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Eventi

IL TEMPO PER ME

IL TEMPO PER ME 

Un evento a cura di
Orietta Petrignani
e Roberta Giovagnoli 

Venerdì 4 ottobre 2024, dalle 16:00 alle 20:00 
Venerdì 4 ottobre siamo liete di ospitare IL TEMPO PER ME, un evento a cura di Orietta Petrignani e Roberta Giovagnoli
Vi aspettiamo alle ore 16:00 all’Ex Mercato di Torrespaccata! 
IL PROGRAMMA (ore 16:00 – 20:00) 

Mostra di opere pittoriche di Orietta Petrignani 

Presentazione del libro “Colori e Sinfonie” di Orietta Petrignani – letture a cura di Giulia Covino 

Meditazione guidata a cura di Roberta Giovagnoli (www.sahajayoga.it) con la musica del Maestro Guido Di Laurenzi 

Il fuoco delle parole“, scritto e interpretato da Giulia Covino 

Anche solo per poche ore, abbiamo bisogno di fermarci, di ascoltarci, di comprenderci 

Vi aspettiamo!

INGRESSO con tessera associativa annuale 2024 Associazione Calpurnia (3€) 

Bar interno (si beve ma non si mangia!) 
COME RAGGIUNGERCI:
Ex Mercato di Torre Spaccata – Viale dei Romanisti, 43 
Fermata Metro C Torre Spaccata + 10 minuti a piedi
Autobus 557 (Fermata Romanisti/Cicconetti) + 1 minuto a piedi 
Una fracca di parcheggi in Via Filippo Tacconi 

Ce l’hai la Tessera dell’Ex Mercato Torrespaccata? Puoi richiederla per partecipare a tutte le attività e gli eventi che si svolgono durante l’anno! Cosa stai aspettando? RICHIEDI LA TESSERA » 

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Cultura

Mostra pittorica di Orietta Petrignani

L’Ex Mercato Torrespaccata è in continua evoluzione di spazi e sguardi, e si riempie di colori sempre nuovi. 
 
Oltre alla mostra permanente Metallica di Ginòb, ora ospita la mostra pittorica di Orietta Petrignani
E presto tante altre novità!
 
Le mostre sono fruibili durante tutti gli eventi!
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Eventi

Donna: Colore, Movimento, Emozione

Donna: Colore, Movimento, Emozione 

Venerdì 24 e Sabato 25 Marzo 2023 

Il progetto “Donna: Colore, Movimento, Emozione” nasce dalla volontà di esaltare la bellezza, nel suo senso più ampio, che una donna può contenere in sé. 
Una bellezza fatta di passione, di abnegazione, ma anche di quel sano egoismo che spesso una donna fatica ad esprimere, presa dai mille impegni che le derivano dai suoi molteplici ruoli, e dai “vampiri” emotivi che spesso contano su di lei. 

Eppure il mondo declinato al femminile è qualcosa che ha dell’incredibile; è variopinto come le ali di una farfalla, delicato come una ragnatela sottile. Ha in sé la tenacia che si osserva in un seme che germoglia, salendo in superficie attraversando la terra dura. 

Il mondo femminile è come la Primavera, che proprio nel mese di Marzo caccia via l’Inverno e comincia a portare rinnovamento e luce nella nostra quotidianità. 
La donna è un coacervo di energie, di vibrazioni, di colori e sono questi “talenti” che la rendono straordinaria.
E noi vogliamo “omaggiarla” attraverso tre momenti ben precisi. 

Venerdì 24 marzo 

h 19:00 
MOSTRA VERNISSAGE
Mostra di pittura di Orietta Petrignani 

h 20:00 
SPETTACOLO TEATRALE
Spettacolo “Las Mariposas Vuelan todavia
de “I Grecialia
con: Orietta Petrignani (Patria Mercedes Mirabal), Irene De Paolis (Antonia Maria Teresa Mirabal), Veronica Elefante (Maria Argentina Minerva Mirabal) e Rosanna Luciano (Belgica Adela Mirabal); e con Maria Laura Satta, voce ed autrice della canzone “I miei sogni di…”;
e Santi Morana musicista alla tastiera.

A seguire… cena!

Sabato 25 marzo 

h 17:00 
EVENTO IN-FORMATIVO
Prevenzione in movimento, evento in-formativo dedicato al movimento ed al benessere, declinato al femminile, a cura di Rosanna Luciano.

