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Oasi Urbana

Oasi Urbana, questa ci sembra la giusta definizione del posto e delle attività che noi tutti svolgiamo. 
 
L’abbiamo immaginata così: una, affollata, perché organizzata per persone che comperano, e quindi sponsorizzata, le persone importanti rendono vivo quell’evento, di conseguenza l’evento e l’oasi sono la stessa cosa; la seconda, dove noi ci siamo collocati idealmente, è un oasi e basta, dove c’è l’acqua che è vita, dove arrivano persone a caso e la vivono per quella che è, però l’acqua porta con se la condivisione, la solidarietà , incontri ed il rispetto della vita nella sua diversità e l’importanza della diversità nella vita, dove per tutti c’è un posto vicino a qualcuno, e qualcuno è vicino a te. 
 
È sotto inteso che è più complicato perché alla seconda oasi devi arrivarci non con le indicazioni e la pubblicità ma per l’interesse che nasce da uno scopo ben chiaro, la dignità ed il rispetto delle persone al centro. 
 
Oggi ci sembra più importante parlare dei fatti, e quindi vi elenchiamo ciò che succede all’interno ogni giorno da un anno e mezzo per rafforzare il concetto che il COVID non ha bisogno di distanza sociale ma di distanza fisica e molta attenzione all’igiene. 
 
Il lunedì ed il martedì insieme a due tutor vengono all’incirca una decina di ragazzi che stanno provando a ricominciare a vivere. 
Il mercoledì pomeriggio “I Disartisti“, giovani con Streampalco in diretta on line che discutono di musica, cultura tra di loro. 
Giovedì ed il sabato pomeriggio il coro con le loro prove. La mattina del giovedì i ragazzi del bowling. 
Il sabato la diretta del Cinema Parlante, per un’ora si occupa di cultura attraverso l’arte come veicolo trainante.
Tutta la settimana, in vari orari c’è il Banco Alimentare. In questo momento stiamo seguendo 80 famiglie. 
Da questa settimana verrà un gruppo teatrale per fare le prove del loro spettacolo. 
 
Da settembre se tutto andrà come speriamo che vada, ricominceranno le Fiere: c’è ne sono già due in programmazione: una per il Cinema e l’altra per il libro. 
 
Per concludere, i nostri fatti, nel nostro piccolo, dimostrano che esser liberi e sganciati da meccanismi incatenanti non diminuiscono anzi aumentano la qualità dell’attività e purtroppo per chi non “ci trova simpatici” non siamo falliti e non lo saremo nonostante la loro finta disattenzione. 
 
Ci fa piacere sottolineare, parlando sempre di fatti, in questo momento stanno collaborando con noi tanti giovani che oltre a preparare spettacoli, lavorando per mantenersi stanno preparando progetti per il loro futuro noi ne siamo molto orgogliosi e onorati facendo loro da spalla. 
Non elenchiamo tutti i nomi perché ci sembra che sia più importante il gruppo, che fa la forza se vengono rispettate tutte le individualità! 
 
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Continuiamo a pensare attraverso la cultura

In questo anno e mezzo sono emerse tante caratteristiche sociali e di pensiero della società del presente, che bene o male abbiamo tutti noi contribuito a farla diventare così. 
 
Facciamo un esempio che salta agli occhi di tutti noi. Oggi la libertà viene legata alle cose che possiamo fare, quindi le restrizioni per motivi sanitari vengono vissute come dittature e limitazione della libertà. Noi vogliamo mettere l’accento invece sul fatto che non è libertà se i nostri comportamenti hanno come conseguenza la morte di altri e quindi forse è più giusto dire che è disumano sapere che a causa di scelte non prioritarie qualcuno non ci sarà più. Un’immagine di ciò, se non ricordiamo male, la dava Orwell tanti anni fa dicendo: ”Siamo un gruppo di persone che camminiamo per la strada e tutti noi evitiamo la pozzanghera ed un momento dopo una di quelle persone non c’è più, il mondo ha perso una mente”. 
 
