunque un’eleganza, un portamento che rendano la donna come una regina, una figura regale che passa tra le strade della vita, con la sua autoironia, ma anche con una maggior consapevolezza di sé.

Una maggior consapevolezza di sé che passa anche nel poter vivere al meglio le varie fasi di trasformazione che ogni donna vive: la gravidanza, e la menopausa. Soprattutto questa è la fase in cui possono essere presenti quei disturbi al femminile di cui spesso non si parla, perché ci si vergogna un po’ e che possono limitare fortemente la socialità e abbassare l’autostima. Si parla di incontinenza, ma anche di diastasi addominale, osteoporosi, equilibrio, e perché no, anche di cellulite intesa come patologia del tessuto connettivo sottocutaneo, e non come semplice inestetismo.

E tutto questo ponendo l’accento sul fatto che essi possono essere il risultato finale di un uso non corretto del proprio corpo reiterato per anni, o di gravidanze e di parti troppo medicalizzati e poco naturali. 
Infine, ci sarà una breve parte pratica per far capire e toccare con mano di cosa davvero si parla. Per cui: preparate i tappetini! 

Poiché Marzo è anche il mese in cui si celebra la “Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e per la pace internazionale”, ci si chiede se ha senso parlare dei diritti delle donne, oggi che siamo nel XXI secolo, oggi che possiamo arrivare su Marte e comunicare senza fili a centinaia di chilometri di distanza? 
Sì ha senso, perché ancora oggi la donna è considerata un essere di serie B in molti paesi del Mondo, tanto che uccidere, carcerare, torturare, o chiudere in casa una donna impedendole di studiare, di guidare una macchina, ed in generale di vivere la sua vita sono fatti considerati “normali”. 

Ma anche tra i popoli civili, i cosiddetti popoli democratici le cose non vanno molto meglio; ancora una donna non ha pari diritti ed opportunità dell’uomo, ancora troppo spesso deve decidere se lavorare o essere madre; ancora troppo spesso le donne faticano ad emergere e a vivere in un mondo che non è fatto a loro misura. 
Eppure la donna ha potenzialità che neppure lei stessa immagina, neppure lei stessa sa di avere. 

Ecco perché nella parte dedicata al teatro viene messa in scena “Las Mariposas vuelan todavia”: un pezzo teatrale sofferto e profondo scritto e diretto dall’attrice e regista teatrale Angela Ricci, ed interpretato dal gruppo de “I Grecialia”, da un po’ di tempo attivi nel panorama teatrale di Roma.
In particolare, Angela ed il gruppo sono alla ricerca costante degli archetipi femminili che si nascondono tra le pieghe della mitologia greca, ed una volta scovati, li rappresentano sia in chiave più leggera, come accade nell’“Odissea, opera buffa”, sia in chiave più drammatica con “Elettra racconta”, pezzo teatrale in lavorazione che verrà rappresentato per la prima volta a partire dal mese di Maggio. 

Il pezzo che viene qui portato si discosta dal filo conduttore della mitologia, per parlare comunque di donne forti ed appassionate, realmente esistite. Sono le quattro sorelle Mirabal, che nascono e vivono nella Repubblica Domenicana della prima metà del 1900, sotto la dittatura totalitaria di Rafael Trujillo; tre di loro troveranno la morte, uccise, perché vollero opporsi e contrastare a gran voce il regime totalitario che stavano vivendo e subendo: la passione in quello che loro credevano fosse giusto le portò a morire per i loro ideali. 
La quarta sarà colei che tirerà le somme, e attraverso la scrittura di un libro, porta il grande pubblico a conoscenza della dolorosa vicenda.

Un cast tutto al femminile, in cui passato e presente si intrecciano e creano quella catena di empatia che non solo unisce le vite delle tre sorelle, ma che, come un grande cerchio di sorellanza, unisce tutte le donne che subiscono violenza, fisica e psichica, violenze e soprusi che non avrebbero ragione d’esistere oggi, ma che ancora sono diffusi per ogni dove, senza distinzione di stato sociale, di cultura, di religioni, né di territori. 
È, questa, una rappresentazione teatrale che vuole portare a riflettere sulla condizione della donna e della sua grande forza interiore, ma allo stesso tempo è un incontro con la creatività e con l’arte che ciascuno possiede, e che potrebbe essere resa manifesta proprio abbracciando la grande arte del teatro, e del mettersi in gioco. 

Evento riservato ai soci
Ingresso con tessera associativa 2023 (5€) + contributo  

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