Preparate i tappettini! 

Ed ecco che il primo incontro è con la pittura. 

Orietta Petrignani, pittrice per passione e per talento, dona la sua creatività, la sua capacità di rappresentare in modo del tutto personale, volti e forme di donne per farne trapelare la forza e l’energia, ed anche le possibili emozioni in chiaroscuro, che in una donna possono essere presenti contemporaneamente rendendola, a volte, non lineare. Qualcuno potrebbe definirla “lunatica” o “isterica”; noi preferiamo definirla folle nel significato migliore del termine… perché è il folle che si avvicina al divino.

E tutto questo avviene attraverso l’uso di pennellate di colore e tratti che più che il dettaglio, il particolare, vogliono comunicare le sensazioni che trapassano la tela e possono arrivare al cuore. 
Una carrellata di quadri che può scatenare scintille emotive, riflessioni e perché no? La voglia di provare a cimentarsi nell’ardua prova di imprimere i moti dell’anima sulla tela. 

E tutto questo avviene attraverso l’uso di pennellate di colore e tratti che più che il dettaglio, il particolare, vogliono comunicare le sensazioni che trapassano la tela e possono arrivare al cuore. 
Una carrellata di quadri che può scatenare scintille emotive, riflessioni e perché no? La voglia di provare a cimentarsi nell’ardua prova di imprimere i moti dell’anima sulla tela. 

Nella parte dedicata alla prevenzione attraverso il movimento, Rosanna Luciano, fisioterapista, vuole presentare l’attività motoria sotto una luce diversa, quindi né come movimento da palestra, in cui si “pompano i muscoli” per soli fini estetici, e neppure della classica ginnastica posturale dell’“allunga e respira”. 
 
Si parla di prevenzione non solo come modo per mantenere e migliorare la salute, ma per avere maggior consapevolezza di sé; si parla di come l’esercizio fisico sia uno dei pilastri della prevenzione, poiché di esso beneficia l’intero organismo. 
Si parla del core, del centro del corpo, che non è “solo addominali”, ma una struttura, connessa a tutte le altre, che diviene spesso fondamentale attivare e tonificare per fare in modo di prevenire, e quando possibile migliorare, tante piccole e grandi condizioni. 
 
Si parla della capacità di mantenere una postura corretta, e dunque un’eleganza, un portamento che rendano la donna come una regina, una figura regale che passa tra le strade della vita. 
Si parla delle fasi della vita di una donna, in cui ci sono trasformazioni che possono disturbi al femminile di cui spesso non si parla, perché ci si vergogna un po’ e che possono limitare fortemente la socialità e abbassare l’autostima. Si parla di incontinenza, ma anche di diastasi addominale, osteoporosi, equilibrio, e perché no, anche di cellulite intesa come patologia del tessuto connettivo sottocutaneo, e non come semplice inestetismo. 

E tutto questo ponendo l’accento sul fatto che essi possono essere il risultato finale di un uso non corretto del proprio corpo reiterato per anni, o di gravidanze e di parti troppo medicalizzati e poco naturali.
Infine, ci sarà una breve parte pratica per far capire e toccare con mano di cosa davvero si parla.
Per cui: preparate i tappetini!

Poiché Marzo è anche il mese in cui si celebra la “Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e per la pace internazionale”, ci si chiede se ha senso parlare dei diritti delle donne, oggi che siamo nel XXI secolo, oggi che possiamo arrivare su Marte e comunicare senza fili a centinaia di chilometri di distanza? 
Sì ha senso, perché ancora oggi la donna è considerata un essere di serie B in molti paesi del Mondo, tanto che uccidere, carcerare, torturare, o chiudere in casa una donna impedendole di studiare, di guidare una macchina, ed in generale di vivere la sua vita sono fatti considerati “normali”. 

Ma anche tra i popoli civili, i cosiddetti popoli democratici le cose non vanno molto meglio; ancora una donna non ha pari diritti ed opportunità dell’uomo, ancora troppo spesso deve decidere se lavorare o essere madre; ancora troppo spesso le donne faticano ad emergere e a vivere in un mondo che non è fatto a loro misura. 
Eppure la donna ha potenzialità che neppure lei stessa immagina, neppure lei stessa sa di avere. 

Ecco perché nella parte dedicata al teatro viene messa in scena “Las Mariposas vuelan todavia”: un pezzo teatrale sofferto e profondo scritto e diretto dall’attrice e regista teatrale Angela Ricci, ed interpretato dal gruppo de “I Grecialia”, da un po’ di tempo attivi nel panorama teatrale di Roma.