Poi proseguiva con un’altra immagine una bancarella dove c’erano il venditore ed un avventore, nella stessa piazza c’era il corpo di un impiccato, la loro discussione tra un prodotto e l’altro era lo sai che quando gli hanno detto che lo avrebbero impiccato si è fatto la pipì sotto? Intanto l’avventore ha fatto il suo acquisto e se ne è andato. In Italia, l’estate dello scorso anno quando in Inghilterra si facevano contratti per i vaccini e si programmava tutto ciò che riguardava il programma vaccinale ed altro, da noi si diceva che la seconda ondata non ci sarebbe stata e si doveva aprire tutto. Consigliamo a tutti ad identificare bene le forze sociali che lo dicevano, perché ancora oggi si parla di rischio calcolato, non dicendo e non chiarendo che in conseguenza di ciò ci saranno tanti morti. Di tutto ciò si parla poco perché chi tira i fili del potere vuol continuare a gestire una pandemia sanitaria solo attraverso considerazioni finanziarie, per chi non lo sapesse, si può andare in Iugoslavia e prenotare il proprio vaccino e ci sono viaggi fantastici e costosissimi nel cui pacchetto c’è il vaccino. 
 
La realtà è che non è vero che siamo stati tutti fermi, lo abbiamo visto tutti che giravamo tutti, il traffico non è mai calato. L’unica realtà chiusa del tutto è stata solo la Cultura, perché bar e ristoranti tra asporto e qualche apertura hanno potuto, seppur limitatamente, lavorare. Solo i luoghi della cultura sono stati sempre chiusi ed oltre tutto con pochi aiuti dallo Stato. 
 
Noi nella partita a scacchi tra aperturisti e chiusuristi non ci mettiamo in mezzo, però come prima di noi De André diceva: “Siamo tutti coinvolti, e diciamo la libertà individuale è legata alla libertà altrui e non può essere legata alla morte di chicchessia“. 
 
Continuiamo come sempre il nostro percorso, che è iniziato più di un anno fa, con le dirette Fb, senza pubblico, mettendo al centro e all’attenzione di tutti noi la cultura e come avete visto ormai collaborano con noi tutte le categorie sia di età, sesso e colore. Sottolineiamo questo perché le persone sono persone e la diversità come potete vedere è qualificante e arricchisce tutti noi. 
 
C’eravamo ci siamo e ci saremo. 
Per continuare a darci la possibilità di pensare attraverso la cultura dell’arte in tutte le sue sfumature. 
 
Vi diamo appuntamento a mercoledì 21 aprile, I Disartisti e sabato 24 aprile con la terza puntata di “Io leggo… e tu?“. 
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“Matto in due mosse”

Pubblichiamo la foto del lavoro donatoci da Ginòb, “Matto in due mosse”.
 
Da qui partiamo per una riflessione sul presente, prima però vogliamo dire due cose sulla performance di Federica Palo, “Infelici Notti
 
Straordinaria, soprattutto per la generazione che ha vissuto gli anni ’60 e ’70, la motivazione per cui ci siamo innamorati del teatro è per il teatro sociale. Non sappiamo se dallo schermo si vedeva la partecipazione del suo corpo alle parole, gli occhi che cambiavano espressione a seconda dei momenti, e poi è riuscita nonostante la serietà e la complessità di ciò che narrava ad incollarci, 45 minuti, non stancanti e sottolineerei, neanche pesanti, ma è riuscita a farci pensare emozionandoci. Questa è la forza del teatro e lei è riuscita a trasmettercela tutta.
Grazie Federica, speriamo a presto. 
 
Ritornando alla riflessione, sembra che stiamo assistendo, nell’ambito politico, sociale ed economico, ad una partita a scacchi dove i due giocatori non sono proprio definiti al 100 per 100. La partita riguarda il nostro presente e futuro ed i giocatori decidono quali sono i pezzi sacrificabili e quali sono le priorità. Non possiamo, come diceva una vecchia canzone: ve la do vinta, non sapevo che fosse una partita, se lo sapevo te la davo vinta dall’inizio, e non vogliamo e non dobbiamo, non partecipare anche se non siamo stati invitati: si sta giocando il nostro futuro. Non giocheremo con i pezzi che voi avete deciso di mettere sulla scacchiera, le mosse non saranno quelle che voi avete deciso, e le regole saranno diverse. Tutto questo all’insegna “della giustizia sociale”, il tentativo ormai palese di cavalcare la pandemia per annullare o quanto meno diminuire la presenza viva, nei luoghi della cultura, delle persone, attraverso la campagna ormai gigantesca a favore del cinema a casa ed il teatro a casa attraverso le grandi piattaforme “on demand” (a domanda). 
 
Nel nostro presidio culturale non ci sarà, il silenzio o l’assenso a tutto questo, ma continueremo a fare cultura dal vivo, appena sarà possibile perché la condivisione fisica è importante e continueremo a dire che stiamo usando l’on line perché c’è la pandemia, non per altri motivi e appena possibile, anche con un solo spettatore, perché magari sarà possibile solo questo, faremo in modo che lo spettacolo dal vivo si faccia e la volta successiva ci sarà un altro spettatore e così via. 
 
Gli appuntamenti di questa settimana, le cui locandine troverete affisse all’Ex Mercato, e nei nostri eventi, sono mercoledì 14 aprile, I Disartisti con il loro terzo appuntamento, dove noi in questo caso ospitiamo molto volentieri la loro diretta delle ore 19:00, seguitela, giovedì 15 aprile ci sarà un momento dedicato al Senegal, paese in difficoltà, la comunicazione di massa non racconta la drammaticità dei fatti che stanno accadendo, sabato 17 aprile teatro canzone dedicato a Luigi Tenco
 
Come potete ben vedere non stiamo rinunciando alla qualità delle nostre iniziative, ma soprattutto non sono conseguenti alla ricerca del consenso, ma alle priorità de momento. 
 
Dobbiamo dire che tutte le iniziative fino ad oggi realizzate hanno ricevuto un buon riscontro, più di quanto ci aspettavamo, ma la cosa più importante è che quasi tutti non aspettano altro che vederci dal vivo. 
 
Questa è la nostra strada a presto…
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Alcune riflessioni

È stata scelta non a caso la foto del Teatro in parte migliorato, per quanto ci è possibile, perché volevamo condividere con voi alcune riflessioni che abbiamo fatto.
 
In quest’anno e mezzo di pandemia il teatro rispetto all’anno precedente è stato usato sicuramente in maniera minore, però le stesse persone che usavano quella sala, per concerti, video, teatro, conferenze e chi più ne ha più ne metta, sono le stesse e soprattutto con gli stessi principi, la stessa coerenza e la competenza migliorandola, imparando giorno per giorno, che hanno e stanno attraverso il banco alimentare, aiutando oltre 50 famiglie, che portano vestiti ai meno abbienti o addirittura mobilia in buono stato a chi ne necessitava, continuano il controllo con la presenza, la sicurezza del quartiere. 
 
Continuiamo a ricevere chiamate per animali in difficoltà che vengono portati in sicurezza a chi li cura e poi li libera. Hanno continuato a programmare gli spettacoli che verranno messi in scena appena possibile, abbiamo imparato ad usare il web per un’ora a settimana con “Il Cinema Parlante“, “Io Leggo e Tu…?“. 
 
Il recupero della Libreria del Quadraro, adibendo uno spazio a Libreria ed è nato molto di quanto questo anno è stato realizzato da quella condivisione. 
 
I giovani hanno trovato uno spazio: il mercoledì sera I Disarstisti hanno progettato e realizzato autonomamente e via web, mercoledì prossimo ci sarà la seconda puntata. 
 
Stiamo realizzando una nuova collaborazione per ragazzi con difficoltà appena sarà tutto definitivo ve ne daremo conto per condividere la bellezza e l’importanza del progetto. Continua sempre la collaborazione che va avanti ormai da tempo con i ragazzi con disabilità fisica. 
 
Ecco, come si fa a dire che quel teatro è vuoto? Quel teatro prima era ed è luogo per fare spettacoli oggi è un punto di riferimento per le persone che sono in difficoltà ma soprattutto è un punto di riferimento per condividere questa difficoltà non è e non lo sarà mai un punto assistenzialistico fine a se stesso, grazie al fatto che alle spalle c’è il mondo del teatro. 
 
Per nostro piacere e per farci un po’ grandi abbiamo avuto riconoscimenti dalle autorità competenti che ci riguardano essendo stati ammessi a due bandi uno regionale ed uno comunale. 
 