In particolare, Angela ed il gruppo sono alla ricerca costante degli archetipi femminili che si nascondono tra le pieghe della mitologia greca, ed una volta scovati, li rappresentano sia in chiave più leggera, come accade nell’“Odissea, opera buffa”, sia in chiave più drammatica con “Elettra racconta”, pezzo teatrale in lavorazione che verrà rappresentato per la prima volta a partire dal mese di Maggio. 

Il pezzo che viene qui portato si discosta dal filo conduttore della mitologia, per parlare comunque di donne forti ed appassionate, realmente esistite. Sono le quattro sorelle Mirabal, che nascono e vivono nella Repubblica Domenicana della prima metà del 1900, sotto la dittatura totalitaria di Rafael Trujillo; tre di loro troveranno la morte, uccise, perché vollero opporsi e contrastare a gran voce il regime totalitario che stavano vivendo e subendo: la passione in quello che loro credevano fosse giusto le portò a morire per i loro ideali. 
La quarta sarà colei che tirerà le somme, e attraverso la scrittura di un libro, porta il grande pubblico a conoscenza della dolorosa vicenda.

Un cast tutto al femminile, in cui passato e presente si intrecciano e creano quella catena di empatia che non solo unisce le vite delle tre sorelle, ma che, come un grande cerchio di sorellanza, unisce tutte le donne che subiscono violenza, fisica e psichica, violenze e soprusi che non avrebbero ragione d’esistere oggi, ma che ancora sono diffusi per ogni dove, senza distinzione di stato sociale, di cultura, di religioni, né di territori. 

È, questa, una rappresentazione teatrale che vuole portare a riflettere sulla condizione della donna e della sua grande forza interiore, ma allo stesso tempo è un incontro con la creatività e con l’arte che ciascuno possiede, e che potrebbe essere resa manifesta proprio abbracciando la grande arte del teatro, e del mettersi in gioco. 

Evento riservato ai soci
Ingresso con tessera associativa 2023 (5€) + contributo  

Per info e prenotazioni: 
info@asscalpurnia.it 
Whatsapp: 327 0190 649 | 347 3272 574 

Restate aggiornati sulla nostra pagina fb

Grazie a tutti, vi aspettiamo!!! 

Donna: Colore, Movimento, Emozione 

Venerdì 24 e Sabato 25 Marzo 2023 

Il progetto “Donna: Colore, Movimento, Emozione” nasce dalla volontà di esaltare la bellezza, nel suo senso più ampio, che una donna può contenere in sé. 
Una bellezza fatta di passione, di abnegazione, ma anche di quel sano egoismo che spesso una donna fatica ad esprimere, presa dai mille impegni che le derivano dai suoi molteplici ruoli, e dai “vampiri” emotivi che spesso contano su di lei. 

Eppure il mondo declinato al femminile è qualcosa che ha dell’incredibile; è variopinto come le ali di una farfalla, delicato come una ragnatela sottile. Ha in sé la tenacia che si osserva in un seme che germoglia, salendo in superficie attraversando la terra dura. 

Il mondo femminile è come la Primavera, che proprio nel mese di Marzo caccia via l’Inverno e comincia a portare rinnovamento e luce nella nostra quotidianità. 
La donna è un coacervo di energie, di vibrazioni, di colori e sono questi “talenti” che la rendono straordinaria.
E noi vogliamo “omaggiarla” attraverso tre momenti ben precisi. 

Venerdì 24 marzo 

h 19:00 
MOSTRA VERNISSAGE
Mostra di pittura di Orietta Petrignani 

h 20:00 
SPETTACOLO TEATRALE
Spettacolo “Las Mariposas Vuelan todavia
de “I Grecialia
con: Orietta Petrignani (Patria Mercedes Mirabal), Irene De Paolis (Antonia Maria Teresa Mirabal), Veronica Elefante (Maria Argentina Minerva Mirabal) e Rosanna Luciano (Belgica Adela Mirabal); e con Maria Laura Satta, voce ed autrice della canzone “I miei sogni di…”;
e Santi Morana musicista alla tastiera.

A seguire… cena!

Sabato 25 marzo 

h 17:00 
EVENTO IN-FORMATIVO
Prevenzione in movimento, evento in-formativo dedicato al movimento ed al benessere, declinato al femminile, a cura di Rosanna Luciano.

Preparate i tappettini! 

Ed ecco che il primo incontro è con la pittura. 

Orietta Petrignani, pittrice per passione e per talento, dona la sua creatività, la sua capacità di rappresentare in modo del tutto personale, volti e forme di donne per farne trapelare la forza e l’energia, ed anche le possibili emozioni in chiaroscuro, che in una donna possono essere presenti contemporaneamente rendendola, a volte, non lineare. Qualcuno potrebbe definirla “lunatica” o “isterica”; noi preferiamo definirla folle nel significato migliore del termine… perché è il folle che si avvicina al divino.

E tutto questo avviene attraverso l’uso di pennellate di colore e tratti che più che il dettaglio, il particolare, vogliono comunicare le sensazioni che trapassano la tela e possono arrivare al cuore. 
Una carrellata di quadri che può scatenare scintille emotive, riflessioni e perché no? La voglia di provare a cimentarsi nell’ardua prova di imprimere i moti dell’anima sulla tela. 

Nella parte dedicata alla prevenzione attraverso il movimento, Rosanna Luciano, fisioterapista, vuole presentare l’attività motoria sotto una luce diversa, quindi né come movimento da palestra, in cui si “pompano i muscoli” per soli fini estetici, e neppure della classica ginnastica posturale dell’“allunga e respira”. 
 
Si parla di prevenzione non solo come modo per mantenere e migliorare la salute, ma per avere maggior consapevolezza di sé; si parla di come l’esercizio fisico sia uno dei pilastri della prevenzione, poiché di esso beneficia l’intero organismo. 
Si parla del core, del centro del corpo, che non è “solo addominali”, ma una struttura, connessa a tutte le altre, che diviene spesso fondamentale attivare e tonificare per fare in modo di prevenire, e quando possibile migliorare, tante piccole e grandi condizioni. 
Si parla della capacità di mantenere una postura corretta, e dunque un’eleganza, un portamento che rendano la donna come una regina, una figura regale che passa tra le strade della vita. 
Si parla delle fasi della vita di una donna, in cui ci sono trasformazioni che possono disturbi al femminile di cui spesso non si parla, perché ci si vergogna un po’ e che possono limitare fortemente la socialità e abbassare l’autostima. Si parla di incontinenza, ma anche di diastasi addominale, osteoporosi, equilibrio, e perché no, anche di cellulite intesa come patologia del tessuto connettivo sottocutaneo, e non come semplice inestetismo. 
 
E tutto questo ponendo l’accento sul fatto che essi possono essere il risultato finale di un uso non corretto del proprio corpo reiterato per anni, o di gravidanze e di parti troppo medicalizzati e poco naturali.
Infine, ci sarà una breve parte pratica per far capire e toccare con mano di cosa davvero si parla. Per cui: preparate i tappetini!

Nella parte dedicata alla prevenzione attraverso il movimento, Rosanna Luciano, fisioterapista, attraverso il suo metodo Core di Donna 35+: benessere declinato al femminile vuole presentare l’attività motoria sotto una luce diversa, quindi né come movimento da palestra, in cui si “pompano i muscoli” per soli fini estetici, e neppure della classica ginnastica posturale dell’“allunga e respira”.

Si parla, invece, del core, della parte centrale del corpo, connessa a tutte le altre, che diviene spesso fondamentale attivare e tonificare per fare in modo di prevenire, e quando possibile migliorare, tante piccole e grandi condizioni. 
Si parla di prevenire e migliorare i piccoli disturbi muscolo-scheletrici, soprattutto a livello della colonna vertebrale; si parla della capacità di mantenere una postura corretta, e dunque un’eleganza, un portamento che rendano la donna come una regina, una figura regale che passa tra le strade della vita, con la sua autoironia, ma anche con una maggior consapevolezza di sé.

Una maggior consapevolezza di sé che passa anche nel poter vivere al meglio le varie fasi di trasformazione che ogni donna vive: la gravidanza, e la menopausa. Soprattutto questa è la fase in cui possono essere presenti quei disturbi al femminile di cui spesso non si parla, perché ci si vergogna un po’ e che possono limitare fortemente la socialità e abbassare l’autostima. Si parla di incontinenza, ma anche di diastasi addominale, osteoporosi, equilibrio, e perché no, anche di cellulite intesa come patologia del tessuto connettivo sottocutaneo, e non come semplice inestetismo.