Mercoledì seguite I Disartisti sulla loro pagina, dalla nostra libreria dell’Ex Mercato e a breve vi daremo i dettagli dello spettacolo web di sabato 10 aprile.
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Dieci anni all’Ex Mercato Torrespaccata

In questi dieci anni che stiamo lavorando tutti i giorni costantemente e coerentemente per migliorare la qualità della nostra vita attraverso l’Arte in tutte le sue espressioni, le soluzioni sono tante, potrebbe pure essere che non sempre l’abbiamo azzeccate, però nei fatti siamo stati incredibilmente “bravi” perché la competenza, la condivisione, e quindi il gruppo ha funzionato, perché non c’erano e non ci sono prime donne o primi uomini ma solo chi è bravo a cantare: canta chi è bravo a recitare: recita, chi è bravo a suonare: suona e così via.
 
Questo solo è importante e si vede nella qualità delle cose che facciamo. Abbiamo dimostrato in questo anno e mezzo che la Cultura non è possibile fermarla perché nonostante che dal vivo ha la sua massima espressione, in video, anche se non eravamo nessuno di noi preparati, siamo riusciti ad arrivare oggi ad un livello decente di immagini e suoni grazie al fatto che abbiamo studiato e chiesto aiuto a chi ne sa più di noi ed avendo un risultato di ascolto inaspettato, molto molto di più di quanto ci aspettavamo. 
 
Siamo riusciti pure ad aprire tre nuove porte a noi care: tre appuntamenti fissi.
 
Il primo “Io Leggo e Tu?“. Il secondo dedicato alla storia della letteratura: i primi due di quattro dedicati a Giovanni Verga, con il “Verga Tour“. La terza che inizierà il 31 marzo dedicato al giovane cant’autorato
 
Ciò di cui siamo veramente orgogliosi è che ci sono molti giovani in prima fila che stanno collaborando con tutti noi, e stiamo imparando tutti l’uno dall’altro tanto. 
 
Oggi dopo tanto tempo torniamo sul tema della legalità sociale e quindi della giustizia sociale. 
 
Dieci anni fa abbiamo trovato l’Ex Mercato bene pubblico totalmente abbandonato e lasciato a se stesso tanto che non solo all’interno era un porcile ma anche fuori, in via Filippo Tacconi, dove oggi ci sono le scalette libere e pulite erano una discarica a cielo aperto tant’è che i passanti camminavano in mezzo alla strada. L’unico intervento fatto in quegli anni era cancellare le scritte sul muro, oggi quel mondo reagisce alla rinascita dell’Ex Mercato sia culturale che igienica cercando di ignorare che è rinato dando false indicazioni, ovvero sia che è in disuso o delegittimare chi lo gestisce. Tutto questo non con atti formali ma solo usando la maldicenza. 
 
Ribadiamo la nostra totale legittimità di essere i gestori e di avere le carte in regola per dire questo. 
 
Da quando siamo arrivati ad oggi non si contano più le volte che sono venuti carabinieri e vigili per varie motivazioni non hanno mai potuto contestare la nostra legittimità. 
 
Chiudiamo con la speranza che prestissimo ci facciano i vaccini a tutti gli over 50 almeno così da poter tornare a fare spettacoli dal vivo con un minimo di sicurezza. 
 
Vi aspettiamo sabato 27 marzo per il secondo appuntamento con “Io Leggo… e tu?, sempre in live sulla pagina FB dell’Ex Mercato Torrespaccata. 
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Non abbiamo mai chiuso

Non abbiamo mai chiuso. Anche se quest’anno è stato doloroso, difficoltoso, sicuramente, ci ha dato la possibilità di imparare a comunicare in altro modo, quello che per i giovani oggi è normale. 
 
La lezione che abbiamo ricevuto è che i servizi primari, sanitari, scuola, acqua, luce, gas e la sicurezza sul lavoro devono essere gestiti dallo Stato perché in questo anno le mancanze del privato hanno creato dei danni irreparabili per la nostra vita. 
 
Siamo partiti a gennaio e febbraio con gli spettacoli dal vivo, poi non potendo più farli abbiamo continuato con le prove teatrali e musicali, ed abbiamo contemporaneamente collaborato con il banco alimentare “Uno Sguardo al Futuro“, insieme ad alcuni residenti di Torrespaccata abbiamo portato generi di prima necessità a tante persone. 
 
Quando si è potuto lavorare abbiamo migliorato gli interni dell’Associazione, inoltre abbiamo raggiunto una collaborazione con dei ragazzi che hanno una ditta di giardinaggio, che sono entrati in difficoltà perché più volte hanno subito furti ai loro furgoni ed ai loro attrezzi, lo scambio è stato: loro tagliano l’erba di un giardinetto del quartiere e noi ospitiamo i loro furgoni fino a che non verranno tempi migliori. 
 
Abbiamo ospitato il materiale della Libreria il Quadraro che ha chiuso, ed oggi collaboriamo con le dirette de “Il Cinema Parlante
 
Settembre ed ottobre abbiamo organizzato due spettacoli dal vivo e quando ci hanno chiuso al pubblico abbiamo iniziato con le dirette sulla nostra pagina Facebook, nel frattempo collaboravamo con un coro per far sì che potessero continuare con le loro prove in sicurezza dato che i nostri spazi sono molto grandi e semichiusi. 
 
Questo per far capire che la pandemia ci ha forzato ad avere un distanziamento “fisico e non sociale”. 
 
Questo è stato possibile usando le nuove forme, “per noi”, di comunicazione, con lo stesso spirito che abbiamo avuto da sempre. Competenza, professionalità, curiosità, condivisione del lavoro da svolgere, ed ognuno di noi ha svolto secondo la propria competenza il suo compito condividendola con gli altri cosicché siamo arrivati ad oggi che il gruppo è parte di noi. 
 
Ricordiamo con piacere che il legante di tutto questo è il nome gridato sempre da gennaio a dicembre, che i nostri vicini conoscono bene: “Damianoooooo” per noi è stato molto importante perché significa leggerezza, condivisione, amicizia e passione. 
 
La riuscita di tutto questo è dovuta ad una base culturale ed una passione molto forte. 
 
Questi pensieri ad alta voce che condividiamo è per dire che la cultura, la competenza, non possono essere messe all’angolo o a “tacere “ da nessuno, ne la pandemia, ne dai potenti. La dimostrazione è che tanti tanti tanti come noi nel nostro piccolo, hanno fatto sì che la luce sia rimasta sempre accesa. Anche se in alcuni momenti è stata più debole ma poi è tornata a splendere, non solo gli spettacoli, anche la scienza ha dato una prova oltre di competenza di maturità sociale riuscendo a dare a tutti noi la possibilità di combattere la pandemia in poco tempo. 
 
Non vediamo l’ora di tornare dal vivo fondamentalmente per due motivi: lo spettacolo dal vivo ha tutto un altro fascino, e l’altro che la pandemia ha perso la priorità.
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VerticalMovie Academy Open Day

Domenica 6 dicembre 2020, dalle 18:00

VERTICALMOVIE ACADEMY

Il primo laboratorio in Europa di esercitazioni audiovisive nel formato video verticale
ANNO ACCADEMICO 2020/21

Direzione didattica di Salvatore Marino

Da ricerche effettuate da Salvatore Marino, su un archivio di oltre 45.000 filmati raccolti dal web in nove anni di lavoro con RAI DUE, è stato rilevato che il 70% degli audiovisivi postati in rete sono in formato verticale.

Una percentuale molto alta, che ha indotto ad approfondire l’argomento utilizzando i più importanti motori di ricerca presenti sul web con il seguente risultato: oltre il 71% dei filmati attualmente postati in rete sono in formato verticale, realizzati con lo smartphone tenuto in posizione verticale, cioè con l’apparecchio impugnato in modalità telefono. Da questi presupposti nasce la VerticalMovie Academy

La VerticalMovie Academy (insieme con il Vertical Movie Festival) ha lo scopo di legittimare e valorizzare la nuova tendenza del video in formato verticale, così diffusa tra i giovanissimi, rendendo ufficiale quella che, a tutti gli effetti, è divenuta una forma espressiva importante e molto praticata grazie ai social network, tra cui SNAPCHAT, INSTAGRAM, IGTV, FACEBOOK, TIK TOK, che adottano una comunicazione audiovisiva in formato esclusivamente verticale. 

L’Academy ha il proposito di formare nuovi talenti, nell’ambito della recitazione, della regia e della fotografia. L’audiovisivo nel formato verticale, la nuova frontiera dell’immagine attraverso una rivoluzionaria visione emozionale del presente. Il futuro è oggi. Dall’arrivo degli smartphone questo tipo di ripresa diviene spontanea, reinventando la visione verticale presente da sempre nell’arte figurativa. 