E tutto questo ponendo l’accento sul fatto che essi possono essere il risultato finale di un uso non corretto del proprio corpo reiterato per anni, o di gravidanze e di parti troppo medicalizzati e poco naturali. 
Infine, ci sarà una breve parte pratica per far capire e toccare con mano di cosa davvero si parla. Per cui: preparate i tappetini! 

Poiché Marzo è anche il mese in cui si celebra la “Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e per la pace internazionale”, ci si chiede se ha senso parlare dei diritti delle donne, oggi che siamo nel XXI secolo, oggi che possiamo arrivare su Marte e comunicare senza fili a centinaia di chilometri di distanza? 
Sì ha senso, perché ancora oggi la donna è considerata un essere di serie B in molti paesi del Mondo, tanto che uccidere, carcerare, torturare, o chiudere in casa una donna impedendole di studiare, di guidare una macchina, ed in generale di vivere la sua vita sono fatti considerati “normali”. 

Ma anche tra i popoli civili, i cosiddetti popoli democratici le cose non vanno molto meglio; ancora una donna non ha pari diritti ed opportunità dell’uomo, ancora troppo spesso deve decidere se lavorare o essere madre; ancora troppo spesso le donne faticano ad emergere e a vivere in un mondo che non è fatto a loro misura. 
Eppure la donna ha potenzialità che neppure lei stessa immagina, neppure lei stessa sa di avere. 

Ecco perché nella parte dedicata al teatro viene messa in scena “Las Mariposas vuelan todavia”: un pezzo teatrale sofferto e profondo scritto e diretto dall’attrice e regista teatrale Angela Ricci, ed interpretato dal gruppo de “I Grecialia”, da un po’ di tempo attivi nel panorama teatrale di Roma.
In particolare, Angela ed il gruppo sono alla ricerca costante degli archetipi femminili che si nascondono tra le pieghe della mitologia greca, ed una volta scovati, li rappresentano sia in chiave più leggera, come accade nell’“Odissea, opera buffa”, sia in chiave più drammatica con “Elettra racconta”, pezzo teatrale in lavorazione che verrà rappresentato per la prima volta a partire dal mese di Maggio. 

Il pezzo che viene qui portato si discosta dal filo conduttore della mitologia, per parlare comunque di donne forti ed appassionate, realmente esistite. Sono le quattro sorelle Mirabal, che nascono e vivono nella Repubblica Domenicana della prima metà del 1900, sotto la dittatura totalitaria di Rafael Trujillo; tre di loro troveranno la morte, uccise, perché vollero opporsi e contrastare a gran voce il regime totalitario che stavano vivendo e subendo: la passione in quello che loro credevano fosse giusto le portò a morire per i loro ideali. 
La quarta sarà colei che tirerà le somme, e attraverso la scrittura di un libro, porta il grande pubblico a conoscenza della dolorosa vicenda.

Un cast tutto al femminile, in cui passato e presente si intrecciano e creano quella catena di empatia che non solo unisce le vite delle tre sorelle, ma che, come un grande cerchio di sorellanza, unisce tutte le donne che subiscono violenza, fisica e psichica, violenze e soprusi che non avrebbero ragione d’esistere oggi, ma che ancora sono diffusi per ogni dove, senza distinzione di stato sociale, di cultura, di religioni, né di territori. 
È, questa, una rappresentazione teatrale che vuole portare a riflettere sulla condizione della donna e della sua grande forza interiore, ma allo stesso tempo è un incontro con la creatività e con l’arte che ciascuno possiede, e che potrebbe essere resa manifesta proprio abbracciando la grande arte del teatro, e del mettersi in gioco. 

Evento riservato ai soci
Ingresso con tessera associativa 2023 (5€) + contributo  

Per info e prenotazioni: 
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Whatsapp: 327 0190 649 | 347 3272 574 

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SPACC'ARTISTA

Orietta Petrignani

Orietta Petrignani: Oro

Artista per scelta, infermiera per passione. Da cinque anni ha iniziato a dipingere.

C’è un tempo per ogni cosa. «Mi gratifica riuscire a far vedere fuori quello che solo la mia pelle può sentire».

Orietta, perché hai scelto questo nome d’arte?

Ho scelto Oro perché dal mio nome ho voluto far uscire della luce. L’oro brilla per definizione. È un materiale nobile, prezioso. Volevo riscoprire le molecole di luce che mi appartengono. 

Come hai capito di dover trovare un tuo spazio creativo attraverso la pittura? 

Dipingo da quando sono bambina e trovo nella pittura una via per esprimere il mio punto di vista sulle cose. Capire che avevo bisogno di questa valvola di sfogo è stato un processo complesso che è iniziato cinque anni fa.

Lavoro a tempo pieno come infermiera, da tre anni mi occupo di dare assistenza a pazienti portatori di disabilità. 

Questa strada professionale ha in qualche modo acuito la mia sensibilità ed ha potenziato in maniera rilevante il mio grado di empatia verso gli stimoli esterni.

Dunque, mi sono permessa di trovare un tempo che fosse del tutto privato per imparare ad esprimermi con questo mezzo. Credo nel potere terapeutico della pittura, non come cura, ma come strumento per conoscere intimi abissi.

Sei una persona molto creativa: dipingi, scrivi poesie e reciti con la compagnia teatrale “Les Filles de la Lune”.
Quale è stato il lavoro di cui sei particolarmente soddisfatta?

Per quanto riguarda il teatro, ultimamente, abbiamo portato in scena “Las Mariposas Vuelan Todavìa“, uno spettacolo incentrato sul tema della violenza sulla donna in memoria delle giovani sorelle Mirabal che sono state violentate ed uccise negli anni 60/70.

Abbiamo portato lo spettacolo alla sede romana della Casa Internazionale delle Donne.
Un’esperienza che non si scorda facilmente. Sono iscritta all’associazione “Il Tempo delle Donne“.1

1 Associazione Il Tempo delle Donne, Arte | Il Tempo Delle Donne | Italia, sito. Accessed 18 September 2022
Scrivi poesie? 

Attraverso le scrittura parlo dell’amore assoluto. Mi piacerebbe pubblicare un libro, sto preparando il materiale.

Nel frattempo, ho partecipato ad alcune raccolte poetiche pubblicate dalla casa editrice Bertoni 2. Parlo di amore assoluto nel senso che cerco di rappresentare un amore incondizionato. 

Sono in costante ricerca dell’iconografia verbale di un amore senza condizioni.

2 Bertoni Editore“, sito 
L’amore genitoriale può talvolta essere l’iconografia di un amore incondizionato? 

Guarda, parlando di genitorialità, credo che non ci sia occupazione più ardua dell’impresa di essere genitori. Molto spesso si pensa di fare la cosa giusta per sé e per i propri figli, ma poi ci si rende conto che le infinite possibilità sono rimaste ancora tutte in campo. 

Si può rimanere a fissare in dei punti ciechi. Le soluzioni sembrano essere sempre meno, rispetto a quelle che sono in realtà. 

Avevo un rapporto stupendo con i miei genitori. Ho dedicato una poesia a mia madre, Elvezia, il suo nome era stato ispirato ad una marca straniera di conserve di pomodori, mi dissero i nonni. 

Le ho dedicato anche un ritratto su tela intitolato “Rondine”.
Prima che mia mamma se ne andasse, mio fratello, Saulo, le chiese in quale animale si sarebbe mai voluta reincarnare. Lei, con le ciglia aggrottate rispose esclamando: «Se potessi rivivere, rivivrei da Rondine.»

I miei colleghi infermieri mi hanno regalato un tatuaggio per il compleanno. Io ho scelto di tatuarmi una rondine.

Mia mamma era innamoratissima di mio padre Amarando. Lo so, abbiamo tutti dei nomi particolari in famiglia. 

Come mai hai iniziato a dedicarti all’espressione artistica solo cinque anni fa? 

Guarda in questi cinque anni ho faticato ed ho conquistato un tempo personale per dedicarmi a ciò che mi piace fare.

Sarò anticonvenzionale, ma la vita prende tempo per decadi. Siamo sempre impegnati a soddisfare le parti produttive delle nostre routine, giorno dopo giorno. Il lavoro, il matrimonio, i figli, poi i genitori quando i figli sono ormai grandi e cresciuti. 

Sembra che fermarsi sia un peccato mortale. Non è così. Fermiamoci.
Solo rimanendo ad ascoltare l’eco dei passi rimasti nelle scarpe, possiamo capire se stiamo seguendo la via giusta.

Ripeto, non amo definirmi artista. Credo che la pittura sia un mezzo per comprendere il mondo che vediamo dentro e quello che guardiamo fuori.