L’Academy è composta da un gruppo di professionisti del cinema, della televisione e del teatro che riservano la loro esperienza all’insegnamento dell’arte audiovisiva e teatrale. Il VerticalMovie Festival è il consuntivo dell’anno accademico. 

A fine corso gli allievi più promettenti avranno la facoltà di partecipare al VerticalMovie Festival, il primo festival al mondo di audiovisivi verticali, giunto alla sua terza edizione, sostenuto dal Comune di Roma, Regione Lazio, RAI, Amref, Roma Lazio Film Commission, Artisti 7607, Informasistemi.

Un’opportunità di visibilità in presenza della RAI, di produttori, di registi, di personalità dello spettacolo e della comunicazione.
Il corso è rivolto a tutti coloro che vogliono intraprendere una formazione professionale nell’ambito dell’audiovisivo e del teatro. Il corso si svolge nell’arco di 5 mesi, con un incontro settimanale per un numero complessivo di venti lezioni.

Le materie trattate sono sei: AUDIOVISIVI VERTICALI, EDITING VIDEO 9/16, RECITAZIONE, PUBLIC SPEAKING,
DIZIONE, ORTOFONIA

Durante il corso sono previste delle Masterclass e degli Stage di SCENEGGIATURA.

Ultimato il corso viene rilasciato l’attestato/diploma della VerticalMovie Academy.

L’open day si terrà il 6 dicembre 2020 alle ore 18.00 presso l’EX MERCATO TORRESPACCATA Via Filippo Tacconi 11 ROMA, 00169 Roma Italia.

I corsi inizieranno a dicembre presso le strutture del Teatro Capocroce a Frascati. 

Per informazioni consultare:
sito www.verticalmovie.it/academy,
mail: info@verticalmovie.it,
tel. 06 9410898

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Aspettando… Aspettiamoci

La realtà è un susseguirsi di fatti. E i fatti non sono opinabili ma possono essere riportati in quanto tali. Nel momento stesso in cui cerchiamo di comprenderli diventano altro, diventano la lettura che ha come caratteristica la personalizzazione e quindi non è più unica come la realtà ma diventano tante come le persone che cercano di comprenderla. 
 
Se noi abbiamo una convinzione cerchiamo nelle varie letture una conferma e questa, la facciamo diventare, attraverso la comunicazione la realtà, in questo modo riusciamo ad influenzare chi la legge e soprattutto diventiamo inattaccabili perché non modifichiamo la realtà ma rafforziamo più forte e più popolare una lettura. 
 
Questo è ciò che stiamo assistendo con la pandemia: la lettura è più importante della realtà. Facendo un esempio più semplice i negazionisti dicono che il COVID è un influenza e come tale va trattata, nella realtà come tutti ormai sappiamo il virus di questa influenza è particolare e crea danni più grandi degli altri da noi conosciuti fino ad arrivare alla morte delle persone. 
 
Questo precede o è in contemporanea allo screditare l’avversario di turno. 
 
Da qui siamo partiti perché abbiamo trovato una similitudine con la nostra situazione. Siamo partiti dallo screditarci personalmente, alle ingiurie, alle violenze, e siamo arrivati al tentativo d’isolamento politico dell’Ex Mercato insieme ad indagini di mercato sul gradimento o meno dell’Associazione che gestisce l’Ex Mercato e chi l’ha realizzata non conosce ne il posto ne il quartiere. Quello che ci dispiace è che ci sono di mezzo i giovani ed un’Università. 
 
La nostra decisione è stata sempre la stessa che ormai adottiamo da anni. I fatti contano e conteranno, fino ad arrivare, se servirà, in un Tribunale, perché crediamo nella Giustizia “sociale”. 
 
Il 2 novembre alle ore 21 si inaugurerà il “Cinema Parlante“, con la visione in diretta Facebook, un omaggio, nel 45mo anniversario dell’uccisione, a Pasolini, che era sicuramente, oltre un grande Poeta, un ottimo lettore della realtà. È il momento più opportuno non solo per fare commemorazioni ma soprattutto È POSSIBILE, C’ERAVAMO, CI SIAMO E CI SAREMO. 
 
Interverranno Maurizio Graziosi e Roberto Disma e vari contributi video su Pasolini ed un corto di Marco Abbondanzieri e Claudia Caoduro di Clama Cults!