Sono molto orgogliosa che ora i miei figli apprezzano e supportano i miei lavori. Sono molto curiosi quando mi metto a lavorare su tele nuove. Credo che il mio bisogno creativo mi abbia permesso di ristrutturare anche la relazione con mio marito, dopo che i figli sono diventati grandi ed autonomi. 

Quale è il lavoro su tela al quale sei più affezionata?

Sono affezionata anche ai quadri che non ho dipinto. Questo per dirti che ogni quadro è una nuova esperienza, ricomincio daccapo ogni volta.

La serie che per mesi mi ha occupato la testa è quella in cui cerco di rappresentare i quattro elementi naturali. Credo che l’unione degli elementi fondamentali possa essere il filo conduttore per osservare ed interpretare in maniera soggettiva le parti che ho voluto rappresentare. Ho dipinto infine il quinto elemento, che secondo diverse interpretazioni dottrinali rappresenta ciò che trascende la dimensione reale. Oltre il tempo e lo spazio 3.

Non mi piace obbligare lo spettatore ad una sola interpretazione. Chi guarda può provare e vedere quello che vuole. 

3 Le opere realizzate e descritte da Orietta Petrignani sono: “Acqua“, “Aria“, “Fuoco“, “Terra“, “Oltre“. 
Referenze e Link:

Orietta Petrignani

Referenze e link: 
Associazione Il Tempo delle Donne, sito. 
 
Bertoni Editore“, sito. 

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CREDITI: 
interviste, comunicazione e grafiche » Gaia Tirone 
sito e grafiche » myškin 

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Visioni: Donne Future

Visioni: Donne Future

23 – 25 settembre 2022

Tre serate dedicate al teatro, all’arte, alla poesia, alla letteratura all’Ex Mercato Torrespaccata! 

Sabato 23 settembre si aprirà l’esposizione personale delle opere di Orietta Petrignani, in arte ORO.
A seguire, Ella Grimaldi presenterà un reading letterario di poesie di Orietta Petrignani.
E infine, la presentazione a cura dell’autore del libro “Tutti i Colori del Buio“, di Giovanni Giannantonio. 

Lo spettacolo teatrale “Visioni: Donne Future“, sarà in scena sabato 24 e domenica 25 settembre.

Troveremo Saffo, Ipazia, Artemisia e Olympe de Gouges… Quattro donne, quattro storie diverse che parlano di passione e libertà. 

Storie di donne da raccontare in una affascinante e suggestiva cornice tra il suono cupo e a tratti dolce di una fisarmonica e la presenza eterea di una figura. Ombra che ci accompagnerà nel tempo in epoche lontane sino a ricondurci al nostro oggi. 

Testi e regia di Angela Ricci
Con "Les Filles de la Lune": Maria Pia Buonaura, Anastasia Mecucci, Sara Menna, Orietta Petrignani
Danza e movimento scenico: Francesca Lily Sorrentino
Alla fisarmonica: Rosaria D'Antonio

Venerdì 23 settembre 

h 19:30 
Esposizione personale e letture di Poesie 
Orietta Petrignani, in arte ORO 

h 20:00 
Presentazione “Tutti i Colori del Buio” di Giovanni Giannantonio 

h 21:00 
Apericena 

Sabato 24 settembre 

h 19:00 
Esposizione personale 
Orietta Petrignani, in arte ORO

h 20:00 
Spettacolo Teatrale
Visioni: Donne Future”  

h 21:00 
Cena Sociale 

Domenica 25 settembre 

h 17:30 
Spettacolo Teatrale 
Visioni: Donne Future” 

h 18:30 
Esposizione personale 
Orietta Petrignani, in arte ORO 

h 19:30 
Apericena 

Per partecipare agli eventi, è necessario prenotare scrivendo via email a info@asscalpurnia.it: nome, cognome e numero posti da riservare. 

Per ulteriori info e contatti: Marco Marinelli 366.920.3977 

L’evento è organizzato in rispetto delle misure anticovid. 
Ingresso con prenotazione e tessera associativa 2022 (5€). 
Gli eventi saranno anche in diretta sulla nostra pagina fb

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Grazie a tutti, vi aspettiamo!!! 

Visioni: Donne Future

Avete perso l’evento? Nessun problema! Guardate le foto e il video della diretta. 

Grazie a tutti per aver partecipato all’evento in presenza e in live!

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